Stagione 1: considerazioni

La prima, l'originale, dove il viaggio è cominciato…
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odo2007
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Stagione 1: considerazioni

Messaggio da odo2007 » 29 giu 2007, 10:47

Reputo la Stagione 1 della TOS una delle migliori saghe nella storia della fantascienza, se non proprio la migliore. Nei due pilot e nei 27 episodi a seguire si è data una sistemazione alle tematiche poste da precedenti film apripista (Pianeta Proibito, Ultimatum alla Terra, L'uomo che visse nel futuro) e si sono poste le basi per tutti gli sviluppi a venire.
Cito di seguito le principali tematiche trattate negli episodi migliori:
1x01 "Lo zoo di Talos": libertà vs schiavismo.
1x02 "L'espediente della carbonite": attitudine al comando, leader carismatico e dinamiche dei rapporti umani nei momenti di crisi.
1x04 "Il duplicato": i chiaroscuro della psiche umana.
1x08 "La navicella invisibile": due grandi uomini a confronto, senso del dovere e dell'onore.
1x09 "Gli androidi del dottor Korby": sull'intelligenza artificiale (Ruk superiore ad Hal9000 secondo il mio parere).
1x10 "Trasmissione di pensiero": controllo della mente, una seria riflessione su rischi e benefici della moderna psichiatria, ancora attuale.
1x12 "La magnificenza del Re": Shakespeare entra in Star Trek, si può dire che tutto Star Trek è un dramma shalespeariano (DS9 in particolare).
1x13 "La Galileo": l'importanza di essere logici, freddi e razionali per uscire da situazioni critiche.
1x14 "Corte marziale": riflessione sulla giustizia e su come si possa riuscire a ingannare una corte per far condannare un innocente; attualissimo.
1x15 "L'ammutinamento": un inno all'amicizia (quella di Spock verso Pike).
1x17 "Il cavaliere di Gothos": di fatto il primo incontro con i Q, bellissimo.
1x18 "Arena": dall'omonimo racconto di Frederick Brown, stupendo il ribaltamento di prospettiva per cui il nemico e l'alieno sono impersonati dall'umano Kirk, che alla fine ci permette di rivalutare il Gorn e capire anche le sue motivazioni ad agire. Interessanti i Metron, posso fornire spunti per serie future.
1x19 "L'alternativa": inquietante il finale, ottima l'idea del Lazarus buono appartenente all'antiuniverso e non al nostro.
1x20 "Domani è ieri": la prima, vera trattazione dei paradossi temporali, oltreche divertente.
1x21: "Il ritorno degli Arconti": perfetta atmosfera orwelliana che fa riflettere sulle piaghe delle dittature (si era in piena guerra fredda e il riferimento al totalitarismo sovietico è evidente).
1x23: "Spazio profondo": prima, vera trattazione dei temi dell'eugenetica; Ricardo Montalban da antologia.
1x25 "Il mostro dell'oscurità": questo è Star Trek, fantascienza allo stato puro. L'incontro con una forma di vita totalmente aliena e la difficoltà conseguente di comunicare per trovare un modus vivendi.
1x26 "Missione di pace": debuttano i klingon, una delle specie più interessanti e meglio trattate di tutta la fantascienza. Nasce la leggendaria figura di Kor.
1x27 "Uccidere per amore": probabilmente il miglior episodio di fantascienza di sempre insieme a TNG 5x25 "Una vita per ricordare". Joan Collins e Leonard Nimoy superlativi.
1x28 "Pianeta Deneva": altro incontro con forma di vita totalmente aliena, ma in questo caso il contatto e la coesistenza sono stati impossibili.

Sicuramente ho dimenticato qualcosa, aggiungete voi.

Myra
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Messaggio da Myra » 3 ago 2007, 10:34

Ti vedo molto entusiasta e sicuramente non hai dimenticato nulla, però l'episodio La Galileo non direi che è improntato sull'importanza di essere logici e razionali per uscire dalle situazioni critiche, anzi alla fine la logica si rivela inadeguata e lo stesso Spock, contro ogni logica rischia la vita per seppellire un compagno. Direi che qui la tematica dominante è il rapporto tra Spock e gli altri ufficiali e lo scontro tra due culture diverse. Questi episodi mi piacciono un po' tutti, li ho visti e rivisti più volte, forse i preferiti sono Missione di pace e Uccidere per amore.

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Messaggio da odo2007 » 3 ago 2007, 13:27

Cara Myra, in effetti "La Galileo" è un confronto tra la cultura umana e quella vulcaniana.
La parte vulcaniana di Spock permette di ridurre al minimo le perdite durante il naufragio sul planetoide, mentre la sua parte umana salva le vite di tutti quando gioca il tutto per tutto e manda i motori della navicella a tutta potenza permettendo all'Enterprise la localizzazione e l'aggancio col teletrasporto.
La morale è che nella vita vanno coltivate in egual modo la razionalità e l'emotività, perchè senza la giusta dose di entrambe una persona non può dirsi tale (ergo non riuscirebbe a cavarsela in situazioni critiche).
La leggenda di Spock secondo me comincia in questo episodio, perchè il vulcan dimostra di sapere quando è il momento della logica e quando quello dell'azzardo. Insomma uno Spock ai massimi livelli come in Star Trek II "The Wrath of Khan"

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Messaggio da TheGib » 3 ago 2007, 13:45

Impossibile aggiungere altro senza cadere nella retorica o nella ripetitività :smile:
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
...siamo tutti un po' Garak

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Messaggio da odo2007 » 3 ago 2007, 14:49

Altro filone interessante e ben trattato della stagione 1 è quello della psicologia, che negli anni '60 aveva negli USA un tumultuoso sviluppo, poichè alle teorie classiche del comportamentismo si aggiungevano quelle emergenti del cognitivismo, oltre al notevole contributo delle neuroscienze.
Abbiamo qui episodi come "Il duplicato" che sdoppiando Kirk fornisce spunti utili per capire la schizofrenia e sindromi psicotiche. Sulla stessa scia ma da una prospettiva diversa abbiamo "L'alternativa" con i due Lazarus opposti e complementari.
"Trasmissione di pensiero" ci fa riflettere sulle tecniche di condizionamento applicate all'individuo; mentre "Il ritorno degli Arconti" sul condizionamento applicato alle masse.
"La magnificenza del Re" introduce egregiamente alle tematiche della psicopatologia dei criminali. "Spazio profondo" fa altrettanto con un approccio diverso.
"La Galileo" spiega bene l'agire degli individui in situazioni di stress.


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