, a voi il giudizio, a l'inzio del racconto è dedicato a chi diceva che in st:tng nessuno si ricordava degli avvenimenti di st:ent 
TITOLO:INTERFERENZE
Autore:Lesnek
La nuova sala ricreativa non era la stessa cosa del bar di Prora, mancavano molte cose ma la più importante era il tranquillizzante sguardo che emanava Guinan quando ti accoglieva nel bar.
Picard era in quella sala ricreativa, con un Dipadd in mano; stava leggendo da un po' di tempo un libro sulle esplorazioni spaziali del XXII secolo. Quel periodo lo affascinava...
Sullo schermo del dipadd comparve la foto del Capitano Jonathan Archer, e la sua mente tornò ai tempi dell'accademia, quando per la prima volta aveva studiato le missioni di questo leggendario capitano e della sua nave l'Enterprise NX-01....
I suoi pensieri furono interotti dal suo comunicatore, era Data.
<Parli pure Data > rispose Picard: <c'è una comunicazione per lei dall' Ammiraglio Leng > la risposta non tardò < sto arrivando > chiuse la comunicazione e si avviò verso la plancia.
Dopo pochi minuti Picard arrivò sul ponte di comando, Data nello stesso istante si voltò; il capitano, nel mentre si dirigeva verso la sua poltrona ordinò: < sullo schermo! >.
Data eseguì e sullo schermo apparve l'ammiraglio Leng, era un uomo molto alto di origine coreana e aveva una carnagione chiara,
cominciò a parlare: < Sul pianeta Thealth IV e stata fatta una scoperta eccezionale, riguardo l'utilizzo di energia sia per le navi sia per tutto ciò che lo richiede, questa scoperta rivoluzionerà, il nostro modo di vivere; il governo del pianeta ha richiesto la presenza di alcuni rappresentanti della flotta stellare per illustrare questa sensazionale scoperta.> Picard non aveva dubbi : < siamo pronti per l'incarico > il discorso era giunto a termine e Leng concluse: <Bene, capitano Picard buona fortuna e si ricordi che aspetto il suo rapporto>. L'ammiraglio era una persona semplice, ma molto attaccato al suo lavoro, nella flotta stellare si occupava di questioni di carattere scientifico.
Bene sembrava che i tempi in cui loro erano un equipaggio tra i tanti erano passati, il capitano aveva perso il conto di tutte le missioni diplomatiche e di rappresentanza a cui aveva partecipato, ma era quello che voleva essere quando decise di entrare nella flotta? La controfigura di essa? <Bene Data imposti la rotta, 432.25 > ordinò Picard, e l'androide impostò la rotta e poi ritornò a parlare il capitano: < curvatura 5, attivazione!>.
L'Enterprise entrò immediatamente in curvatura, i campi di integrità strutturale avevano fatto il loro dovere e ora questa nave stava andando incontro alla storia, ma non era la prima volta che una nave di nome Enterprise si trovava in questa situazione.
Picard era pensieroso qualcosa che rivoluzionerà il nostro modo di vivere, nessuno era a conoscenza di esperimenti così importanti, si prevedeva di utilizzare ancora per molto tempo la reazione materia-antimateria e i motori a curvatura, magari potenziandoli, persino gli esperimenti sulla transcurvatura erano andati male, e per questo motivo furono abbandonati.
Mancavano otto ore per arrivare a destinazione.
Sul pianeta sarebbero scesi: Il capitano, Riker, La Forge, la dottoressa Crusher e Data.
Data aveva avuto il permesso di scendere in sala macchine: < Data che ne pensa? Forse siamo davanti a un evento storico.> Ma La Forge aveva alcuni dubbi: < ma l' uomo sarà in grado di controllare questa fonte di energia? Ormai ogni cosa che scopriamo in questi ultimi due secoli è stata così pericolosa, utile si, ma se non utilizzata bene poteva, anzi può provocare cose che non oso immaginare > i due si fermarono un istante poi parlò Data: < si, Geordi ma è da considerare che anche l'uomo si evoluto in questi secoli, perciò penso…> La Forge lo bloccò: < Questo lo dicevano pure gli uomini del XX secolo, però i fatti parlano chiari, anzi l'uomo durante la sua lunga storia si è sentito sempre sicuro, ma i fatti gli hanno dato torto > l'androide era perplesso; La Forge continuò: < la morale Data e che l'uomo non sarà mai abbastanza sicuro per dire di poter controllare perfettamente qualcosa di nuovo, dovrà stare sempre attento............ > i due continuavano a scambiare opinioni mentre raggiungevano la plancia.
Coloro che dovevano scendere sul pianeta federale dovevano riunirsi in plancia, per essere aggiornati sulle comunicazioni che sarebbero giunte dalla superficie del pianeta da li a poco.
Mancavano due ore alla meta.
L'Enterprise cavalcava il buio cosmico senza nessun problema, quasi fosse un uccello che volava libero nel cielo. Data era distratto dalla sua consolle con cui si dava da fare quando in quell' istante arrivò il messaggio tanto atteso: < Data lo metta sullo schermo! > disse Picard Sullo schermo apparvero due persone, tutte e due con i capelli corti alla stessa altezza, carnagione scura, ma nessuna differenza dagli umani, beh i capelli erano la differenza, ai figli di questo pianeta crescevano poco e poi si fermavano, tutti avevano lo stesso taglio di capelli, insomma un inferno per i parrucchieri.
Uno dei due iniziò a parlare, mancava un 'ora e mezzo all'arrivo: < Capitano mi chiamo Mehor sono il collaboratore del Dott. Melsh, che presto conoscerete> - la risposta di Picard non tardò < io sono Jean Luc Picard Capitano dell' Uss Enterprise....... >, infine Mehor continuò il suo discorso: < stiamo mandando le coordinate per il teletrasporto, li incontrerete anche i rappresentanti di vari governi planetari compresi i Romulani, non siamo i tipi che nascondiamo le nostre scoperte, a noi piace condividere con gli altri i nostri studi....> in quel momento Data fermò il discorso: < capitano ho ricevuto le coordinate > Picard ordinò di trasmetterle alla sala teletrasporto e poi si girò verso Mehor: < continui pure >.
Ma il capitano era riuscito a mascherare le sue emozioni riguardo la presenza dei romulani, certamente in quest' ultimo periodo la tensione con l'Impero Romulano era diminuita ma non bisognava sottovalutarli, potevano sempre cogliere qualsiasi occasione a portata di mano, soprattutto questa, bisognava tenerli sottocchio, non si sa mai pensò Picard: Perché svelare qualcosa di così importante a una delegazione Romulana? Forse era l'unico scettico su questa questione, non si direbbe dopo questa notizia molti avevano cambiato espressione: < Ora devo chiudere > continuò Mehor: < ma non vedo l'ora di conoscerla capitano Picard, arrivederci >.
Ormai tutti erano pronti, mancava poco all'arrivo e si attendeva dalla plancia il via libera. Via Libera! L'Enterprise-E era in orbita intorno al pianeta Thealth IV e Jean Luc diede l'ordine: < Pronti per il teletrasporto; energia! > L'addetto eseguì e gli ufficiali scomparvero in un lampo di luce.
Riapparvero sulla superficie, accanto ad un enorme edificio, che a prima vista sembrava formato da cinque cilindri uniti tra loro. Il gruppo iniziò a muoversi, all'entrata trovarono il signor Mehor, Picard parlò per primo: < la presentazione avverrà immediatamente? > e lui rispose: < a momenti stiamo aspetto l' ultima delegazione e poi siamo pronti >.
L'attesa non fu lunga, gli ufficiali dell'Enterprise furono accompagnati ai loro posti, in una sala già molto affolata.
Lo sguardo di Picard aveva trovato nella folla la delegazione romulana, il capitano non li avrebbe più persi di vista?
Tutto era tranquillo, i preparativi continuavano, la sala assomigliava ad un' arena e al centro si trovava un piano di metallo con vari piedi centrali, non c'era niente su di esso a parte un proiettore olografico.
Era tutto pronto quando entrò in scena Mehor che annunciò l'arrivo del dottor Melsh che doveva illustrare la sua scoperta. Quando entrò tutti applaudirono, tranne la delegazione vulcaniana, il dottore era vestito con una tuta rossa con impressa una sigla dai simboli incomprensibili.
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