Nota introduttiva: astenersi allergici al misticismo.
Che dire? Sono un po' interdetto da questa storia, a questo punto.
Il comportamento di alcuni personaggi (Garibaldi, Sheridan, Lochley) è un tantino "sotto le righe". La fetta di stazione misticamente trasferita è al limite della sospensione di incredulità. Ma si sa, lo scopo è un altro, proviamo ad andare avanti.
Zoe inizialmente non sa nemmeno dove si trova, poi lascia messaggi anche per conto terzi.
Garibaldi accetta con tranquillità la sveltina, e si guarda bene dall'indagare (il capo dei servizi segreti dell'alleanza) su che cosa stia succedendo; consoliamoci: quantomeno si sente parlare dell'amata ex(?)moglie, proprio l'occasione adatta
Lennier, che probabilmente ne sa più di quanto sembri, si becca una mazzata senza precedenti; senza tralasciare strane allusioni sulla situazione di Sheridan.
Evviva Londo, che almeno vive un'esperienza indimenticabile e taumaturgica.
Del tutto convenzionale la storia intorno al capitano Lochley, se non fosse per la rivelazione sul suo passato, di cui però io non sentivo la mancanza.
L'esperienza, grazie alle parole di Zoe/Kosh, Morden e (forse) di Zooty, lascia pesanti ipoteche sul futuro; vedremo che cosa succederà.
Menzione d'onore per il ragionamento della coppia di comici sui diversi modi di intendere il divertimento per le diverse razze, ampliamento di un concetto che si applica anche su questo pianeta.
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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...siamo tutti un po' Garak
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