Vuoi andare ad ammazzare lupi, cervi, cinghiali, zebre...? Questi qua ti organizzano tutto! Un vero business di trofei strappati alla loro libera vita, l'esaltazione della cattiveria umana applicata al tiro a segno su esseri viventi che stanno per conto loro negli spazi che ancora noi umani non abbiamo occupato col nostro cemento...
http://www.safariinternational.com/it/
Tacere è essere complici... Divulga questo messaggio, e se vuoi dì cosa ne pensi alla stessa associazione che si vanta di questi safari, sfoggiando foto di cacciatori in posa con i loro trofei di carne indifesa e morta... info@safariinternational.com
Lo schifo esiste, partorito dalla mente umana
- Gas75
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- favarato
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Sebbene comprendo il tuo pensiero sull'utilità di animali come "cavie da laboratorio" (purché riguardi il campo medico e non cosmetico), ritengo che sia sprecato, poiché alla fine il test sull'uomo va sempre fatto prima di commercializzare una sostanza.Originally posted by favarato
Anche a me la caccia non piace, uccidere animali non per bisogno ma come sport lo ritengo assolutamente criticabile e odioso, al contrario dell'utilizzo degli animali per il progresso scientifico e medico, dove alcuni estremismi li trovo inceve poco condivisibili.
Magari, con un'adeguata prevenzione (insegnata sin dall'età scolare), si potrebbe evitare, o sicuramente almeno limitare, di doversi poi curare con farmaci ottenuti dalla sperimentazione su animali.
- TheGib
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Pur non essendo, ovviamente, un estimatore né della caccia, né di queste simpatiche iniziative, trovo riduttivo affrontare l'argomento in questo modo; e mi immagino quanto mai possa disturbare persone di questa pasta ricevere mail di protesta sul loro sito.
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles
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- Gas75
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E' giusto porsi il problema; è giusto attivarsi per migliorare la situazione; o meglio le situazioni.
Credo fermamente in un concetto generale che mi è stato trasmesso durante il servizio civile: "sforzarsi di abbassare il livello di violenza".
Nel mio piccolo sono animalista, obiettore di coscienza, nonviolento, vegetariano; nel quotidiano dedico parte delle mie risorse (tempo&denaro) per aiutare creature in difficoltà, sia in realta locali sia in realtà internazionali; e con "creature" mi riferisco ad esponenti del regno animale, compreso l'uomo.
Chiarita questa posizione, chiarisco anche il mio "riduttivo".
Mi risulta che le battute di caccia organizzate in ogni dove per soddisfare i bisogni (di solito non alimentari) di esigenti consessi di umani siano sempre esistite, a prescindere da internet. I gruppetti pubblicizzati sono una parte infinitesima degli esistenti; così come, a mio modesto parere, la questione "caccia&pesca" è una parte infinitesima delle attività umane dannose o quanto meno opinabili nei confronti della natura tutta e, in ultima analisi, nei confronti del pianeta che, non dimentichiamocelo, abitiamo.
Probabilmente in futuro consumeremo molta meno carne e ci saranno molti meno allevamenti; non per un sollevamento delle coscienze, ma per mere questioni economiche e di sopravvivenza. Al contrario l'uccisione di animali a scopo ludico-sportivo credo che sarà l'ultima a morire, essendo sia tradizione radicata in molti paesi sia parte dei "gioielli" di chi ama sfoggiare la propria "ricchezza"; quindi da un lato rimarrà abbarbicata ai costumi nazionali, dall'altro continuerà imperterrita fintantoché ci sarà qualcuno disposto a pagare per sparare ad una qualsiasi creatura (anche umana, perché no?).
Per questi motivi, pur disprezzando chi si diletta in questo modo, preferisco rivolgere le mie attenzioni e le mie risorse ad altre problematiche, dove il mio intervento possa essere più incisivo. Ma sono d'accordo con te che, sopra ogni altra considerazione, l'importante è fare qualcosa.
N.B.: Non ho volutamente paragonato l'oggetto del dibattito con aberrazioni del comportamento umano rivolte ad altri esseri umani; un po' perché sarebbe stato troppo facile, un po' perché la nonviolenza combatte le uccisioni a prescindere dal genere animale di appartenenza.
Credo fermamente in un concetto generale che mi è stato trasmesso durante il servizio civile: "sforzarsi di abbassare il livello di violenza".
Nel mio piccolo sono animalista, obiettore di coscienza, nonviolento, vegetariano; nel quotidiano dedico parte delle mie risorse (tempo&denaro) per aiutare creature in difficoltà, sia in realta locali sia in realtà internazionali; e con "creature" mi riferisco ad esponenti del regno animale, compreso l'uomo.
Chiarita questa posizione, chiarisco anche il mio "riduttivo".
Mi risulta che le battute di caccia organizzate in ogni dove per soddisfare i bisogni (di solito non alimentari) di esigenti consessi di umani siano sempre esistite, a prescindere da internet. I gruppetti pubblicizzati sono una parte infinitesima degli esistenti; così come, a mio modesto parere, la questione "caccia&pesca" è una parte infinitesima delle attività umane dannose o quanto meno opinabili nei confronti della natura tutta e, in ultima analisi, nei confronti del pianeta che, non dimentichiamocelo, abitiamo.
Probabilmente in futuro consumeremo molta meno carne e ci saranno molti meno allevamenti; non per un sollevamento delle coscienze, ma per mere questioni economiche e di sopravvivenza. Al contrario l'uccisione di animali a scopo ludico-sportivo credo che sarà l'ultima a morire, essendo sia tradizione radicata in molti paesi sia parte dei "gioielli" di chi ama sfoggiare la propria "ricchezza"; quindi da un lato rimarrà abbarbicata ai costumi nazionali, dall'altro continuerà imperterrita fintantoché ci sarà qualcuno disposto a pagare per sparare ad una qualsiasi creatura (anche umana, perché no?).
Per questi motivi, pur disprezzando chi si diletta in questo modo, preferisco rivolgere le mie attenzioni e le mie risorse ad altre problematiche, dove il mio intervento possa essere più incisivo. Ma sono d'accordo con te che, sopra ogni altra considerazione, l'importante è fare qualcosa.
N.B.: Non ho volutamente paragonato l'oggetto del dibattito con aberrazioni del comportamento umano rivolte ad altri esseri umani; un po' perché sarebbe stato troppo facile, un po' perché la nonviolenza combatte le uccisioni a prescindere dal genere animale di appartenenza.
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles
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