Inviato: 11 feb 2007, 19:20
Ed eccoci arrivati alla conclusione della mini-saga.
Naturalmente approfitto per dilungarmi un po' anche per un commento generale.
Mi diverte vedere come siano attesi i commenti miei e del prode efagiol; anzi, mi lusinga, e mi preoccupa. Anche perché, come ho già detto, non sono in grado fisiologicamente di apprezzare a fondo le attuali trame. Prego quindi il prode vossìa spones di farmi mandare una lettera dai suoi avvocati, così abbasso la cresta e scendo dal piedistallo .
La profondità dei dialoghi e l'intreccio delle sottotrame è notevole, tanto di cappello.
Menzione d'onore a tutti i non-umani della storia, esclusi Worf e GiàZia; il primo perché fa solo “arriva la cavalleria”, la seconda perché mi sta antipatica e perché... poi ne parliamo
Menzione d'onore, lo voglio ribadire, a tutti i dialoghi sparsi per la storia; non voglio evidenziarne nessuno, non ce n'è bisogno.
Di nuovo, non trovo niente di particolarmente disturbante nel comportamento di Odo, eccezion fatta per la completa noncuranza verso la sua doppia transizione (mutaforma-solido-mutaforma). Come San Maydon mi fece giustamente notare nell'episodio “nascite”, le sue reazioni non possono essere misurate con il metro dei “solidi”; l'esperienza vissuta con l'altra mutaforma, che (“licenza poetica JB” o fine strategia psicologica) si ostina ad assomigliargli fisicamente, rappresenta per lui qualcosa di meraviglioso ed indescrivibile. Mi viene da pensare (umanamente) a quello che può essere per noi la “prima” estasi sessuale (“orgasmo” era troppo banale), e certamente sono ben lungi da avvicinarmi alla sua esperienza. Forse una sorta di estasi sia fisica sia psichica, comunque di impatto sconvolgente. Quindi è naturale (secondo me) che rimanga confuso e spaesato; come è naturale che l'unico “interruttore” in grado di risvegliare la sua attenzione verso i solidi sia il sentimento “solido” più forte che prova, cioè l'amore verso Nerys. Come è naturale che quest'ultima, umorale e sanguigna, nonché provata prima dalle occupazioni cardassiane, poi dal personale travaglio seguito al suicidio della Vedek, sia sconvolta e incapace di comprendere il comportamento di Odo. D'altra parte, è solo una “solida”...
Dukat è pressoché perfetto, la sua trasformazione finale davvero lirica; anche Damar è giustificabile... Tora rappresenta tutte le sconfitte da lui subite nell'ultimo periodo: lo separa dal suo condottiero, rifiuta il suo retaggio cardassiano, si lega a Nerys, provoca la sua sconfitta da parte di quest'ultima; ed infine influenza il suo condottiero, e nel momento della peggior umiliazione (la ritirata) ammette di esserne parte in causa. Lui, il perfetto cardassiano, che è rimasto indietro per salvare il suo idolo, la vede fuggire, e poi girarsi nuovamente... di nuovo un pericolo... la sua mente annebbiata dalla rabbia...
Insomma, non ci trovo niente di strano. Punto.
Tutta la parte “Star Wars”, che fortunatamente è un po' ridicola, la sorvolo molto volentieri. Non capisco (senza voler fare alcuna polemica, s'intende) chi aspettava in gloria questo tipo di scene. Ce ne sono a bizzeffe in altre serie di SF, non ne sentivo la mancanza. Diciamo che sono funzionali alla storia, e che ci dobbiamo concentrare sulle vicende umane (aggettivo usato in senso ampio) dei protagonisti, a cui la guerra fa da sfondo per dipanare le loro interessanti evoluzioni. Ho detto ridicola per i motivi che avete già esposto. Lo so, è un telefilm, ma le flotte che si fronteggiano nello spazio, con tutto quel che ne segue... serve a fare scena, a tirar giù un po' di sana CGI, ad esaltare gli animi. Che bello...
Ridicola anche la Defiant, se mi permettete: ho già punzecchiato su GiàZia che, da ufficiale scientifico, si trasforma in pilota provetto, un vero clone di Tom Paris, con acrobazie da Barone Rosso; possibile che, per una missione tanto delicata, non si dovesse cercare IL miglior pilota del quadrante
EDIT: sorry the gib ma oltre è andato perso
Naturalmente approfitto per dilungarmi un po' anche per un commento generale.
Mi diverte vedere come siano attesi i commenti miei e del prode efagiol; anzi, mi lusinga, e mi preoccupa. Anche perché, come ho già detto, non sono in grado fisiologicamente di apprezzare a fondo le attuali trame. Prego quindi il prode vossìa spones di farmi mandare una lettera dai suoi avvocati, così abbasso la cresta e scendo dal piedistallo .
La profondità dei dialoghi e l'intreccio delle sottotrame è notevole, tanto di cappello.
Menzione d'onore a tutti i non-umani della storia, esclusi Worf e GiàZia; il primo perché fa solo “arriva la cavalleria”, la seconda perché mi sta antipatica e perché... poi ne parliamo
Menzione d'onore, lo voglio ribadire, a tutti i dialoghi sparsi per la storia; non voglio evidenziarne nessuno, non ce n'è bisogno.
Di nuovo, non trovo niente di particolarmente disturbante nel comportamento di Odo, eccezion fatta per la completa noncuranza verso la sua doppia transizione (mutaforma-solido-mutaforma). Come San Maydon mi fece giustamente notare nell'episodio “nascite”, le sue reazioni non possono essere misurate con il metro dei “solidi”; l'esperienza vissuta con l'altra mutaforma, che (“licenza poetica JB” o fine strategia psicologica) si ostina ad assomigliargli fisicamente, rappresenta per lui qualcosa di meraviglioso ed indescrivibile. Mi viene da pensare (umanamente) a quello che può essere per noi la “prima” estasi sessuale (“orgasmo” era troppo banale), e certamente sono ben lungi da avvicinarmi alla sua esperienza. Forse una sorta di estasi sia fisica sia psichica, comunque di impatto sconvolgente. Quindi è naturale (secondo me) che rimanga confuso e spaesato; come è naturale che l'unico “interruttore” in grado di risvegliare la sua attenzione verso i solidi sia il sentimento “solido” più forte che prova, cioè l'amore verso Nerys. Come è naturale che quest'ultima, umorale e sanguigna, nonché provata prima dalle occupazioni cardassiane, poi dal personale travaglio seguito al suicidio della Vedek, sia sconvolta e incapace di comprendere il comportamento di Odo. D'altra parte, è solo una “solida”...
Dukat è pressoché perfetto, la sua trasformazione finale davvero lirica; anche Damar è giustificabile... Tora rappresenta tutte le sconfitte da lui subite nell'ultimo periodo: lo separa dal suo condottiero, rifiuta il suo retaggio cardassiano, si lega a Nerys, provoca la sua sconfitta da parte di quest'ultima; ed infine influenza il suo condottiero, e nel momento della peggior umiliazione (la ritirata) ammette di esserne parte in causa. Lui, il perfetto cardassiano, che è rimasto indietro per salvare il suo idolo, la vede fuggire, e poi girarsi nuovamente... di nuovo un pericolo... la sua mente annebbiata dalla rabbia...
Insomma, non ci trovo niente di strano. Punto.
Tutta la parte “Star Wars”, che fortunatamente è un po' ridicola, la sorvolo molto volentieri. Non capisco (senza voler fare alcuna polemica, s'intende) chi aspettava in gloria questo tipo di scene. Ce ne sono a bizzeffe in altre serie di SF, non ne sentivo la mancanza. Diciamo che sono funzionali alla storia, e che ci dobbiamo concentrare sulle vicende umane (aggettivo usato in senso ampio) dei protagonisti, a cui la guerra fa da sfondo per dipanare le loro interessanti evoluzioni. Ho detto ridicola per i motivi che avete già esposto. Lo so, è un telefilm, ma le flotte che si fronteggiano nello spazio, con tutto quel che ne segue... serve a fare scena, a tirar giù un po' di sana CGI, ad esaltare gli animi. Che bello...
Ridicola anche la Defiant, se mi permettete: ho già punzecchiato su GiàZia che, da ufficiale scientifico, si trasforma in pilota provetto, un vero clone di Tom Paris, con acrobazie da Barone Rosso; possibile che, per una missione tanto delicata, non si dovesse cercare IL miglior pilota del quadrante
EDIT: sorry the gib ma oltre è andato perso