Lo Star Trek di J.J. Abrams
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ci hanno accompagnato in numerose avventure, con loro abbiamo vissuto momenti indimenticabili, ma ora è giunto il momento in cui un nuovo capitano, una nuova nave, una nuova serie riprenda il viaggio, continuando a portarci dove nessuno è mai giunto prima...
ci hanno accompagnato in numerose avventure, con loro abbiamo vissuto momenti indimenticabili, ma ora è giunto il momento in cui un nuovo capitano, una nuova nave, una nuova serie riprenda il viaggio, continuando a portarci dove nessuno è mai giunto prima...
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@Dathon
In ogni caso, come spesso accade, la mancanza di emozionalità di un testo ha permesso che il mio messaggio fosse travisato.
Nulla di drammatico nel mio discorso, sicuramente dispiaciuto. D'altra parte sono un fan.
Riguardo al film, beh, come per ST X, non andrò a vederlo al cinema; gli darò un'occhiata qualche mese dopo al noleggio e se varrà la pena lo acquisterò.
@favarato
Ritengo che confrontarsi con chi ha idee anche diametralmente opposte dalle proprie porti solo un arricchimento interiore.
Il valutare posizioni diverse porta inevitabilmente a fare autocritica e se poi queste portano a rivedere anche solo di poco le proprie posizioni si è già fatto un passo avanti per diventare una persona migliore.
Doc.
Chiunque nel proprio lavoro lascia una propria impronta, specialmente se quest'ultimo è un lavoro creativo. Anche Roddenberry non sfuggiva a questa umana regola, era si un produttore, ma soprattutto un sognatore. In fondo provò a far partire diverse serie di scifi prima di ST.Tralasciando la forma "liturgica" del discorso, direi che manca un elemento fondamentale: la TV. Roddenberry non era un profeta, ma un autore-produttore televisivo. Ogni artista ha delle idee sulla funzione dell'arte in generale e della propria in particolare (è un altro significato del termine poetica), ma l'arte non è mai soltanto un mezzo, o comunque non solo in senso didascalico, malgrado quest'aspetto in TOS sia ancora molto evidente.
Hai ragione, ma 'l'ossessione da continuity' nasce molto tempo dopo. Oramai non ricordo più dove l'ho letto o visto (l'età ), ma ricordo molto nitidamente che lo st fans club americano fece rigirare una scena che coinvolgeva Riker, perché nella stessa era presente una porta con un codice di ponte che non corrispondeva con il manuale tecnico di riferimento dell'Enterprise e quindi lì non poteva esserci. Mi spiace di non poter dare i riferimenti ma l'aneddoto è talmente buffo da non poter essere dimenticato. Nella TOS tutto questo sarebbe stato impensabile.Quanto alla continuity, nella terza stagione di TOS, che ho appena finito di riguardare in lingua originale, con particolare attenzione anche a quest'aspetto, ci sono diversi riferimenti a episodi delle stagioni precedenti. Per una serie dell'epoca è già un notevole sforzo di "autoconsapevolezza".
Non ho mai avuto la presunzione di sentenziare cosa sia giusto o sbagliato. Lascio a Lui l'arduo compito. Ho sostenuto, e sostengo, solo che la 'mia' visione di ST è diversa da quella che si è poi sviluppata in DS9. Potremo discutere all'infinito su quest'argomento per il semplice motivo che si disquisisce su gusti ed orientamenti personali. Tutti diversi e tutti egualmente degni di rispetto. Ciò detto, ribadisco che _a me_ il messaggio di fondo di DS9 non piace.Bisogna poi che ci chiariamo definitivamente le idee sull'immagine del futuro in Star Trek. Non sta scritto da nessuna parte che debba andare tutto bene. L'utopia è rappresentata dai progressi compiuti dall'umanità, e non serve certo a trasmettere un messaggio rassicurante allo spettatore, altrimenti i famosi dilemmi morali di cui si parlava nell'altro thread, non avrebbero più senso. Tanto basta la tecnologia a trasformare questo mondo di-bip- nell'utopia di Star Trek, no? No, appunto. DS9 non è "trek" perché mostra la Federazione che va a rotoli? E perché mai? E' "trek" la pretesa di aver costruito un sistema perfetto, capace di resistere a qualunque cosa, e che non richiede più alcuno sforzo positivo da parte degli individui? Non mi sembra. E' proprio nel momento in cui il sistema che si credeva perfetto crolla, anzi, che si vede se i progressi dell'umanità erano reali. Poi si può discutere sul responso di DS9, in primis per stabilire se ce ne sia uno, vista la confusione della/e ultima/e stagione/i. Ma di sicuro non è l'ambientazione il problema.
Non preoccuparti, ho diverse decine di anni sulle spalle. Ci vuole ben altro per offendermiQuanto a questo film, decidere se andare a vederlo o meno mi sembra una cosa molto meno drammatica di come la fai sembrare tu, senza offesa.
In ogni caso, come spesso accade, la mancanza di emozionalità di un testo ha permesso che il mio messaggio fosse travisato.
Nulla di drammatico nel mio discorso, sicuramente dispiaciuto. D'altra parte sono un fan.
Riguardo al film, beh, come per ST X, non andrò a vederlo al cinema; gli darò un'occhiata qualche mese dopo al noleggio e se varrà la pena lo acquisterò.
@favarato
Nessun problemaTranquillo docdreams: Dathon fa così con tutti, un po' bastian contrario come avrai potuto vedere se ci leggi da tempo...
Ritengo che confrontarsi con chi ha idee anche diametralmente opposte dalle proprie porti solo un arricchimento interiore.
Il valutare posizioni diverse porta inevitabilmente a fare autocritica e se poi queste portano a rivedere anche solo di poco le proprie posizioni si è già fatto un passo avanti per diventare una persona migliore.
Credo, infatti, che la tua posizione sia più che legittima perché _l'ami moltissimo_ e per questo la tua idea va rispettata; così come quella a cui l'evoluzione di DS9 non è piaciuta.Io invece sostanzialmente sono d'accordo con te, sebbene sia piu' 'tolleranti' sui principi di Roddenberry, concordo sulla superiorità di TNG, sebbene abbia amato moltissimo l'evoluzione di DS9, che trovo perfettamente in sintonia con l'universo Trek, o per meglio dire la possibile evoluzione di detto universo se portato agli estremi da eventi esterni così drammatici.
Mi auguro che sia un buon prodotto, sicuramente avrei preferito altro, ma sono legato ad un ST che non c'è più. Se, però, questo nuovo film potrà portare i giovani ad emozionarsi come al tempo mi emozionai io, allora ben venga.Sul nuovo film è da tempo che ho la tua stessa impressione, che sia qualcosa di completamente diverso dal 'nostro' universo, anche se io la cosa la considero positiva, visto che gli ultimi tentativi di rifare quel mondo erano stati estremamente deludenti.
GrazieAh, benvenuto!
Doc.
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Proprio perché si tratta di arte, non può essere ridotta a manifesto ideologico, o come lo vogliamo chiamare. Roddenberry ha inventato un modo di fare buona TV, non un modo di fare efficace comunicazione sociale.Originally posted by docdreams
Chiunque nel proprio lavoro lascia una propria impronta, specialmente se quest'ultimo è un lavoro creativo. Anche Roddenberry non sfuggiva a questa umana regola, era si un produttore, ma soprattutto un sognatore. In fondo provò a far partire diverse serie di scifi prima di ST.
Questo è un altro paio di maniche, e posso anche essere d'accordo. Ma il problema non è certo che il domani non è più radioso e tutto il resto.Non ho mai avuto la presunzione di sentenziare cosa sia giusto o sbagliato. Lascio a Lui l'arduo compito. Ho sostenuto, e sostengo, solo che la 'mia' visione di ST è diversa da quella che si è poi sviluppata in DS9. Potremo discutere all'infinito su quest'argomento per il semplice motivo che si disquisisce su gusti ed orientamenti personali. Tutti diversi e tutti egualmente degni di rispetto. Ciò detto, ribadisco che _a me_ il messaggio di fondo di DS9 non piace.
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