1x16 Navetta uno
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- Guardiamarina
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1x16 Navetta uno
reed e tucher sono a bordo di una navetta per testarne il puntamento, quando si accorgono che l'enterprise non si trova nel punto di rendez vous. ma scoprono dei detriti in un campo di asteroidi, a causa di alcuni problemi ai sensori non sanno valutare la natura dei resti, che comunque sembrano appartenere alla loro nave. decidono quindi di tornare verso echo3 e attendere aiuti. l'atmsfera si fa pesante quando una micro-singolarità fora la navetta e uno dei serbatoi dell'ossigeno. con poca aria e sistema ambientale al minimo le previsioni non sono delle più rosee. ma dopo un giorno di viaggio ricevono una comunicazione dall'enterprise che si era allontanata per riportare in patria l'equipaggio della nave distrutta. ormai lontani e senza comunicazioni l'unico tentativo da fare e far esplodere il motore ad impulso sperondo che ciò spinga archer a raggiungerli più in fretta. tutto finisce nel megliore dei modi per i due ufficiali che si ritrovano solo con un principio di ipotermia.
l'episodio è valido, ottimo nei dialoghi. un tipico episodio che ci si aspetta per i tempi e i mezzi che l'equipaggio ha a disposizione. Voto 7 1/2
l'episodio è valido, ottimo nei dialoghi. un tipico episodio che ci si aspetta per i tempi e i mezzi che l'equipaggio ha a disposizione. Voto 7 1/2
- TheGib
- Ammiraglio di Flotta
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Il tuo commento finale racchiude perfettamente il senso dell'episodio.
... e del "sentiero" che (ammp) ENT avrebbe dovuto seguire con diligenza, almeno nella prima stagione: spirito Trek, ma anche "avventure allo sbaraglio", senza annodarsi troppo con nuove razze e vortici spazio-temporali.
Per i trip temporali andava bene la storia del figlio capitano (non so se mi spiego, non voglio spoilerare a chi non l'ha ancora vista); ma dopo, e senza imbarcarsi in guerre temporali ingestibili (quantomeno da B&B ).
Poi (stagioni successive), o imbastire una trama lunga&approfondita stile DS9, o cominciare ad agganciarsi alle altre serie, ma sempre con delicatezza. Insomma, tutto quello che si è visto, troppo tardi, nella 4a stagione...
P.S. "avventure allo sbaraglio" non significa "boy scouts adolescenti principianti dello spazio"
... e del "sentiero" che (ammp) ENT avrebbe dovuto seguire con diligenza, almeno nella prima stagione: spirito Trek, ma anche "avventure allo sbaraglio", senza annodarsi troppo con nuove razze e vortici spazio-temporali.
Per i trip temporali andava bene la storia del figlio capitano (non so se mi spiego, non voglio spoilerare a chi non l'ha ancora vista); ma dopo, e senza imbarcarsi in guerre temporali ingestibili (quantomeno da B&B ).
Poi (stagioni successive), o imbastire una trama lunga&approfondita stile DS9, o cominciare ad agganciarsi alle altre serie, ma sempre con delicatezza. Insomma, tutto quello che si è visto, troppo tardi, nella 4a stagione...
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La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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Ottimo spunto, peccato che personalmente mi deluda nel risultato finale.
Negli usa e' uno degli ep. piu' apprezzato dai fan di ENT., almeno delle prime stag., ma io l'ho sempre ritenuto deludente come dicevo, perchè poteva dirci di piu' sui 2 invece alla fine non ci rimane molto (tranne che a malcom piace molto "qualcosa" di T'pol , ma peccato per lui verrà fregato da Trip )
"Ammiraglio abbiamo 2 balene a bordo!"-James Doohan a Bill Shatner-ST4
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Le idee di Berman e Braga sono tutte bellissime! - Copyright by Miles [:sti]
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http://monstersgame.it/?ac=vid&vid=16040717
Negli usa e' uno degli ep. piu' apprezzato dai fan di ENT., almeno delle prime stag., ma io l'ho sempre ritenuto deludente come dicevo, perchè poteva dirci di piu' sui 2 invece alla fine non ci rimane molto (tranne che a malcom piace molto "qualcosa" di T'pol , ma peccato per lui verrà fregato da Trip )
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- Guardiamarina
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Numero di produzione: 16
Titolo originale: Shuttlepod One
9 novembre 2151
(fonte www.hypertrek.org)
Questo è un episodio da ENT, nel senso di come la serie avrebbe dovuto essere e spesso non è stata.
Situazione estrema, tecnologia limitata e non progettata per situazioni limite (non si aveva ancora l'esperienza necessaria) e atmosfera claustrofobica a bordo dello Shuttlepod One, con una interazione tra Reed e Tucker che pur in tutta la sua diversità ricorda lo storico confronto tra Spock e McCoy in TOS 1x13 "The Galileo Seven", anche per le mosse disperate tentate dai due man mano che la situazione precipita.
I dialoghi tra Reed e Tucker ci danno un bello spaccato dell'umanità del XXII secolo. Un umanità dove ancora vi è un certo campanilismo, come quello attuale tra gli inglesi che si credono colti e gli statunitensi che si credono pragmatici. In realtà, come dimostrano Reed e Tucker in questo episodio, entrambi popoli hanno ambo le caratteristiche ma le esprimono in modo diverso. I due alla fine si ritrovano e diventano amici; voglio dire, non credo che le parole di Reed in infermeria nel finale siano buttate lì a caso, esperienze dure come quella di questo episodio legano le persone per sempre.
Interessante anche il discorso sulle singolarità quantiche, ovvero i mini buchi neri. L'idea è in realtà ripresa da quella dei filamenti quantici di cui abbiamo appreso in TNG 5x05 "Disaster", ma in questo episodio ci si infila bene.
Penso anche io che fino a questo momento l'episodio è il migliore della stagione 1, per l'intenso rapporto sviluppato tra Trip e Tucker.
Strepitosi gli apprezzamenti di Reed su T'Pol
Titolo originale: Shuttlepod One
9 novembre 2151
(fonte www.hypertrek.org)
Questo è un episodio da ENT, nel senso di come la serie avrebbe dovuto essere e spesso non è stata.
Situazione estrema, tecnologia limitata e non progettata per situazioni limite (non si aveva ancora l'esperienza necessaria) e atmosfera claustrofobica a bordo dello Shuttlepod One, con una interazione tra Reed e Tucker che pur in tutta la sua diversità ricorda lo storico confronto tra Spock e McCoy in TOS 1x13 "The Galileo Seven", anche per le mosse disperate tentate dai due man mano che la situazione precipita.
I dialoghi tra Reed e Tucker ci danno un bello spaccato dell'umanità del XXII secolo. Un umanità dove ancora vi è un certo campanilismo, come quello attuale tra gli inglesi che si credono colti e gli statunitensi che si credono pragmatici. In realtà, come dimostrano Reed e Tucker in questo episodio, entrambi popoli hanno ambo le caratteristiche ma le esprimono in modo diverso. I due alla fine si ritrovano e diventano amici; voglio dire, non credo che le parole di Reed in infermeria nel finale siano buttate lì a caso, esperienze dure come quella di questo episodio legano le persone per sempre.
Interessante anche il discorso sulle singolarità quantiche, ovvero i mini buchi neri. L'idea è in realtà ripresa da quella dei filamenti quantici di cui abbiamo appreso in TNG 5x05 "Disaster", ma in questo episodio ci si infila bene.
Penso anche io che fino a questo momento l'episodio è il migliore della stagione 1, per l'intenso rapporto sviluppato tra Trip e Tucker.
Strepitosi gli apprezzamenti di Reed su T'Pol
- VulcanSmile
- Tenente Comandante
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Hm... non sono d'accordo con chi mi ha preceduto nei commenti. L'ho trovata una puntata pallosissima e scritta secondo me veramente male: invece di costruire il conflitto un po' per volta, con il crescere del nervosismo, fanno partire subito Reed e Tucker ai ferri corti, con alti e bassi che non portano il rapporto tra i due da nessuna parte. Sono pronti a punzecchiarsi, mentre non sembrano particolarmente sconvolti, se non a parole, dalla distruzione dell'Enterprise. Le scene di Malcolm che si fa la barba e delle lettere di quest'ultimo alle fidanzate mostrano che gli autori hanno problemi a distinguere il comico dal ridicolo. Il sogno di Reed a base di vulcaniana sdolcinata sta a Star Trek come Scooby Doo sta a Shakespeare. Sempre il buon armiere inglese, al primo bicchiere di bourbon passa da gelido a piagnone. E da ubriaco sembra l'imitazione di Gasparri fatta da Neri Marcorè. Insomma, in un solo episodio hanno trasformato un personaggio dignitoso in una macchietta. Zero tensione emotiva, dialoghi a tiramolla tra incacchiature e riavvicinamenti. Finale stucchevole. Conclusione del pedante VulcanSmile: un episodio (tanto per cambiare) con un'ottima premessa buttata via senza troppi motivi di entusiasmo.
"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)
"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)
- TheGib
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Riguardo al precedente episodio ho parlato di "piccola avventura in stile ST"; e qui ci risiamo; tralasciando alcune noiosità dello svolgimento, l'atmosfera rimane abbastanza ST; anche se alcuni eccessi umoristoidi mi ricordano certe recite dei tempi ST-TOS, ma credo che qui si tratti di un omaggio involontario.
Accogliamo di buon grado, anche in questo caso, il tentativo di approfondire personaggi/rapporti; però ora si deve iniziare ad osare di più...
Accogliamo di buon grado, anche in questo caso, il tentativo di approfondire personaggi/rapporti; però ora si deve iniziare ad osare di più...
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles
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