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Moratti: Pronto, Luciano?
Moggi: Sì, chi parla?
MM: Sono Massimo
LM: Massimo? Oh... Massimo!!! Che posso fare per te? Ti serve l'Arena di Verona? Ah, mi ricordo ancora quando hai cantato "Rose Rosse" al compleanno di mio figlio... una meraviglia, avevo i brividi...
MM: LUCIANO!!! Sono Massimo Moratti, non Massimo Ranieri!!!!
LM: Chi?
MM: Dai Luciano, il Proprietario dell'Inter...
LM: Ma chi il Brindellone?
MM: Quello é Facchetti, ed é il Presidente, io sono Moratti, il proprietario!!!
LM: Ah, carissimo Massimo, t'avevo riconosciuto subito, che posso fare per te?
MM: Dunque ti chiamavo, dato che questo turno abbiamo l'Empoli ed é una domenica importante, mi puoi dare qualche bella notizia? Puoi fare nulla?
LM: Ma certo, Massimo, tranquillo ci penso io, adesso chiamo ad Atalanta e all'altro e sistemo tutto io. Ciao
MM: Ciao e grazie.
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Pairetto: Pronto?
Moggi: Ciao so' Luciano!
P: Ciao Lucianone, che ti serve?
M: Sai, m'ha telefonato quello lì, sì, l'amico del Brindellone, come si chiama...
P: Burgnich?
M: Ma che Burgnich, il Presidente, quell'altro alto...
P: Ah, ho capito, Moratti.
M: Sì, quello... m'ha chiesto un'altra volta una mano, stavolta per l'Empoli...
P: Ahahahahahahahah...
M: E noi gliela diamo, no? Manda Capitano Uncino, lì... come si chiama, De Amicis...
P: Capito, capito, ci penso io... ciao Luciano.
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MM: Pronto?
LM: Massimo? So' Luciano, volevo dirti che é tutto a posto, tutto sistemato...
MM: Grazie Luciano, ti devo un altro favore...
LM: Non ti preoccupare, ne riparliamo in sede di mercato... ti farò sapere. Ciao!
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O qualcosa del genere...
P.S. Il conterroneo m'ha fatto scompisciare.
Isaac Asimov