Il "dubbio" è un valore a prescindere.
Mostruosamente importante, diciamo pure basilare, nella ricerca e nel progresso scientifico; ma lo è comunque in maniera razionale, non per decreto legge o per bizza estemporanea.
Il dubitare di una regola non mi deve illudere che non ci sarà mai alcuna regola.
Torniamo adesso al concreto; per amor di semplicità definiamo "fisica classica" tutti quei risultati che non necessitano di relatività o MQ.
Chiediamoci: quanta parte della tecnologia che ci circonda deriva dalla relatività? quanta dalla MQ? quanta dalla fisica classica?
E concludiamo con una storiella di logica e predizioni spaziotemporali
Oxford. Corso semestrale di logica. Venerdì pomeriggio.
Il docente, a fine lezione, annuncia che nella settimana seguente ci sarà un compito scritto a sorpresa.
La classe è in subbuglio: come non farsi trovare impreparati? come sapere il giorno del compito?
Il weekend trascorre tra pensatoi, spie, violazione della privacy del prof... sinché uno studente annuncia di aver risolto il problema!
"Non ci sarà alcun compito a sorpresa!"
-Perché?
"Supponiamo di arrivare a giovedì sera e il compito non c'è ancora stato; dato che ci deve essere entro la settimana, sarà il venerdì"
-E allora?
"Non può essere! Non sarebbe a sorpresa!"
-Bene, non è di venerdì
"Allora può essere solo tra lunedì e giovedì; quindi se arrivando a mercoledì sera non c'è stato, sarà di giovedì"
-Giusto
"Ma non sarebbe a sorpresa!"
-Giusto
"Bene. Con lo stesso criterio risalgo sino al lunedì, quindi non ci sarà compito perché non ci sarà sorpresa!"
E così gli studenti trascorrono il resto del weekend più tranquilli; il lunedì lo studente furbo racconta soddisfatto la sua deduzione al prof., che ascolta sorridendo e commenta: "Affascinante!".
La lezione si conclude tranquillamente.
Mercoledì avviene il compito a sorpresa.
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles