Il senato approva la censura per internet
- Gas75
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Se la divulgazione di informazioni riservate può servire a combattere terrorismo, mafia, intrallazzi politici... ebbene non vedo perché una persona "pulita" debba porsi problemi... Se non fai festini con minorenni, se non hai pagato mazzette per sistemare tuo figlio alla dirigenza di un'azienda senza che ne avesse i titoli... perché temi?
Benvenga la divulgazione di TUTTE le informazioni riservate piuttosto che questo regime che si ostina a proteggere chi se lo può permettere...
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- Miles
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Per esempio:
Wikileaks: Italia pagava talebani per evitare attacchi in Afghanistan
ROMA - L'Italia pagava i talebani ed "i signori della guerra" in Afghanistan per "evitare attacchi" ai propri soldati e per "ottenere protezione", facendo scattare la protesta degli Usa e dell'allora presidente George W. Bush con il premier Berlusconi. E' quanto scrive l'Espresso - in un articolo domani in edicola - riportando in esclusiva alcuni dossier della diplomazia Usa, ottenuti da Wikileaks. Dal 2008 ci sono almeno "4 dossier che sollecitano interventi al massimo livello sul governo Berlusconi per stroncare il giro di mazzette", scrive il settimanale, spiegando che nel giugno di tre anni fa "Bush ha domandato personalmente a Berlusconi di farla finita con le tangenti ai miliziani fondamentalisti".
Il primo dei file WikiLeaks è di aprile 2008, alla vigilia delle elezioni, quando l'allora ambasciatore Usa, Ronald Spogli, scrisse in un cable che "sia Berlusconi che Veltroni saranno riluttanti ad esporre i soldati italiani a rischi più grandi: Faremo pressioni perché le truppe assumano un atteggiamento più attivo contro gli insorti e daremo un forte segnale, opponendoci all'abitudine del passato di pagare per ottenere protezione". Un segnale che l'ambasciatore Usa a Roma sottolineò di aver rappresentato, il 6 giugno 2008, in un incontro con Berlusconi e Gianni Letta ricevendo rassicurazioni: il premier italiano ha "assicurato di non saperne nulla" ma si è detto d'accordo che ciò vada fermato", pronto ad interrompere questi comportamenti se ne avesse "trovato le prove", scrive Spogli in altri cable. Ma nei mesi successivi l'ambasciatore insiste nei suoi file alla Casa Bianca: "Disgraziatamente, l'importanza del contributo è messa a repentaglio dalla crescente reputazione negativa degli italiani che evitano i combattimenti, pagano riscatti e denaro per ottenere protezione. Questa reputazione è basata in parte su voci, in parte su informazioni dell'intelligence che non siamo stati capaci di verificare completamente. Vero o no, resta che gli italiani hanno perso 12 soldati", meno cioé "di gran parte degli alleati con responsabilità simili". Spogli raccomandò quindi a Bush - prosegue l'anticipazione - di chiarire a "Berlusconi come la traballante reputazione dell'Italia, anche se fosse immeritata, stesse mettendo a rischio la sua credibilità nella coalizione". Fonti dell'intelligence hanno confermato a 'l'Espressò - conclude l'anticipazione - pagamenti a capi locali, spesso alleati dei talebani, con i "fondi per queste 'operazioni' gestiti dal Sismi, allora diretto da Nicolò Pollari".
Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/collecti ... 62257.html
Facciamo come vorrebbe Cameron e chiudiamo Facebook? Si può chiamare ancora democrazia?
Io so che tu ed io diamo due significati diversi alla parola ma, dato che io la interpreto etimologicamente come potere del popolo, mantenere il popolo nell'ignoranza mi sembra che vada in direzione contraria a dargli qualsivoglia potere.
Wikileaks: Italia pagava talebani per evitare attacchi in Afghanistan
ROMA - L'Italia pagava i talebani ed "i signori della guerra" in Afghanistan per "evitare attacchi" ai propri soldati e per "ottenere protezione", facendo scattare la protesta degli Usa e dell'allora presidente George W. Bush con il premier Berlusconi. E' quanto scrive l'Espresso - in un articolo domani in edicola - riportando in esclusiva alcuni dossier della diplomazia Usa, ottenuti da Wikileaks. Dal 2008 ci sono almeno "4 dossier che sollecitano interventi al massimo livello sul governo Berlusconi per stroncare il giro di mazzette", scrive il settimanale, spiegando che nel giugno di tre anni fa "Bush ha domandato personalmente a Berlusconi di farla finita con le tangenti ai miliziani fondamentalisti".
Il primo dei file WikiLeaks è di aprile 2008, alla vigilia delle elezioni, quando l'allora ambasciatore Usa, Ronald Spogli, scrisse in un cable che "sia Berlusconi che Veltroni saranno riluttanti ad esporre i soldati italiani a rischi più grandi: Faremo pressioni perché le truppe assumano un atteggiamento più attivo contro gli insorti e daremo un forte segnale, opponendoci all'abitudine del passato di pagare per ottenere protezione". Un segnale che l'ambasciatore Usa a Roma sottolineò di aver rappresentato, il 6 giugno 2008, in un incontro con Berlusconi e Gianni Letta ricevendo rassicurazioni: il premier italiano ha "assicurato di non saperne nulla" ma si è detto d'accordo che ciò vada fermato", pronto ad interrompere questi comportamenti se ne avesse "trovato le prove", scrive Spogli in altri cable. Ma nei mesi successivi l'ambasciatore insiste nei suoi file alla Casa Bianca: "Disgraziatamente, l'importanza del contributo è messa a repentaglio dalla crescente reputazione negativa degli italiani che evitano i combattimenti, pagano riscatti e denaro per ottenere protezione. Questa reputazione è basata in parte su voci, in parte su informazioni dell'intelligence che non siamo stati capaci di verificare completamente. Vero o no, resta che gli italiani hanno perso 12 soldati", meno cioé "di gran parte degli alleati con responsabilità simili". Spogli raccomandò quindi a Bush - prosegue l'anticipazione - di chiarire a "Berlusconi come la traballante reputazione dell'Italia, anche se fosse immeritata, stesse mettendo a rischio la sua credibilità nella coalizione". Fonti dell'intelligence hanno confermato a 'l'Espressò - conclude l'anticipazione - pagamenti a capi locali, spesso alleati dei talebani, con i "fondi per queste 'operazioni' gestiti dal Sismi, allora diretto da Nicolò Pollari".
Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/collecti ... 62257.html
Perché?Originally posted by ormazad
L' idea che la segretezza sia un male di per se e che la vita sociale debba essere organizzata come una casa di vetro, dove tutto è conoscibile è infantile e ridicola.
Dillo ai parenti delle vittime di Ustica, o di via dei Georgofili o di Piazza Fonatana o di Capaci etc etc.Riservatezza e pubblicità delle informazioni sono due bisogni della società degni di egual tutela.
E per il libero cittadino in possesso d'informazioni e spazio virtuale per pubblicarle?Per il soldato Manning prevale il primo , per giornalista (??) Assange il secondo .
Facciamo come vorrebbe Cameron e chiudiamo Facebook? Si può chiamare ancora democrazia?
Io so che tu ed io diamo due significati diversi alla parola ma, dato che io la interpreto etimologicamente come potere del popolo, mantenere il popolo nell'ignoranza mi sembra che vada in direzione contraria a dargli qualsivoglia potere.
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- Comandante
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Potere del popolo è uno slogan , non una definizione .
Piazza Fontana , Capaci , via dei Georgofili sono atti criminali , che c'entrano col segreto d'ufficio ??
Ci sono atti di governo che devono essere tenuti segreti : Spero che se Tremonti sta pensando a un uscita dell' Italia dall' euro qualche sottosegretario non vada a spifferare tutto al Fatto Quotidiano . Anni fa quando c'era la Lira le svalutazioni non venivano preannuciate con due mesi di anticipo .
Piazza Fontana , Capaci , via dei Georgofili sono atti criminali , che c'entrano col segreto d'ufficio ??
Ci sono atti di governo che devono essere tenuti segreti : Spero che se Tremonti sta pensando a un uscita dell' Italia dall' euro qualche sottosegretario non vada a spifferare tutto al Fatto Quotidiano . Anni fa quando c'era la Lira le svalutazioni non venivano preannuciate con due mesi di anticipo .
- Miles
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La differenza tra la mia forma mentis e la tua è che entrambi siamo coscienti delle deformazioni del sistema: tu avalli le soluzioni più logiche (leggasi "non infantili") per viverci dentro; io preferisco lottare contro tutti questi mulini a vento che non dovrebbero esserci: hai visto mai un giorno o l'altro crollino, a forza di cozzarci contro.
- Miles
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- VulcanSmile
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Non credo che riusciranno realisticamente a censurare Internet. E' come mettere la museruola agli altoparlanti. Non ce la faranno mai, a meno che non arruolino un esercito di elettori ciberanalfabeti e li facciano spaventare per averli tutti dalla loro, ma non sono mai stato convinto dalle teorie del complotto. E poi non rimane comunque la "scappatoia" di riaprire il blog su un server islandese?
"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)
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- Miles
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Censurare no, ma se pure un Primo Ministro Inglese punta il dito contro Facebook, vuol dire che il lavorìo per cambiare faccia alla rete non è il sogno di un Cicchitto qualsiasi, ma di tutto l'Occidente in crisi (economica e non solo). E siccome oggi Internet non è più un vezzo, ma è strumento e sinonimo di libertà, questo causa conseguenze che mi sembra i governanti non prendano nella giusta considerazione.
Del resto, anche solo adottando la logica, non è meglio che dei potenziali dissidenti si organizzino sui Social Network (dove sono virtualmente controllabili da chiunque) piuttosto che nei peggiori bar di Caracas all'oscuro di tutti?
Ripeto: perché se i Tunisini fanno casino è cosa buona e giusta e se lo fanno gli Inglesi sono delinquenti? E non intendo implicitamente dire con questo che avallo chi rompe vetrine e saccheggia i negozi: dico solo che questa doppia morale non mi sta bene.
Del resto, anche solo adottando la logica, non è meglio che dei potenziali dissidenti si organizzino sui Social Network (dove sono virtualmente controllabili da chiunque) piuttosto che nei peggiori bar di Caracas all'oscuro di tutti?
Ripeto: perché se i Tunisini fanno casino è cosa buona e giusta e se lo fanno gli Inglesi sono delinquenti? E non intendo implicitamente dire con questo che avallo chi rompe vetrine e saccheggia i negozi: dico solo che questa doppia morale non mi sta bene.
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- Comandante
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- Comandante
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Non sono un tecnico ma non credo ci siano grosse difficoltà a censurare internet .
Quanti siti cinesi antigovernativi sono ospitati su server islandesi ??
Ma dov'è questa doppia morale ?? come fai ad accostare situazioni che non hanno niente in comune .
a) a Tunisi c'era una rivolta politica , a Londra atti di saccheggio
b) qualsiasi stato reprime con la forza manifestazioni che ne minaccino l' esistenza . Succede anche in Italia , do you remember i Serenissimi ??
c) i movimenti politici si giudicano in base ai loro mezzi e finalità : Tu immagino sei scontento se il PDL vince le elezioni e felice se le vince l'Ulivo . Perchè questa doppia morale ??
Quanti siti cinesi antigovernativi sono ospitati su server islandesi ??
Ma dov'è questa doppia morale ?? come fai ad accostare situazioni che non hanno niente in comune .
a) a Tunisi c'era una rivolta politica , a Londra atti di saccheggio
b) qualsiasi stato reprime con la forza manifestazioni che ne minaccino l' esistenza . Succede anche in Italia , do you remember i Serenissimi ??
c) i movimenti politici si giudicano in base ai loro mezzi e finalità : Tu immagino sei scontento se il PDL vince le elezioni e felice se le vince l'Ulivo . Perchè questa doppia morale ??
- Miles
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Vero, immaginavo che me l'avresti fatto notare.Originally posted by ormazad
a) a Tunisi c'era una rivolta politica , a Londra atti di saccheggio
Ma io guardo al motivo per cui scoppiano, ormai non più sporadicamente, questo tipo di rivolte (non tanto alla forma finale che prendono: nel caso di Londra, il saccheggio) e non vedo grandi differenze se una sommossa scoppia a causa delle condizioni di vita che si fanno in Africa o in un ghetto di Londra; anzi, trovo molto più grave che suddetti atti accadano nelle roccaforti della democrazia, che non laddove esiste un regime dichiarato. Vuol dire che qualcosa proprio non va.
Il fatto che qualsiasi Stato lo faccia non implica automaticamente che sia giusto. Visto che puoi immaginare come la pesno, sai che per me non lo èb) qualsiasi stato reprime con la forza manifestazioni che ne minaccino l' esistenza . Succede anche in Italia , do you remember i Serenissimi ??
Qui non ti seguo più tanto.c) i movimenti politici si giudicano in base ai loro mezzi e finalità : Tu immagino sei scontento se il PDL vince le elezioni e felice se le vince l'Ulivo . Perchè questa doppia morale ??
Fermo restando che io non voterei l'Ulivo nemmeno se fosse l'ultimo partito sulla Terra, piuttosto voto Casini, il tuo ragionamento non tanto mi garba: mi sembra di capire che tu, implicitamente, stia dicendo che se c'è un governo di destra è cosa buona e giusta manganellare a priori, perché hai mandato popolare per farlo?
Il mondo va così, mica ce l'ho con te, ma permettimi di sottolineare che non è buona politica agire per stereotipi a fini elettorali. E si, la fanno tutti, in Italia e all'Estero... e sono costretto a citarmi:
E aggiungo, per la piega che stanno prendendo le cose, non è nemmeno detto che sia funzionale sul lungo periodo; penso che si rischi di peggiorare una situazione già abbastanza critica."Il fatto che qualsiasi Stato lo faccia non implica automaticamente che sia giusto."
- trekfan1
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http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia: ... tobre_2011
Partecipa anche tu al SETI @ HOME nel gruppo di StarTrekItalia
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- favarato
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Potete dire quello che volete, ma da gente che le potenziali diffamazioni se le tira dietro, dato che non distingue un'orgia da una cena elegante, non accetto lezioni di galateo, buona educazione o netiquette che dir si voglia.
Posso anche essere d'accordo a regolamentare il web affinché non sia un far west, ma rimanderei il compito alla prossima generazione di politici, possibilmente under 40.
"Verba volant, scripta manent" perde di significato in un mare di pagine web che muoiono e nascono ogni giorno. Gli "scripta" del web sono del tutto simili ai "verba" degli antichi, e chi non lo capisce (o fa finta di non capirlo) è fuori dalla realtà.
Posso anche essere d'accordo a regolamentare il web affinché non sia un far west, ma rimanderei il compito alla prossima generazione di politici, possibilmente under 40.
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