4x03 Il visitatore
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- Tenente
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4x03 Il visitatore
Visto che non lo apre nessuno il topic, lo faccio io (mi sa che lo farò per tutti...). Questo episodio mi sembra un tipico episodio alla star trek con le varie distorsioni temporali, gente avanti e indietro nel tempo ecc...ecc...Mi ha ricordato un pò l'episodio di TNG Una vita per ricordare (scusate il gioco di parole). Non mi fanno impazzire questo genere di episodi, ma a di là del mio gusto personale mi è sembrato un buon episodio. E lodevole il gesto finale di Jake.
Lascio la parola agli altri.
il mio sito:
htto://www.cbale.altervista.org
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- TheGib
- Ammiraglio di Flotta
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Io attendevo, non sapendo la "cadenza" utilizzabile per chi acquista la serie con Panorama. Personalmente ho quasi terminato il 2° DVD...
Ma veniamo all'episodio in questione...
Come hai giustamente osservato, un classico di ST. Un esempio di come si possano costruire trame senza azione, ma comunque avvincenti. Ritengo che gli avvenimenti dovrebbero segnare il buon capitano Sisko a lungo... vedremo!
La cosa che più mi è piaciuta è l'uso "delicato" dei viaggi nel tempo. Niente paradossi, niente balzi altisonanti; anzi, se non fosse per la "soluzione finale" di Jake, non ci sarebbe nemmeno bisogno di tirare in ballo questo argomento .
Il "distacco temporale" non è l'epicentro della storia, ma solo un trucco per scavare nell'animo di Jake, nelle sue insicurezze e nelle sue paure; per questo motivo mi piace accostare questo episodio a "Una vita per ricordare" (The Inner Light) di TNG (come hai fatto anche tu ), oppure a "Un anno d'inferno" (Year of hell) di VOY. Al di là delle trame diverse, la questione non è come risolvere gli intoppi temporali; ma come venire a patti, o meglio, come riappacificarsi, con le nostre scelte ed il nostro vissuto: continuare a resistere e combattere, rinunciando anche ai propri ideali, o accettare l'evolversi degli eventi,... o cos'altro?
Se d'ora innanzi gli episodi "di stacco" (che poi di stacco non sono, poiché si approfondisce il rapporto dei Siski) sono di questa fattura, tanto di cappello.
Ma veniamo all'episodio in questione...
Come hai giustamente osservato, un classico di ST. Un esempio di come si possano costruire trame senza azione, ma comunque avvincenti. Ritengo che gli avvenimenti dovrebbero segnare il buon capitano Sisko a lungo... vedremo!
La cosa che più mi è piaciuta è l'uso "delicato" dei viaggi nel tempo. Niente paradossi, niente balzi altisonanti; anzi, se non fosse per la "soluzione finale" di Jake, non ci sarebbe nemmeno bisogno di tirare in ballo questo argomento .
Il "distacco temporale" non è l'epicentro della storia, ma solo un trucco per scavare nell'animo di Jake, nelle sue insicurezze e nelle sue paure; per questo motivo mi piace accostare questo episodio a "Una vita per ricordare" (The Inner Light) di TNG (come hai fatto anche tu ), oppure a "Un anno d'inferno" (Year of hell) di VOY. Al di là delle trame diverse, la questione non è come risolvere gli intoppi temporali; ma come venire a patti, o meglio, come riappacificarsi, con le nostre scelte ed il nostro vissuto: continuare a resistere e combattere, rinunciando anche ai propri ideali, o accettare l'evolversi degli eventi,... o cos'altro?
Se d'ora innanzi gli episodi "di stacco" (che poi di stacco non sono, poiché si approfondisce il rapporto dei Siski) sono di questa fattura, tanto di cappello.
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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- Guardiamarina
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questo episodio a mio parere è un piccolo capolavoro, uno di quegli episodi che si staccano anche dalla timeline per così dire, creati per raccontare una storia emozionante ed autoconclusiva.
Sono d'accordo con l'analisi di the gib (ed oramai ciò dovrebbe farci capire che la fine del mondo è una certezza prossima ventura), le varie distorsioni dimensioniali o temporali che siano, sono un pretesto per scavare nell'animo di jake,o meglio mostrare come egli abbia smesso di vivere a causa del senso di colpa che è una delle peggiori causa di stagnazione, immobilismo e di poco coraggio di affrontare la vita.
Il suo è un falso ideale che mira a far scomparire il senso di colpa che prova nei confronti della morte del padre e di cercare di colmare il vuoto che la morte e mancanza del padre gli provoca.
Jake smette di vivere, perde la moglie, perde interessi e lo scopo di salvare la vita al padre supera persino il fine iniziale, fatto che fa quasi dimenticare a jake,per cosa stesse lavorando.
Io ho provato angoscia alla visione di questo episodio, ogni volta che appare il padre è un colpo al cuore per jake. Davvero ben fatto e molti lo hanno votato tra i migliori episodi trek, nel sito ufficiale americano!
Sono d'accordo con l'analisi di the gib (ed oramai ciò dovrebbe farci capire che la fine del mondo è una certezza prossima ventura), le varie distorsioni dimensioniali o temporali che siano, sono un pretesto per scavare nell'animo di jake,o meglio mostrare come egli abbia smesso di vivere a causa del senso di colpa che è una delle peggiori causa di stagnazione, immobilismo e di poco coraggio di affrontare la vita.
Il suo è un falso ideale che mira a far scomparire il senso di colpa che prova nei confronti della morte del padre e di cercare di colmare il vuoto che la morte e mancanza del padre gli provoca.
Jake smette di vivere, perde la moglie, perde interessi e lo scopo di salvare la vita al padre supera persino il fine iniziale, fatto che fa quasi dimenticare a jake,per cosa stesse lavorando.
Io ho provato angoscia alla visione di questo episodio, ogni volta che appare il padre è un colpo al cuore per jake. Davvero ben fatto e molti lo hanno votato tra i migliori episodi trek, nel sito ufficiale americano!
- Miles
- Ammiraglio
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- Iscritto il: 10 apr 2003, 20:05
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Uno dei più commoventi di tutta la saga, senza mai cadere nel mieloso. Il lieto fine era d'obbligo (altrimenti sarebbe stato l'episodio finale di Ds9!!), ma il modo in cui Sisko, sottoforma quasi di un fantasma o di un ricordo più che di un essere reale, visitando Jake lo spronava ad andare avanti, a non farsi consumare dal senso di colpa, fornisce ottimi spunti di riflessione sul modo in cui il passato, o l'idea che noi abbiamo del passato, i nostri rimorsi, il giudizio che crediamo abbiano di noi i nostri padri, spesso ci ossessioni e prenda il sopravvento sulle nostre scelte quotidiane fino a condizionare un'intera esistenza. Questo episodio è un tipico esempio di come buoni personaggi e buone sceneggiature possano tranquillamente reggere il peso di 45 minuti senza bisogno di Computer Grafica e donnine (e maschietti) allegre. Un applauso agli autori e agli attori, veramente eccezionali.
Firma la Petizione per vedere Star Trek: New Voyages e Star Trek: Of Gods and Men in Italiano!
Potere ai FAN![:mauri12]
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- Guardiamarina
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Per me è il contrario. In generale mi piacciono le storie che abbracciano un lungo arco temporale. Non solo per gli episodi di Star Trek (come il già citato "Una vita per ricordare", oppure "Ieri, oggi e domani" o "Senza tempo" di VOY), ma anche per i libri (ad esempio il racconto "L'ultima domanda" di Asimov) o per i film (vedi la fine del film "A.I.").Cinderella ha scritto:
Non mi fanno impazzire questo genere di episodi...
Per inserire questo tipo di storie in Star Trek è necessario ricorrere a timeline alternative o ad altri "artifici", e questo permette anche di dar sfogo alla fantasia e narrare avvenimenti che poi non necessariamente dovranno avvenire anche nella timeline "ufficiale"...
Sono d'accordo con tutti quelli che considerano questo episodio uno dei capolavori di Star Trek... e lo farei vedere a tutti quelli a cui non piace Star Trek... se non li "tocca" quest'episodio, allora è meglio che tornino a vedersi Uomini e donne!
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- Tenente
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beh scusate ma io non mi emoziono tanto per questi epi. Una vita per ricordare a me non ha detto un granché, mentre ricordo di essere rimasta molto colpita da Ieri, oggi, domani che secondo me è anche il più bell'episodio di TNG...
Di questo episodio riconosco il valore, ma non credo rientrerà nella mia decina di preferiti.
Il fatto che questi viaggi temporali siano una scusa per parlare d'altro sembra palese anche a me. In fondo anche questo è un marchio di ST.
Comuqnue questo episodio così staccato dalla timeline non mi è sembrato. E' vero che è un episodio a se stante, ma non completamente. Il riferimento ai Klingon cerca di inserirlo nel contesto affrontato finora. L'unico epi veramente avulso dal resto della narrazione è stato Riuniti.
TheGib io ho già terminato di vedere tutti gli episodi di DS9 dei due dvd di panorama, ma non ho aperto tutti i topic insieme perché fino a venerdì non c'è trippa nuova. Almeno per me.
il mio sito:
htto://www.cbale.altervista.org
Di questo episodio riconosco il valore, ma non credo rientrerà nella mia decina di preferiti.
Il fatto che questi viaggi temporali siano una scusa per parlare d'altro sembra palese anche a me. In fondo anche questo è un marchio di ST.
Comuqnue questo episodio così staccato dalla timeline non mi è sembrato. E' vero che è un episodio a se stante, ma non completamente. Il riferimento ai Klingon cerca di inserirlo nel contesto affrontato finora. L'unico epi veramente avulso dal resto della narrazione è stato Riuniti.
TheGib io ho già terminato di vedere tutti gli episodi di DS9 dei due dvd di panorama, ma non ho aperto tutti i topic insieme perché fino a venerdì non c'è trippa nuova. Almeno per me.
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Ottimo !
Ecco, questo è un’episodio poetico, altro che “il vascello solare”. Potremmo definirlo un episodio in libertà, come lo sono tutti quelli in cui un bel casotto temporale permette di esplorare ciò che la vita potrebbe essere. In questo caso il tutto risulta molto “delicato”, poetico appunto.
Dettaglio importante, Nog non né un ragazzino, è un nano (vi prego di non leggere offese di sorta, semplice constatazione).
Ormazad, mi stupisci, un "fondamentalista" come te !
Ecco, questo è un’episodio poetico, altro che “il vascello solare”. Potremmo definirlo un episodio in libertà, come lo sono tutti quelli in cui un bel casotto temporale permette di esplorare ciò che la vita potrebbe essere. In questo caso il tutto risulta molto “delicato”, poetico appunto.
Dettaglio importante, Nog non né un ragazzino, è un nano (vi prego di non leggere offese di sorta, semplice constatazione).
Ormazad, mi stupisci, un "fondamentalista" come te !
Concordo per gli autori meno per gli attori, Sisko padre espressivo come un cocomero (come sempre), Sisko figlio . . . attore diverso.miles: Un applauso agli autori e agli attori, veramente eccezionali.
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- Cadetto
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dovrò rivederlo prima o poi...
ELIM GARAK
Bashir: "...tra le storie che mi ha raccontato quali erano vere e quali erano false"
Garak: "Ma mio caro dottore erano tutte vere."
Bashir: "Anche le bugie?"
Garak: "Specialmente le bugie"
il mio sito:
http://www.cbale.altervista.org
Bashir: "...tra le storie che mi ha raccontato quali erano vere e quali erano false"
Garak: "Ma mio caro dottore erano tutte vere."
Bashir: "Anche le bugie?"
Garak: "Specialmente le bugie"
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