Titolo originale: MELD
Un misterioso omicidio in Sala Macchine. Un solo indiziato, il betazoide Lon Suder, sponda Maquis. Reo confesso. Sembra tutto facile, ma Tuvok vuole vederci chiaro: la sua ferrea logica vulcaniana rifiuta l'apparente assenza di movente, spiegata da Suder con un puro istinto di violenza. La soluzione è una fusione mentale, che tuttavia non fila liscia come dovrebbe...
Ho trovato questa puntata molto bella. Certo, si sa, ho un debole per Tuvok e odio quando resta bidimensionale sullo sfondo. Qui invece, pur mostrandosi 100% Vulcan Made, ci offre una performance che mette l'accento su una sfumatura molto interessante del suo senso del dovere: la sua necessità di avere tutto sotto controllo... con l'esplosione emotiva che consegue dalla pericolosa fusione mentale.
Molto interessante anche il personaggio di Lon Suder, interpretato dal grande Brad Dourif (Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo, Alien 4...)
I Maquis, non essendo Starfleet, offrono la possibilità di vedere in uniforme dei personaggi che altrimenti non avremmo mai trovato tra i "nostri".
Aggiungiamo i momenti di frizione tra Chakotay e Tuvok, che spesso entrano in polemica per questioni di carattere e di gerarchia, e qui si trovano faccia a faccia in quanto Starfleet 100% vs. Ex Maquis.
Insomma, puntata ricca di tensione, con ottime prestazioni da parte degli attori (bravo, secondo me, Tim Russ negli exploit emotivi), un personaggio cupo e interessante e un punto di vista coinvolgente sui "lati oscuri" della psiche.
"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)
2x16 - Fusione mentale
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Ottimo commento Vulcan, in sostanza concordo
Al contrario della puntata precedente questa è molto più bella di quello che mi ricordassi. Un omicidio sulla Voyager, perpretato dallo stesso attore che fa la parte di un ex maniaco omicida in Babylon 5. E’ molto interessante vedere Tuvok alle prese con l’illogicità della situazione, per lui, vulcaniano dominato dalla logica, non è assolutamente concepibile un omicidio compiuto senza una motivazione, per riuscire a sciogliere questo dilemma decide di fare un mindmeld con Suder.
Si capisce da subito che non solo è un carnefice, ma è anche una vittima, vittima Suder dei suoi stessi istinti violenti, infatti quando Tuvok propone il mindmeld lui chiede senza esitazione cosa deve fare, dimostrando che non era orgoglioso di quello che ha fatto, ma si era rassegnato al soccombere ai suoi istinti, troppo forti perché riuscisse a controllarli.
Il mindmeld dà un po’ di controllo a Suder, ma lo toglie completamente a Tuvok, e da qui comincia un one-man show in cui si vede che Russ è in effetti un ottimo attore, peccato che si ritrovi a fare il vulcaniano e non riesca a mettere a frutto le sue doti, il monologo di quando è in infermeria è magistrale, e anche la scena in cui Russ fa trasparire lo stato confusionale di Tuvok sotto la maschera di freddezza vulcaniana nel momento in cui si rifiuta di fare un altro mindmeld e se ne va senza rispondere a Suder che gli fa presente che anche il mindmeld è un atto di violenza.
La persona più controllata di Voyager si trova quindi a condividere e capire quella meno controllata, molto toccante il momento in cui Suder chiede a Tuvok se questi non trovi che la violenza abbia una certa attrattiva, e di sicuro ce l’ha anche per il vulcaniano, visto come si comporta dopo.
Voto 9
Al contrario della puntata precedente questa è molto più bella di quello che mi ricordassi. Un omicidio sulla Voyager, perpretato dallo stesso attore che fa la parte di un ex maniaco omicida in Babylon 5. E’ molto interessante vedere Tuvok alle prese con l’illogicità della situazione, per lui, vulcaniano dominato dalla logica, non è assolutamente concepibile un omicidio compiuto senza una motivazione, per riuscire a sciogliere questo dilemma decide di fare un mindmeld con Suder.
Si capisce da subito che non solo è un carnefice, ma è anche una vittima, vittima Suder dei suoi stessi istinti violenti, infatti quando Tuvok propone il mindmeld lui chiede senza esitazione cosa deve fare, dimostrando che non era orgoglioso di quello che ha fatto, ma si era rassegnato al soccombere ai suoi istinti, troppo forti perché riuscisse a controllarli.
Il mindmeld dà un po’ di controllo a Suder, ma lo toglie completamente a Tuvok, e da qui comincia un one-man show in cui si vede che Russ è in effetti un ottimo attore, peccato che si ritrovi a fare il vulcaniano e non riesca a mettere a frutto le sue doti, il monologo di quando è in infermeria è magistrale, e anche la scena in cui Russ fa trasparire lo stato confusionale di Tuvok sotto la maschera di freddezza vulcaniana nel momento in cui si rifiuta di fare un altro mindmeld e se ne va senza rispondere a Suder che gli fa presente che anche il mindmeld è un atto di violenza.
La persona più controllata di Voyager si trova quindi a condividere e capire quella meno controllata, molto toccante il momento in cui Suder chiede a Tuvok se questi non trovi che la violenza abbia una certa attrattiva, e di sicuro ce l’ha anche per il vulcaniano, visto come si comporta dopo.
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- TheGib
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Re: 2x16 - Fusione mentale
Episodio notevole sotto diversi punti di vista, alcuni già evidenziati nei precedenti commenti; io proseguo...
Idea stimolante quella di mettere uno di fronte all'altro un Vulcaniano ed un Betazoide, due modi così diversi di concepire le emozioni, il rapporto con gli altri, le metodologie di contatto tra individui. Aggiungiamo un piccolo spunto che sarà sviluppato retroattivamente in ENT: la fusione mentale non è tutta questa goduria che ci hanno fatto credere
Proseguiamo con il confronto tra un Tuvok scatenato (nel senso letterale del termine) ed una basita KJ: quanto vi è di non detto nei rapporti tra Vulcaniani e Terrestri? (e di nuovo penso a ENT)
Concludiamo con un plauso agli attori e alla sceneggiatura, che attua una recita ai limiti del teatrale, nel senso positivo del termine.
Idea stimolante quella di mettere uno di fronte all'altro un Vulcaniano ed un Betazoide, due modi così diversi di concepire le emozioni, il rapporto con gli altri, le metodologie di contatto tra individui. Aggiungiamo un piccolo spunto che sarà sviluppato retroattivamente in ENT: la fusione mentale non è tutta questa goduria che ci hanno fatto credere
Proseguiamo con il confronto tra un Tuvok scatenato (nel senso letterale del termine) ed una basita KJ: quanto vi è di non detto nei rapporti tra Vulcaniani e Terrestri? (e di nuovo penso a ENT)
Concludiamo con un plauso agli attori e alla sceneggiatura, che attua una recita ai limiti del teatrale, nel senso positivo del termine.
"La nostra vera nazionalità è l'umanità." H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles
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