1x13 - Il grande addio

Può lo stesso fulmine colpire due volte?
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odo2007
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1x13 - Il grande addio

Messaggio da odo2007 » 5 lug 2008, 19:02

Numero di produzione: 113
Titolo originale: The Big Goodbye
Data stellare 41997.7
Anno 2364

Gran bell'episodio, con il giusto mix tra divertimento e situazioni operative e di emergenza.

Il personaggio di Dixon Hill è tutto interno a Star Trek, essendo una invenzione dell'autore della trama Tracy Tormè. Veramente notevole che all'interno di un telefilm di fantascienza si riescano a strutturare personaggi come Cyrus Redblock, Madeline e Nick the Nose che vedremo in "First Contact".
Spicca tra tutti il personaggio olografico di Cyrus Redblock capace di citazioni notevoli quali la terza legge di Newton usata come metafora per spiegare a Dixon/Picard che non doveva colpire lo psicopatico Felix Leech e quella sui moventi degli omicidi ("uccidere per uccidere è immorale, uccidere per uno scopo può denotare intelligenza", interessante notazione per iniziare a capire la psicologia degli assassini). Cyrus Redblock inoltre afferma che il suo scopo è la sete di conoscenza e quando nel finale si apre l'uscita dal ponte ologrammi intuisce che trattasi di una entrata a doppio senso; dunque è palese che questo personaggio è perfettamente in linea con i parametri generali di programmazione del computer dell'Enterprise. Inoltre suggerisce a Picard/Dixon di rendere fecondo il pensiero e loquace la lingua per salvare la vita di Beverly. Cyrus Redblock è interessante perchè mostra i tratti che hanno in comune i criminali e i poliziotti nel modo di pensare; cosa ovvia se si pensa che lavorano su sponde opposte ma sempre nell'ambito del crimine.
Complimenti davvero a Tracy Tormè per l'idea Dixon Hill.
Una curiosità e una chicca. La curiosità è la lampada verde sul tavolo di Dixon Hill che rivedremo in DS9 6x14 "Far Beyond the Stars"; la chicca è la splendida immagine in cui si vede l'uscita dal ponte ologrammi e Picard, Data e McNary che camminano nell'umida notte di San Francisco.
http://en.wikipedia.org/wiki/Dixon_Hill

Peccato che l'episodio non abbia approfondito la conoscenza degli Jarada. Sarebbe stato interessante vedere insetti alieni intelligenti e magari un seguito visto che in questo episodio gli Jarada vengono definiti di importanza strategica per la federazione e in TNG 2x17 "Samaritan Share" si dice che possiedono una tecnologia avanzata. Hypertrek comunque ci segnala un romanzo TNG incentrato sugli Jarada dal titolo "Imbalance" purtroppo non edito in Italia.
http://www.hypertrek.org/index.php/jarada?&ndx=335
http://www.hypertrek.org/index.php/litn ... e?&ndx=335

Vediamo anche il primo serio problema al ponte ologrammmi, con il raggio sensore degli Jarada che disattiva i protocolli di sicurezza e la possibilità di interrompere il programma.
Quello che non si capisce è l'affermazione di Wesley circa la possibiltà che un suo errore tecnico possa far "sparire" tutti i presenti sul ponte ologrammi. Al massimo Wesley interromperebbe il programma ma Picard, Crusher, McNary e Data di sicuro non scomparirebbero! Va bene che era troppo facile interrompere il programm con tanti saluti a Redblock e alla sua uscita finale nei corridoi dell'Enterprise, ma la battuta di Wesley è proprio infelice.

Myra
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Messaggio da Myra » 5 lug 2008, 20:08

L'episodio mi è piaciuto nel complesso ma la faccenda del saluto agli Jarada l'ho trovata piuttosto stupida, fossi stato Stewart mi sarei rifiutato di recitare quella balordaggine, mi sentivo quasi in imbarazzo nel guardare quelle scemenze e non mi riferisco solo al saluto finale ma a tutta la questione degli Jarada a partire dai materni consigli di Troi in principio. Il consigliere poi è insopportabile nella prima stagione.
La trama principale che è quella sul ponte ologrammi non è male invece, ma il rossetto in faccia a Picard non si dovrebbe vedere quando esce fuori. E' stato già rilevato? Fa niente, meglio rigirare il coltello nella piaga di tanto in tanto.


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TheGib
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Messaggio da TheGib » 5 lug 2008, 20:41

Il problema del ponte ologrammi, o meglio dell'interazione col ponte ologrammi (vedi l'esempio di Myra) è che:
- E' assurda. Punto.
- E' totalmente assurda. Punto.

Se pensiamo ad una semplice proiezione tridimensionale senza contatti fisici, niente da eccepire. Ma se ammettiamo l'esistenza di un ambiente fisico, perché tale risulta alle nostre percezioni; anzi un ambiente che può diventare pericoloso se fuori controllo...
...beh, a questo punto, anche il timore di WC può essere concepito: magari una routine di servizio che "pulisce" l'ambiente e che, se fuori controllo, elimina qualsiasi elemento ivi presente. Oppure una funzione di reset che inonda la stanza di particelle disintegranti olografiche. Oppure [:mauri103] ... insomma, non è questo il problema: il problema è ammettere un ponte ologrammi con le caratteristiche presentate in ST :wink:


La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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odo2007
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Messaggio da odo2007 » 6 lug 2008, 19:09

Le caratteristiche fisiche del ponte ologrammi di Star Trek sono dibattute da Lawrence Krauss in "La fisica di Star Trek" edito da Longanesi.
L'obiezione che muove Krauss è la stessa di TheGib: per le nostre conoscenze attuali un ponte ologrammi può generare al massimo proiezioni tridimensionali; il ponte ologrammi di Star Trek genera invece oggetti solidi e questo richiederebbe quantità enormi di energia, che oggi non sarebbe possibile produrre neanche combinando l'azione di tutti i reattori nucleari operanti nel mondo. Insomma, secondo Krauss un ponte ologrammi ad oggetti solidi è improbabile quanto lo può essere il teletrasporto, perchè i fisici e gli ingegneri dovrebbero prima essere in grado di ricavare (e controllare) l'energia dai legami subatomici, gli unici in grado di sviluppare forze adeguate.
Il bello della fantascienza però è il suo non porre limiti alla fantasia e chissà che in futuro si arrivi a padroneggiare l'energia fino al punto di produrne e controllarne abbastanza per realizzare personaggi olografici come Cyrus Redblock o teletrasportare le persone.

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Messaggio da Maydon » 6 lug 2008, 20:04

questo episodio è stato tra i primi in assoluto che ho visto di star trek e quindi ci sono abbastanza affezionato, anche perchémi affascinò molto l'invenzione del ponte ologrammi, poi molto simpatica l'atmosfera noir dell'episodio, anche come sceneggiatura mi sembra superiore a molti episodi della prima stagione.


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Messaggio da hathor » 10 giu 2010, 9:43

... In "costumi d'epoca" stavano molto meglio Kirk & Co.. Punto.
... (soprattutto il "& Co."). Punto. [cit.] :wink:

"How long since you've used them?"
"Eight years, seven months, sixteen days, four minutes, twenty-two..."

"Far too long."
...

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Messaggio da Krong » 10 giu 2010, 9:56

ho adorato quell'episodio, è anche un modo per vedere recitare diversamente gli attori.
E' interressante e divertente: concordo però con hathor, come stava Spock con il borsalino manco Al CAPONE...

Belin a l'è un bel giorno pe' mui!

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Messaggio da hathor » 10 giu 2010, 18:19

Originally posted by Krong
come stava Spock con il borsalino manco Al CAPONE...
Ma io non so, come hai fatto a capire che mi stavo riferendo proprio a lui?!? :geek: :wink:

"How long since you've used them?"
"Eight years, seven months, sixteen days, four minutes, twenty-two..."

"Far too long."
...

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Messaggio da Krong » 11 giu 2010, 10:44

perchè Kirk, comunque lo vesti ha la faccia da bambacione :D

Belin a l'è un bel giorno pe' mui!

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Messaggio da carficar » 12 ott 2011, 5:36

A parte il saluto finale, gran bella puntata. Picard denota pero' troppa frivolezza nel cercare il ludico nel ponte oligrammi, a ridosso di un così importante saluto verso una razza aliena. Da un capitano non si dovrebbe aspettare ciò.

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Messaggio da VulcanSmile » 1 nov 2012, 0:57

Ragazzi io questo episodio lo adoro, lo rivedrei un milione di volte. Il dialogo finale sul ponte ologrammi con la musica jazz sotto e le luci che si spengono mi mette i brividi. E memorabile anche la battuta finale di Picard, che stavolta, visto che lo slang non lo conosco, mi sono goduto in italiano: "a tutto gas."
Meraviglioso.

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Messaggio da spones » 10 nov 2012, 11:05

Altra perla nascosta nell'ombra (piuttosto melmosa :evil: :smokin: ) delle prime due stagioni. Bello.

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