2x12 - Hotel Royale

[carficar]

Numero di produzione: 138
Titolo originale: The Royale
Data stellare 42625.4
Anno 2365
(fonte www.hypertrek.org)

Episodio da discesa libera! Il principio sembra dirti, accomodati e gustati al massimo questi 42 minuti..., dopo, l'eclissi, anche se aperta a vari pensieri e omaggi (a mio dire). L'Enterprise si avvicina a Theta VIII, un pianeta inospitale, dopo che un incrociatore Klingon, le segnala dei rottami non identificati in orbita. Riker e O'brien teletrasportano a bordo uno di essi, e guarda là... si scopre che questa navicella ormai distrutta, batteva bandiera Statunitense e la sigla "NASA". Attenzione allo yati qui, i due toccano immediatamente il rottame. Ma questo nello spazio dovrebbe essere congelato!Tuttavia a questo punto, ecco l'omaggio al primo film Star Trek, in cui Kirk e co, s'imbattono in quella vecchia navicella terrestre (Voyager) venuta a contatto con una forza aliena e diventata devastante! Comunque, da un conteggio delle stelle sulla bandiera Americana, 52 invece delle attuali 50 (come vedremo in seguito meglio), i nostri comprendono che questa nave, dovrebbe essere partita dalla Terra circa a metà del ventunesimo secolo. Qui il pensiero, ci stanno ad indicare gli autori, che dopo la morte di Fidel Castro, Cuba sia stata annessa?! E, magari sia stata fatta loro anche Portorico?!
Andando in la con il racconto, dopo aver assaporato, di chissà quale storia inerente la nostra attuale fame di sapere stellare si tratti, su questo pianeta freddo e desolante, ricco di azoto e metano e fortissime raffiche di vento, viene scovato un edificio al centro di una bolla vivibile per noi umani. Subito Riker, Data e Worf ci fanno capolino. Qui da segnalare l'ennesima raccomandazione del capitano sullo scendere in pochi e leggeri di strumentazione, data la singolarità e pericolosità del pianeta: quando mai è stato il contrario!? I tre avventurieri trovano una porta nel vuoto girevole, una volta entrati, con stupore si scopre trattarsi di un classico Hotel Casinò di Las Vegas. Solo che una volta li, l'Enterprise perde i loro segnali e i comunicatori risultano non funzionare più. Quando Riker e gli altri si rendono conto della pochezza del luogo e del loro isolamento, scoprono che la porta girevole non è attraversabile e si trovano intrappolati nell'hotel. Iniziano quindi a chiedersi più seriamente del perchè di quel luogo, nel frattempo sulla nave Geordi e Crusher riescono a oltrepassare le interferenze e contattano la squadra. Poco dopo Data scova sul tricorder del dna umano ai piani superiori. Raggiunta la camera sorgente del segnale, si scoprono le spoglie di un umano morto 283 anni prima. Trattasi del colonnello Richey, partito il 23 luglio 2037 dalla Terra a comando della nave Charybdis, per un viaggio oltre il nostro sistema solare, ma a causa di un guasto della telemetria, disperso nello spazio. Altro omaggio, in quella data nel 1972 è stato lanciato il Landsat 1, primo satellite per i rilievi terrestri. Worf trova nel comodino di fianco, il diario personale del colonnello e un libro dal titolo Hotel Royale. Riker legge a voce alta in collegamento con Picard il diario di Richey scoprendo che questi ha vissuto 38 anni prigioniero di quell'hotel e desiderato per tutto il tempo la morte. A suo dire, gli alieni che hanno attirato la sua nave lasciandolo unico superstite, appreso il libro che egli portava con se a bordo, hanno ricreato a mò di perdono e risarcimento quel mondo descritto in un libro d'evasione di quart'ordine, pieno di storie surreali e personaggi vuoti.
Altro omaggio, questa volta a Stanley Kubrick e il suo Odissea nello spazio.
I nostri comprendono quindi, che solo una volta completata la storia narrata, potranno uscire dall'edificio. Per far questo, devono acquistare l'abergo. Data scende quindi nel casinò a giocare, da baro, ai dadi. Raggiunge agevolmente la cifra e i nostri son liberi.
Una volta in salvo a bordo dell'Enterprise, Riker e Picard si domandano ancora del perchè di questi alieni e del loro gesto, rifacendosi all'irrisolvibile teorema di Fermat (che però, verrà provato nel 1995, ottocento anni dopo la sua scrittura), alieni che, non si son fatti vivi per tutto l'episodio... Fine un tantino spiazzante!


Spero che il mio primo topic di un episodio non sia stato troppo scadente.

[Mauri]

Checchè se ne dica a me questo episodio è sempre piaciuto, ha un suo fascino...

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[TheGib]

Concordo; all'epoca mi incuriosì moltissimo.

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La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles

[carficar]

Anche a me inizialmente molto, come dicevo... Poi però i buoni propositi sono scemati...

[Krong]

divertetente con quella nota di malinconia che non guasta mai

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Belin a l'è un bel giorno pe' mui!

[hathor]

Mi accorgo di aver rimosso una caterva di episodi di TNG... me ne ricordo manco mezzo...

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"How long since you've used them?"
"Eight years, seven months, sixteen days, four minutes, twenty-two..."
"Far too long."
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[spones]

Tranquilla. Se sono episodi delle prime due/tre stagioni é normale...

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"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

Isaac Asimov

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Denny Crane

[VulcanSmile]

Vabè. Curioso, simpatico... ma nulla di che. Però Data che gigioneggia ai dadi è un bel vedere.

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"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)

[Krong]

mi quoto, un episodio gradevole , con un tocco di mistero, se vogliamo un pò messo li a casaccio, ma comunque un episodio che resta li, e non fa male a nessuno!!

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Belin a l'è un bel giorno pe' mui!