2x02 - Guarigione da forza cosmica

La prima, l'originale, dove il viaggio è cominciato…
odo2007
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2x02 - Guarigione da forza cosmica

Messaggio da odo2007 » 29 giu 2007, 17:25

Numero di produzione: 31
Titolo originale: Metamorphosis
Data stellare 3219.4
Anno 2267
(fonte www.hypertrek.org)

L'episodio di Zefram Cochrane, il primo umano a realizzare un propulsore a curvatura che vediamo in azione nel 2063 nel film "Fisrt Contact". In questo episodio Kirk chiama la curvatura con il termine tecnico, molto appropriato, di "commutazione nell'iperspazio".
Il personaggio di Cochrane qui presentato è subito affascinante, con il suo spirito pioneristico e la sua volontà di rinunciare alla semi-immortalità in cambio dell'offerta di Kirk di riprendere l'esplorazione della galassia; il tutto è in pieno spirito Trek.
Affascinante anche il Compagno, misteriosa creatura gassosa femminile , capace non solo di preservare gli umanoidi dall'invecchiamento ma anche di realizzare una simbiosi con essi come vediamo alla fine quando si unisce alla diplomatica Nancy Hedford guarendola da una grave e rara malattia. Peccato non aver approfondito le conoscenze su questa altra forma di vita totalmente aliena (la quarta, in soli 31 episodi, a conferma del genio di Roddenberry). Sarebbe stato interessante capire come i campi elettromagnetici del Compagno influiscano sulla fisiologia degli umanoidi, preservandoli da malattie e invecchiamento.
I momenti migliori dell'episodio sono secondo me quando Cochrane parla di quanto gli umani necessitino in pari grado di nuove sfide e di amore, senza i quali la vita diventa noiosa e priva di senso. A Cochrane sono mancate per 150 anni entrambe, e la sua decisione di lasciare il planetoide induce il Compagno a realizzare la simbiosi con Nancy Hedford per dare a Cochrane l'amore. Peccato che il Compagno non possa sopravvivere fuori dal planetoide, ma Cochrane decide di rimanere sul posto insieme a Nancy anche perchè la simbiosi ha riattivato nel Compagno e quindi in Cochrane i processi di invecchiamento.
Dai dialoghi di inizio episodio apprendiamo che Cochrane è approdato sul planetoide nel 2217 a 87 anni e il Compagno ha ri-regolato il suo orologio fisiologico sui 35 anni. Dunque Cochrane è nato nel 2030.

Note tecniche:
- rivediamo in azione uno shuttle che si chiama ancora "Galileo", come quello che andò distrutto nell'atmosfera di Taurus II in 1x13 "La Galileo";
- Kirk usa il traduttore universale, tecnologia formidabile già nel XXIII secolo visto che trasduce in lingua inglese gli impulsi elettromagnetici del Compagno;

La storia di Zefram Cochrane narrata in questo episodio non è del tutto coerente con Star Trek VIII "First Contact" e con gli episodi di ENT, tuttavia gli autori sono stati bravi a costruire il personaggio di Cochrane a partire proprio da questo episodio, sfruttandone il finale dove Kirk promette a Cochrane di non menzionare nei diari di bordo dell'Enterprise la sua presenza sul planetoide (anche se non si capisce come spiegò la "scomparsa" di Nancy Hedford).
Tutto su Zefram Cochrane al seguente link HyperTrek:
http://www.hypertrek.org/index.php/coch ... m?&ndx=324

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Messaggio da TheGib » 30 giu 2007, 12:16

Lo confesso: sono letteralmente innamorato E di questo episodio, E dell'aliena in esso introdotta.
Mi piace totalmente la storia, mi piace l'idea di questo tipo di forma di vita (grande colpo da maestro degli autori), mi piace come viene introdotto Cochrane :wink: .
Questo è un altro degli episodi impressi INDELEBILMENTE nella mia memoria fanciullesca, ed in particolare il tono e le parole della frase pronunciata dalla... "gentile signora":
...l'uomo deve continuare...

Poche parole, ma assolutamente inequivocabili in qualsiasi lingua di qualsiasi forma di vita.

Tornando lucido, ricordo come la scena (bellissima) del Compagno (o dovremmo dire Compagna) che "flirta" con Cochrane facendolo "immergere" in lei sia stata (ammp) ripresa in DS9 nell'episodio che segna il punto più alto e lirico del rapporto di Odo e Kira, quando anche il mutaforma si rarefà per circondare completamente la sua amata.
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Messaggio da odo2007 » 30 giu 2007, 21:57

L'assunzione della forma gassosa da parte di Odo avviene in DS9 7x14 "Chimera", se ben ricordo. Ovvia l'analogia con questo episodio.
Da segnalare che gli effetti speciali del Compagno, avanzitissimi per l'epoca (correva l'anno 1967) furono realizzati da Richard Edlund, futuro vincitore del premio Oscar per gli effetti speciali in "Star Wars" del 1978; quando si dice il talento!

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Messaggio da TheGib » 1 lug 2007, 22:26

odo2007 ha scritto:
L'assunzione della forma gassosa da parte di Odo avviene in DS9 7x14 "Chimera", se ben ricordo. Ovvia l'analogia con questo episodio.
Non ho citato il titolo, ma era chiaro a cosa mi riferivo. A quanto vedo la similitudine non aveva colpito solo me :wink:

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Messaggio da Myra » 15 lug 2007, 14:11

Sono d'accordo, anche a me è piaciuto molto questo episodio per le stesse vostre motivazioni. E consiglio il libro che ne rappresenta un po' il seguito, se non mi sbaglio dovrebbe essere Federazione, ovviamente a chi non lo avesse già letto.

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Messaggio da odo2007 » 3 ago 2007, 9:23

Il messaggio più potente che il personaggio di Cochrane trasmette in questo episodio è sulla vera natura dell'uomo, animale predatore che ha bisogno di continue sfide e stimoli ambientali, di migliorare se stesso attraverso l'esperienza. Una vita piatta e solitaria non si addice alla nostra natura. Questo messaggio in effetti pervade ogni episodio di Star Trek, e farlo veicolare dal padre del motore a curvatura è stata la scelta più azzeccata.

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Messaggio da Medico Olografico » 11 gen 2008, 21:54

puntata degna solo per la presenza di z.cochrane, che allieta l'animo del trekker per la sua grande storia!

[url=http://img138.imageshack.us/my.php?imag ... 635aa9.png" target="_blank][img]http://img138.imageshack.us/img138/4462 ... aa9.th.png" border="0][/url]

non mi è piaciuto e non mi ha affatto convinto il colloquio tra l'entità e kirk , è necessario diceva boh , mi pare un discorso che si faceva già in un'altra puntata , ma che voleva , poi gli effetti grafici rovinano un pò

k: "maschio e femmina sono concetti universali" ah si?!
k: "tu ti trastulli con lui!"

lieto fine mieloso , bleah
La donna è mobile
Qual piuma al vento,
Muta d'accento
E di pensiero.

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Messaggio da Popcorn » 13 gen 2008, 16:57

Medico Olografico ha scritto:

k: "maschio e femmina sono concetti universali" ah si?!
In effetti questo non e' detto... a parte i vari esempi di riproduzione asessuata che abbiamo sulla terra, basta leggere un certo romanzo di Asimov... :smile: (Non dico il titolo perche' non ricordo se puo' essere spoileroso fare riferimento a questo dettaglio...)

Ciao,
Beatrice ([:popcorn])

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Messaggio da TheGib » 13 gen 2008, 17:33

Credo tu ti riferisca a questo.
(non clikkare per evitare anticipazioni sulla trama)

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Messaggio da Popcorn » 13 gen 2008, 17:58

TheGib ha scritto:
Credo tu ti riferisca a questo.
(non clikkare per evitare anticipazioni sulla trama)
Esatto! :smile:

Ciao,
Beatrice ([:popcorn])

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Messaggio da Gas75 » 3 mag 2008, 20:19

La seconda stagione non era iniziata nel modo migliore con "Il gatto nero" (sul quale passo oltre saltando a pie' pari il topic...), ma già qui si torna a buoni livelli, con 2 elementi fondamentali: Cochrane, una pietra miliare nell'universo di Star Trek, e il Compagno, figura senz'altro interessante, di cui resta indimenticabile "l'uomo deve continuare"... Ben in contrasto con un paio di macchine-computer-androidi che in Star Trek generalmente sentenziano il contrario.

Tuttavia l'episodio poteva essere migliore: le ripetute "immersioni" di Cochrane nel Compagno per comunicare annoiano un po', ma la "morale dell'episodio" ripaga abbastanza...

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Messaggio da efagiol » 10 set 2008, 14:15

L'episodio, in effetti, è un po' noioso, ma comunque godibile. Come sempre, rimango colpito dalla facilità con cui kirk propone un genocidio al verificarsi del minimo problema, oggi era pronto a distruggere una forma di vita sconosciuta per non passare l'eternità su un pianeta. Molto "trek" (cosa significhi questo termine, poi, ancora non è chiaro). OVVIAMENTE il mio pensiero vola al solito capitano definito cavernicolo "solo" per aver voluto difendere l'intero genere umano (certo che con questa storia rompo mica poco !).
Quotone per il medico olografico relativamente all'universalità del concetto maschio-femmina, qui siamo al ridicolo ma, magari, negli anni '60 questa frase ci stava tutta.


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Messaggio da Dathon » 10 set 2008, 14:48

Originally posted by efagiol

Quotone per il medico olografico relativamente all'universalità del concetto maschio-femmina, qui siamo al ridicolo ma, magari, negli anni '60 questa frase ci stava tutta.
Non mi ricordo l'episodio, quindi magari nel contesto la frase era effettivamente ridicola, però, detta così, bisogna quantomeno distinguere tra i concetti di maschio e femmina, e le relative sovrastrutture culturali. E poi intendersi anche sull'universalità.

Se i concetti di maschio e femmina non sono universali perché non tutti gli esseri viventi si riproducono sessualmente, allora ci siamo. Altrimenti, mi sembra un po' un abuso di relativismo. :wink:

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Messaggio da Myra » 10 set 2008, 16:26

Sì, ci sono delle ingenuità e qualche lentezza, ma queste cose sono presenti un po' in tutti gli episodi della serie classica, sono dovute al fatto che è un po' datata, non dobbiamo mai dimenticarcelo. Il fatto che maschio e femmina siano concetti universali è una affermazione un pochino bigotta e per noi retrograda, innanzi tutto perchè introduce il concetto che solo se si è eterosessuali ci si può innamorare e poi perchè non è detto che in una cultura aliena debbano esserci per forza due generi, uno maschile e uno femminile, noi ad esempio ne abbiamo visti addirittura tre proprio in ST (non ricordo quale puntata di tng), delle due ingenuità la più grave è la prima. E' strano anche come reagisce Zefram Coc., uno scienziato, un uomo di cultura, a questa cosa, sembra che abbia una mentalità piuttosto ristretta (anni 60 insomma!), ma dovevano farlo per far notare come il pensiero e la mentalità dei nostri eroi siano evolute rispetto a 100 anni prima.


Nonostante ciò per me è un bellissimo episodio, lo trovo poetico e originale.


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Messaggio da Dathon » 10 set 2008, 16:52

Originally posted by Myra

Il fatto che maschio e femmina siano concetti universali è una affermazione un pochino bigotta e per noi retrograda, innanzi tutto perchè introduce il concetto che solo se si è eterosessuali ci si può innamorare
Allora è decisamente un problema di contesto della frase.

e poi perchè non è detto che in una cultura aliena debbano esserci per forza due generi, uno maschile e uno femminile, noi ad esempio ne abbiamo visti addirittura tre proprio in ST (non ricordo quale puntata di tng),
D'accordo, ma tutti i concetti che consideriamo universali sono relativi all'universo che conosciamo, non a quello che riusciamo a concepire. Sarebbe un bel casino. :wink:

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