2x03 - Una prigione per Kirk e C.
Inviato: 1 lug 2007, 21:49
Numero di produzione: 32
Titolo originale: Friday's Child
Data stellare 3497.2
Anno 2267
(fonte www.hypertrek.org)
Traduzione in italiano del titolo pessima, perchè non dice niente riguardo a ciò di cui tratta l'episodio.
Detto questo, altro pezzo pregiato di Star Trek. L'episodio è di grande attualità perchè illustra la complesse trattative necessarie quando si vuole accedere alle risorse di un territorio controllato da gruppi tribali che sono sì molto legati alle loro tradizioni ma non sono affatto quei "buoni selvaggi" che esistono solo nell'immaginario collettivo dell'opinione pubblica.
I capellani saranno pure tribali e rozzi ma niente affatto stupidi. Capiscono subito il valore della posta in gioco e sono molto abili a fare pressioni sia sui klingon che sulla Federazione per giocare al rialzo; il rispetto per la loro cultura, che esigono da entrambi i contendenti, è allo stesso tempo salvaguardia della loro identità e mezzo per trarre il maggior profitto possibile.
L'astuzia dei capellani e la loro lotta interna per il potere, innescata proprio dai ricchi contratti offerti da klingon e federali, fanno emergere il vero valore dei pretendenti ai cristalli di topalina.
Il delegato klingon dimostra la sua inettitudine: doppiogiochista, meschino, traditore, senza nessun rispetto per la cultura dei capellani; la sua fine è quasi ovvia ma sorprende come i klingon non abbiano mandato, per una trattativa così delicata, qualche loro pezzo da novanta (Kor, per esempio) che anche se non fosse riuscito nell'intento sarebbe uscito comunque a testa alta. Il klingon di questo episodio infligge un duro colpo al senso dell'onore klingon.
Spock e Kirk alla fine ottengono il contratto, certamente grazie al loro addestramento ma soprattutto perchè dimostrano ai capellani rispetto per le usanze e le leggi altrui, mantenimento della parola data e grande forza di carattere, cosa sempre apprezzata da gruppi etnici che fanno di onore e aggressività delle loro bandiere. Ecco perchè mi sorprende molto l'atteggiamento fallimentare del klingon, anche se all'epoca questa razza non era ben definita (e poi, non tutti sono al livello di Worf).
Ma chi esce veramente alla grande da questo episodio è Leonard McCoy, che si dimostra grande uomo oltre che grande medico. McCoy è capace di vivere ed integrarsi con i capellani per mesi interi, di tenere testa all'irruenza dei maschi senza farsi massacrare e di mettere in riga quella peperina di Eleen conquistando persino il diritto a toccarla, cosa impensabile per gli altri capellani ad esclusione del marito. Veramente una prova superba del buon medico di campagna, che sfata lo stereotipo di un McCoy troppo tenero per la dura vita a bordo dell'Enterprise.
La bravura di DeForest Kelley è stata quella di mostrare forza di carattere e metodi spicci (splendida la scena dove schiaffeggia la bisbetica Eleen) in una cornice di infinita dolcezza, per la commovente premura che ha avuto verso il neonato. Hollywood ha avuto per decenni un grande attore e non lo ha sfruttato come avrebbe potuto.
Titolo originale: Friday's Child
Data stellare 3497.2
Anno 2267
(fonte www.hypertrek.org)
Traduzione in italiano del titolo pessima, perchè non dice niente riguardo a ciò di cui tratta l'episodio.
Detto questo, altro pezzo pregiato di Star Trek. L'episodio è di grande attualità perchè illustra la complesse trattative necessarie quando si vuole accedere alle risorse di un territorio controllato da gruppi tribali che sono sì molto legati alle loro tradizioni ma non sono affatto quei "buoni selvaggi" che esistono solo nell'immaginario collettivo dell'opinione pubblica.
I capellani saranno pure tribali e rozzi ma niente affatto stupidi. Capiscono subito il valore della posta in gioco e sono molto abili a fare pressioni sia sui klingon che sulla Federazione per giocare al rialzo; il rispetto per la loro cultura, che esigono da entrambi i contendenti, è allo stesso tempo salvaguardia della loro identità e mezzo per trarre il maggior profitto possibile.
L'astuzia dei capellani e la loro lotta interna per il potere, innescata proprio dai ricchi contratti offerti da klingon e federali, fanno emergere il vero valore dei pretendenti ai cristalli di topalina.
Il delegato klingon dimostra la sua inettitudine: doppiogiochista, meschino, traditore, senza nessun rispetto per la cultura dei capellani; la sua fine è quasi ovvia ma sorprende come i klingon non abbiano mandato, per una trattativa così delicata, qualche loro pezzo da novanta (Kor, per esempio) che anche se non fosse riuscito nell'intento sarebbe uscito comunque a testa alta. Il klingon di questo episodio infligge un duro colpo al senso dell'onore klingon.
Spock e Kirk alla fine ottengono il contratto, certamente grazie al loro addestramento ma soprattutto perchè dimostrano ai capellani rispetto per le usanze e le leggi altrui, mantenimento della parola data e grande forza di carattere, cosa sempre apprezzata da gruppi etnici che fanno di onore e aggressività delle loro bandiere. Ecco perchè mi sorprende molto l'atteggiamento fallimentare del klingon, anche se all'epoca questa razza non era ben definita (e poi, non tutti sono al livello di Worf).
Ma chi esce veramente alla grande da questo episodio è Leonard McCoy, che si dimostra grande uomo oltre che grande medico. McCoy è capace di vivere ed integrarsi con i capellani per mesi interi, di tenere testa all'irruenza dei maschi senza farsi massacrare e di mettere in riga quella peperina di Eleen conquistando persino il diritto a toccarla, cosa impensabile per gli altri capellani ad esclusione del marito. Veramente una prova superba del buon medico di campagna, che sfata lo stereotipo di un McCoy troppo tenero per la dura vita a bordo dell'Enterprise.
La bravura di DeForest Kelley è stata quella di mostrare forza di carattere e metodi spicci (splendida la scena dove schiaffeggia la bisbetica Eleen) in una cornice di infinita dolcezza, per la commovente premura che ha avuto verso il neonato. Hollywood ha avuto per decenni un grande attore e non lo ha sfruttato come avrebbe potuto.