I comunicatori

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Messaggio da efagiol » 7 giu 2007, 9:31

Facciamo un esempio:
Riker sta esplorando un pianeta che si è rivelato ostile, il nostro è circondato da alieni minacciosi, Picard lo chiama dall'Enterprise "Numero uno, si tenga pronto, la tiramo su !", e Riker "Bene Capit. . ." non riesce a finire la frase perchè un alieno sentendo la comunicazione tra i due capisce che è il momento di agire e lo disintegra !

O le comunicazioni vengono ascoltate solo da colui a cui sono rivolte ? ma non credo che sia così, spesso i presenti intervengono o fanno capire di aver ascoltato.
Ma non era più pratico un telefonino ?

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Messaggio da Myra » 8 giu 2007, 21:33

Perchè dovevano far vedere una certa evoluzione rispetto alla serie classica. La cosa assurda per me è che questi comunicatori hanno un raggio di azione di migliaia, il alcuni casi milioni di chilometri, la Federazione ha ripetitori sparsi dappertutto, anche dove nessuno è mai giunto prima? Anche nel quadrante non-ricordo-la-lettera-greca dove è dispersa la Voyager?

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Messaggio da favarato » 9 giu 2007, 0:03

Non mi pare proprio che i comunicatori abbiano un raggio d'azione tanto esteso Myra, anzi spesso nelle varie serie si nota che essi funzionano al massimo tra nave in orbita e gente sbarcata sul pianeta, mentre da nave a nave o da nave a Federazione si utilizzano le comunicazioni subspaziali e la Voyager non mi pare proprio comunichi con nessuno, almeno fino alla quinta stagione, quando grazie a varie tecnologie e ad una rete aliena di stazioni di comunicazione riescono a contattare Starfleet.
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Messaggio da Miles » 9 giu 2007, 1:11

Da quello che mi-ricordo/credo-di-aver-capito dalla lettura di vari manuali tecnici e romanzi Trek, il sistema di comunicazione dell'epoca TNG funziona in modo tale che l'annuncio viene trasmesso su tutta la nave attraverso il sistema di altoparlanti (per esempio, la frase: "Picard a Riker" viene sentita da tutti), poi nel momento in cui uno risponde ("Qui Riker"), la comunicazione viene trasmessa solo attraverso gli altoparlanti che si trovano in prossimità dei due che comunicano, e non sul resto della nave (ovviamente).

La spilla-comunicatore ha poi un altoparlante autonomo che si attiva automaticamente quando non è possibile interfacciarsi col sistema audio dell'astronave (quindi in casi di comunicazione nave-pianeta o punto-x/punto-y di un pianeta)
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Messaggio da efagiol » 9 giu 2007, 10:26

Quindi ho capito bene: è un viva-voce.
Per la portata in effetti a volte è un po' eccessiva ma di solito oltre l'orbita non vanno.
Le comunicazioni all'interno della nave mi sembrano molto caotiche, vi immaginate una nave con oltre mille persone che si chiamano tra loro ? altoparlanti sempre in attività, 24 ore al giorno, e chi dorme più ! Mi sembra più efficiente un sistema tipo. . . "Picard a Riker", il computer individua dove si trova Riker e attiva gli altoparlanti in quella zona, però se Miles ci da una spiegazione diversa. . .

PS
Questo discorso vale, ovviamente, per tutte le serie Trek, non solo per TNG


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Messaggio da Miles » 9 giu 2007, 14:21

Può essere che tu abbia ragione e che anche l'annuncio iniziale venga trasemsso solo dove necessario (del resto i comunicatori sono utilizzati anche come cercapersona all'interno della nave, quindi il computer sa già in anticipo dove si trovano i due comunicanti).

Per l'epoca TOS, i comunicatori sono dei walkie-talkie e vengono usati solo nelle missioni di sbarco. Sulla nave, per parlare con e/o rispondere a qualcuno si utilizzano i pannelli sulle pareti. Inoltre il capitano ha i comandi dell' intercom sul bracciolo della poltrona. Qui credo ci siano pochi dubbi sul fatto che, a meno di non chiedere una comunicazione con una sezione specifica della nave ("Kirk a sala macchine"), l'annuncio venga udito da tutti in modo che l'interessato possa recarsi al più vicino pannello per rispondere.
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Messaggio da lesnek » 9 giu 2007, 15:31

secondo il manuale tecnico di tng:

la portata del comunicatore è molto limitata [....] Durante la trasmissione tra due singoli comunicatori, chiari segnali vocali possono propagarsi solo per 500 km. Questa distanza è solo una piccolissima frazione dei 40.000 km necessari a contattare una nave in orbita, perciò è la nave che deve fare in modo di ricevere i segnali a bassa potenza del comunicatore e di conseguenza trasmettere segnali ad alta potenza al ricevitore del comunicatore.

____________________________________________

funzionamento della comunicazione sulla nave tra due membri dell'equipaggio (con i comunicatori di tng) tratto dal manuale tecnico di tng:
____________________________________________

(tratto dal manuale tecnico di star trek:the next genaration)
la normale procedura prevede che un membro dell'equipaggio dichiari il suo nome, più la persona o la sezione della nave chiamata in una forma che possa essere compresa dal computer [...] esempio "Dottoressa Selar sono il capitano" "Guardiamarina Nelson a Sala Macchine". I sottoprogrammi di intelligenza artificiale (IA) nel computer principale ascoltano le chiamate interne alla nave, eseguono analisi sul contenuto iniziale del messaggio, cercano di localizzare il destinatario e poi attivano gli altoparlanti nel luogo dove si trova quest'ultimo.
____________________________________________
quindi la comunicazione viene aperta solo dove si trova il destinatario, sul suo comunicatore o sugli altoparlanti della stanza.

come già sapevo e come hanno detto altri, il manuale tecnico di tng conferma che per la comunicazione tra nave e nave, a lunga distanza in genere, vengono utilizzati le comunicazioni subspaziali, con relativi ripetitori subspaziali.

per quanto riguarda la possibile intercettazione di messaggi, in vari episodi si fa rifermento a vari protocolli di comunicazione, per esempio in un episodio
si diceva che i romulani avevano decifrato alcune tipi di comunicazione della flotta stellare...
quindi se la flotta stellare non vuole far sentire le proprie comunicazione usa dei sistemi di cifratura e protocolli vari...(come succede anche ai nostri tempi :smile: )

per i comunicatori della Tos penso che la portata sia sempre la stessa o inferiore, all'interno della nave per i comunicatori sulle pareti dovrebbe essere sempre il computer a instradare la comunicazione...

spero che le mie informazioni vi siano state utili :grin:

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una petizione per rivedere star trek:Deep Space Nine su La7 clicca qui:
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Messaggio da Myra » 8 lug 2007, 19:48

Vi sbagliate, vi sono diversi episodi in cui comunicano a distanze di anni luce. Ricordo in particolare l'episodio di tng in cui Riker, Data e altri ufficiali sono sul pianeta dove l'entità di cristallo ha distrutto tutto e comunicano con l'enterprise che sta viaggiando a non so quanti anni luce di distanza e non è certo in orbita. C'è poi l'episodio in cui Data e un paio di altri sbarcano su quel pianeta dove c'è lo scienziato pazzo che si impossessa del corpo dell'androide. Effettuano un tipo particolare di teletrasporto, non ricordo come si chiama, comunque prevede che non appena sbarcati, la nave vada via a velocità di curvatura. Ebbene, anche in questo caso gli ufficiali sul pianeta contattano la nave, dopo che questa è entrata in curvatura.
Per quanto riguarda Voyager io mi riferivo alle comunicazioni tra ufficiali sui pianeti e nave in orbita. Presupponevo che tali comunicazioni avvenissero in quanto ci fossero dei ripetitori nello spazio e quindi mi sembrava strano che in una zona non 'colonizzata' riuscissero comunque a comunicare. Ma qui probabilmente ho sbagliato io perchè si tratterà di un tipo differente di comunicazione, il segnale è trasmesso direttamente dal comunicatore al ricevitore sulla nave.

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Messaggio da trekfan1 » 8 lug 2007, 20:02

Per quanto riguarda gli episodi di TNG è uno YATI cioè un'errore di sceneggiatura..., è scritto anche su http://www.hypertrek.info
[img]http://petrus.homeftp.org/bws/counter.p ... prise2.png]Partecipa anche tu al SETI @ HOME nel gruppo di StarTrekItalia

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Messaggio da efagiol » 9 lug 2007, 7:46

Myra, ho visto da poco l'episodio dell'entità di cristallo che citi , Riker cerca di comunicare con l'entreprise ma non ci riesce. Questo non cambia il succo della faccenda, solo il fatto che ci abbia provato indica che ci sperasse e poi, se non ricordo male, Data gli dice che le comunicazioni sono impedite dalla particolare conformazione delle roccie che costituiscono la caverna in cui hanno trovato rifuggio e non dalla distanza dalla nave.

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