I libri di William Shatner

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tnoycapponi
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Messaggio da tnoycapponi » 27 ago 2006, 14:01

beh forse nella prima trilogia c'era il fatto che kirk tornasse in vita che la rendeva più emozionante, nella seconda passa dall'universo dello specchio alla prima federazione sino ai protettori con troppa non chalance, in effetti è un po troppo sbrigativa ma comunque godibile
Oggi è un buon giorno per morire.............. non per me però

Myra
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Messaggio da Myra » 27 ago 2006, 22:09

L'universo dello specchio non sta nel libro "Il Fantasma"?. Se c'è anche in Sangue di capitano, corro subito a leggerlo, adoro l'universo dello specchio!

tnoycapponi
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Messaggio da tnoycapponi » 28 ago 2006, 13:23

no no l'universo dello specchio c'è solo nella seconda trilogia , inizia nel fantasma e segue poi in vittoria oscura e i protettori
Oggi è un buon giorno per morire.............. non per me però

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Messaggio da Kirk » 3 set 2006, 13:59

Jeeg2000 ha scritto:
spones ha scritto:
Se ti sembra inverosimile la prima trilogia, ti voglio alla seconda :wink:
:lol2: Straquotone! :grin:

Se non sbaglio però dopo "il ritorno" e prima de "il fantasma" c'è "il vendicatore"...comunque Myra, mi spiace :wink: , ma più si va avanti è "peggio" è :smokin: , nel senso che diventa davvero un'universo Kirk-centrico...e non stò esagerando! :grin:

Il vantaggio è che con stì libri almeno abbiamo chiara la visione di Shatner su ST . :wink:


"Ammiraglio abbiamo 2 balene a bordo!"-James Doohan a Bill Shatner-ST4

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Le idee di Berman e Braga sono tutte bellissime! - Copyright by Miles [:sti]
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Solamente chi è prevenuto contro il personaggio di Kirk si può lamentare.
Eppure Star Trek era quello all'inizio, niente di più.

A me invece pare che Shatner si sia contenuto parecchio, visto che poteva dare a Kirk, seguendo l'evolvere degli eventi, anche il comando della Sovereign, che invece lui lascia ad un ammiraglio donna (la stessa vista tante volte rimproverare picard in TNG), poteva farlo tornare ammiraglio, visto che sono tutti ammiragli ormai quelli della serie classica, e non ha fatto nemmeno questo.

Cosa doveva fare, dei libri incentrati su picard o su sisko, non so.


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Messaggio da mar-vell » 4 set 2006, 11:06

In effetti Sangue di Capitano e I rischi del comando sono inferiroi rispetto a i primi come qualità. Spero che nel prossimo le cose migliorino. Dal finale dell'ultimo so potrebbe presupporre di si. Io pure non ricordo alcun episodio della TOS o di TNG in cui appaia Norinda, deve essere una licenza poetica di Shatner.
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Messaggio da Myra » 6 set 2006, 8:14

Kirk, non è che Shatner abbia dato al suo personaggio Kirk un ruolo importante. E' il suo atteggiamento, quello che fa, che ti fa pensare che sia il migliore. Si batte contro Worf e vince facilmente, conosce tutte le mosse klingon. Tutti quelli che lo incontrano provano per lui una specie di timore reverenziale, è grande nel bene e nel male, anche quando fa il cattivo riesce a mettere tutti nel sacco, è superiore alla flotta stellare, se fosse stato ammiraglio sarebbe stato assorbito dal sistema, ma lui ha raggiunto una nuova consapevolezza, una saggezza che gli altri non hanno. Va bene, ognuna di queste cose ci può stare, è plausibilissima, ma tutte insieme contribuiscono a creare un'aura magica di superiorità attorno a Kirk. Ma quello che non mi è andato a genio non è neppure questo. E' anche giusto che il protagonista sia presentato come un grandissimo eroe, non mi è piaciuto come sono stati trattati gli altri. Soprattutto nel libro "Il Fantasma", il capitano Picard è un inetto. Si fa fare prigioniero come un pivello e per tutta la durata del libro non ne combina una buona. L'unico piano di fuga che riesce ad ideare non va in porto, alla fine se la cava grazie a Kirk e alla sua fidanzata.
Ho avuto la sensazione che Shatner abbia fatto questo ragionamento: mi avete buttato fuori troppo presto? Allora bene, io sono un eroe solitario superiore a tutti voi.

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Messaggio da MiaPiccolina » 10 mar 2010, 11:54

Ho appena finito di leggere l'ultimo libro di quello che potrebbe essere definita una trilogia di romanzi incentrati sulla minaccia di un nuovo nemico conosciuto come la "Totalità" proveniente dalla galassia di Andromeda

La trilogia, tutta pubblicata da Ultimo Avamposto Editore, è stata scritta dal ex capitano William Shatnerone con la collaborazione di Judith & Garfield Reeves (i maligni potrebbero pensare che siano stati scritti da loro e non da Shatner :grin: ) . Conta di tre romanzi:

1. I Rischi del Comando
2. Sangue di Capitano
3. Conflitto Galattico

I romanzi sono tutti collocati temporalmente dopo gli eventi visti nel film Nemesis è coinvolgono oltre che i personaggi della classica ancora in circolazione nel 24 secolo, ovvero Kirk, Spock, McCoy e Scotty, i personaggi di TNG, il dottore olografico di emergenza e l'ammiraglio Janeway. In realtà i veri protagonisti della trilogia sono Kirk e Picard. Gli altri personaggi fanno più o meno da contorno.

A questo punto una precisazione. Qualcuno si starà domandando come è possibile che il capitano Kirk si ritrovi vivo e vegeto nel 24 secolo.
Nel secondo libro scritto da Shatner intitolato "Il Ritorno", ambientato dopo il film Generazioni, il cadavere di Kirk su Veridiano III viene preso dai Borg che grazie alla loro avanzata tecnologia di rigenerazione, letteralmente assimilano il corpo di Kirk e l'ho riportano in vita. Alla fine il capitano viene salvato da Picard e dal suo vecchio amico Spock. Romanzo che io consiglio di recuperare per tutti gli amanti dei Borg anche se và detto che il libro usci prima di Primo Contatto e quindi i Borg raccontati nel romanzo non tengono conto di quello detto nel film o successivamente in Voyager (il che potrebbe anche essere un bene per qualcuno)...

Torniamo ai libri ed in particolare al primo "I Rischi Del Comando"...

Questo primo romanzo presenta in realtà due storie parallele...

INIZIO SPOILER
Spoiler:
Inizia con una breve vacanza che il capitano Picard e Kirk, ormai amici, passano insieme su Bajor. Kirk ha convinto Picard a provare il suo sport preferito ovvero il paragatutismo orbitale. Affittano due tute da un noto ferengi su DS9 e come da copione, durante la caduta verso il pianeta qualcosa va storto e entrabbi i capitani si ritrovano dispersi su Bajor. Vengono ritrovati da una comunità di archeologi dove è all'opera un misterioso assassino...

In parallelo, Kirk racconta a Picard di quanto aveva appena preso il comando dell'Enterprise e di come venne a contatto per la prima volta con la minaccia della Totalità. La flotta stellare invia al giovane capitano Kirk un messaggio di priorità uno. Intercettare una nave stellare, apparentemente proveniente da oltre la barriera galattica che secondo i sensori della federazione, sta decellerando da curvatura 14! Ovviamente in questa caccia non sarà coinvolta solo la Federazione ma anche altre potenze del quadrante...
FINE SPOILER

Questo libro è bello a metà. Nel senso che la prima storia, quella della vacanza di Kirk e Picard ha davvero poco mordente e se devo essere sincero anche abbastanza noiosa. Cosa strana per un autore come Shatner che dimostra sempre molta fantasia, anzi a volte pure troppa. Invece, l'avventura del giovane capitano Kirk alle prese con il comando della Enterprise è veramente interessante e risolleva le sorti di un libro che altrimenti sarebbe da lasciare sullo scaffale. Ho trovato fantastico il confronto tra Kirk e l'anziano dottor Phillip Boyce (il primo dottore dell'Enterprise visto nello "Lo Zoo di Talos") che dall'alto della sua esperienza consiglia a Kirk come affrontare il difficile rapporto con il suo primo ufficiale vulcaniano. Infatti Spock ha deciso di chiedere un trasferimento e questo ha messo in crisi Kirk che dovrà affrontare la delicata missione trovando nel contempo un modo per rapportarsi al vulcaniano. Manca McCoy che salirà a bordo dell'Enterprise in seguito, questo farà la gioia dei puristi della cronologia ufficiale a cui Shatner, del resto, ha sempre dato molto peso.

Insomma, un bel libro perchè mostra, da un altro punto di vista, l'inizio della missione quinquennale e della profonda amicizia tra Kirk e Spock. Unica nota negativa, il romanzo ovviamente non ha un vero è proprio finale visto che gli eventi si dovranno sviluppare nelle successive storie...

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Messaggio da IlSisko » 10 mar 2010, 12:44

Ho comprato solo il primo per ora, ma devo ancora leggerlo. Di questa trilogia avevo sentito parlare per la prima volta nei contenuti speciali di Nemesis, nell'intervista ai coautori Judith e Garfield Reeves-Stevens i quali affermavano che la trilogia fosse collegata agli eventi del film.

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Messaggio da spones » 10 mar 2010, 14:29

Ho comprato e letto anch'io solo il primo e pur leggendo sempre con simpatia le "mirabolanti" gesta di James T.Kirk partorite dal buon Billone, questo libro mi ha piuttosto annoiato :rolleyes: comunque m'ero ripromesso di procurarmi i seguiti, e prima o poi ottempererò :wink:



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Messaggio da MiaPiccolina » 12 mar 2010, 10:45

Continuo il mio commento sui libri di Shatner concentrandomi sul secondo libro della trilogia "Sangue di Capitano"...

INIZIO SPOILER
Spoiler:
Sono passati pochi mesi da quando il colpo di stato di Shinnzoouuu, Sccciinzaa, Suuuzzzz... Insomma quella specie di clone di Picard! Avete presente no... ha sconvolto l'impero romulano che adesso si trova sull'orlo di una guerra civile tra Romulani e Remani. La faccenda si complica quando Spock ha la possibilità di fare una apparizione pubblica di fronte ad una platea di migliaia di Romulani. Durante il comizio una bomba fa saltare il palco dove si trova il vulcaniano uccidendolo!

Chi ha ucciso Spock? E perchè? E del resto il vulcaniano è davvero morto?
Inutile dire che scoprire il mistero della morte di Spock è un lavoro per James T. Kirk! L'ammiraglio Janeway affida a Kirk il comando di una nave-Q che a dispetto del nome non è una nave con poteri onnipotenti, ma bensi una nave progettata per missioni di infiltrazioni segrete. Sia all'esterno che all'interno tutto è stato progettato per far apparire la nave una vecchia bagnarola ma in realtà, la nave nasconde i migliori armamenti e motori che la flotta stellare possa mettere a disposizione...

L'equipaggio di Kirk conta di pochi elementi. Ovviamente Scotty (che come primo compito deve mettere a posto la forma della plancia troppo rettangolare ), poi c'è il vecchio McCoy (che ha deciso di non voler morire perchè non deve darla vinta a Spock ) , Picard, Beverly, La Forge e Worf. Infine vi è Joseph il figlio di Kirk. Più avanti nel romanzo saranno coinvolti anche Riker e Troi sulla Uss Titan...

Altra precisazione per chi si fosse messo in ascolto solo adesso con la cronologia di Shatner . Nei precedenti libri il redivivo Kirk, come da copione, si fà la ragazza, Teilani. Una bella donna ibrido tra Romulani e Klingon, da questa particolare unione nasce un "coso" strano, un bambino con caratteristiche unice, forse il rappresentante di una nuova specie...

La missione di Kirk è quella di raggiungere Romulus ed indagare sulla morte dell'ambasciatore Spock. Ma le cose non vanno proprio come si deve quando la nave di Kirk appena entrata nella spazio romulano viene intercettata da tre navi remane ed obbligata a fare rotta verso Remus...

Come mistero nel mistero Picard nasconde a Kirk il vero motivo della sua partecipazione a questa missione. Porta con se, clandestinamente, il medico olografico di emergenza della Voyager come rappresentante dell'ammiraglio Janeway che in accordo con i servizi segreti della flotta stellare ha in mente ben altri piani per Romulus...
FINE SPOILER

Come si evince da questo breve riassunto (volutamente non sono sceso nei dettagli per non rovinare la lettura a chi vorrà procurarsi il libro) di carne al fuoco c'è ne veramente tanta. E fortunatamente, c'è poco fumo e molto da gustare.

Lo Star Trek di William Shatner ha sempre avuto una connotazione dark. Il suo stile si avvicina molto a DS9. Ed infatti questa volta i rapporti tra i personaggio sono molto tesi. In particolar modo tra Kirk e Picard. Kirk vuole ad ogni costo scoprire gli assassini di Spock ma nello stesso tempo è preocupato che Janeway non abbia detto tutta la verita e che la flotta stellare abbia messo volutamente in pericolo lui, i suoi amici e suo figlio. Del resto Picard deve guardare negli occhi il suo amico e mentire spudoratamente per il bene stesso della Federazione. La flotta stellare è convinta che la guerra civile romulana possa trascinare in un conflitto galattico tutto il quadrante e per evitarlo assegna a Picard una missione segreta al limite della legalità.

La storia scorre via con scioltezza è tutti i percorsi narrativi convergeranno ad un unico e pericoloso nemico la Totalità rappresentata da una giovane donna che si fà chiamare Norida la cui natura è un ulteriore mistero. La donna dimostra di avere il potere di cambiare forma oltre che quello di essere telepate. Forse una nuova razza di mutaforma?

Il libro ha, fra l'altro il grande pregio di farci conoscere nel dettaglio la razza e lo stile di vita dei Remani così poco approfonditi nel film Nemesis. Inoltre Shatner da prova di grande fantasia quando formula alcune interessanti ipotesi su come Shiiinnnzzzooooon! Lo detto c'è lo fatta! Sia riuscito a prendere il potere ed entrare in possesso della Shimitar...

Insomma un libro molto bello se non fosse rovinato da un finale poco generoso di rivelazioni importati. Del resto si vede che Shatner si sta conservando il colpo di scena per il gran finale. Lo consiglio a tutti e può essere letto tranqullamente senza leggere il primo...

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