Auguri Star Trek, compie 40 anni
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Auguri Star Trek, compie 40 anni
Auguri Star Trek, compie 40 anni
I fan festeggiano a Las Vegas
Per un successo che ha superato le frontiere dello spazio e del tempo, migliaia di fan si sono radunati all'Hilton di Las Vegas. Motivo? Capitan Kirk e compagni festeggiano il loro 40esimo anniversario. Con un miliardo di dollari incassati e un totale di 726 episodi per cinque serie televisive, Star Trek è stata uno dei trionfi più durevoli di Hollywood. La saga ha chiuso i battenti nel 2005, dopo la messa in onda sull'americana Upn della quarta stagione di Enterprise.
La saga dell'astronave dall'equipaggio interraziale, con William Shatner nel ruolo del Capitan Kirk e di Leonard Nimoy in quello del mitico Spock,è stata ideata da Gene Roddenberry. Attraverso le loro avventure Roddenberry e i suoi successori hanno raccontato, utilizzando la lente del futuro, 40 anni di storia americana. Dalla Guerra Fredda tra la Federazione e Klingon al relativismo morale e al no alla guerra preventiva. Per riuscire a ottenere gli autogrofi degli ormai 75enni attori, i fan si sono asserragliati nella capitale del gioco d'azzardo, in Nevada, pazietando per ore. "Sono cresciuto considerando Kirk e Spock come mio padre", racconta un commerciante di Berlino, Martin Netter, che si vanta di pubblicare in Europa l'unica rivista interamente dedicata alla saga.
I fan di tutto il mondo, infatti, ancora non si rassegnano alla definitiva chiusura della saga avvenuta il 13 maggio del 2005 dagli schermi della Upn. Partita poco dopo gli attentati dell'11 settembre, per un totale di 98 episodi e quattro Emmy, Enterprise è in realtà un prequel della serie classica con Capitan Kirk, essendo ambientata ambientato oltre un secolo prima.
Se la prima serie di Star Trek, 1966-1969), presenta un approccio ingenuo rispetto ai conflitti politici e razziali, Next Generation (1987 al 1994), porta la Entreprise in un mondo post-Sovietico in cui i Klingoniani sono alleati e in cui tutte le culture sono considerate uguali e meritevoli di rispetto. Le prime due serie, insomma, hanno condiviso una visione idealistica del mondo in cui la ragione umana supera in conflitti, gli esseri umani vivono in pace e i viaggi vengono intrapresi per la pura gioia della scoperta.
Nella terza serie, Deep Space Nine, (1993-1999) la visione ottimistica entra gradualmente in crisi: il mondo dei buoni e dei cattivi si mescola, creando aree grigie nella limpida moralità delle prime due serie. Voyager, la quarta serie, (1995-2001), è stata l'unica della saga ad avere per capitano una figura femminile: Kathryn Janeway, donna dal carattere forte e deciso. La quinta e ultima serie, Enterprise, si riallaccia quindi allo spirito pioneristico della prima.
Ma a causa di una crisi di ascolti sempre più grave, e di costi di produzione troppo alti, la Paramount ha poi deciso di staccare la spina. Ad annunciare la morte della quinta serie di Star Trek, tra le proteste e le suppliche dei fan, è stato proprio il promotore della campagna Save Star Trek Tim Braezel, che si è battutto nel vano tentativo di convincere la Paramount a continuare a produrre la serie. I fan, comunque, non perdono le speranze: "Star Trek non invecchierà mai - assicura Martin Netter- perché parla di pace".
FONTE: http://www.tgcom.mediaset.it/television ... 4085.shtml
I fan festeggiano a Las Vegas
Per un successo che ha superato le frontiere dello spazio e del tempo, migliaia di fan si sono radunati all'Hilton di Las Vegas. Motivo? Capitan Kirk e compagni festeggiano il loro 40esimo anniversario. Con un miliardo di dollari incassati e un totale di 726 episodi per cinque serie televisive, Star Trek è stata uno dei trionfi più durevoli di Hollywood. La saga ha chiuso i battenti nel 2005, dopo la messa in onda sull'americana Upn della quarta stagione di Enterprise.
La saga dell'astronave dall'equipaggio interraziale, con William Shatner nel ruolo del Capitan Kirk e di Leonard Nimoy in quello del mitico Spock,è stata ideata da Gene Roddenberry. Attraverso le loro avventure Roddenberry e i suoi successori hanno raccontato, utilizzando la lente del futuro, 40 anni di storia americana. Dalla Guerra Fredda tra la Federazione e Klingon al relativismo morale e al no alla guerra preventiva. Per riuscire a ottenere gli autogrofi degli ormai 75enni attori, i fan si sono asserragliati nella capitale del gioco d'azzardo, in Nevada, pazietando per ore. "Sono cresciuto considerando Kirk e Spock come mio padre", racconta un commerciante di Berlino, Martin Netter, che si vanta di pubblicare in Europa l'unica rivista interamente dedicata alla saga.
I fan di tutto il mondo, infatti, ancora non si rassegnano alla definitiva chiusura della saga avvenuta il 13 maggio del 2005 dagli schermi della Upn. Partita poco dopo gli attentati dell'11 settembre, per un totale di 98 episodi e quattro Emmy, Enterprise è in realtà un prequel della serie classica con Capitan Kirk, essendo ambientata ambientato oltre un secolo prima.
Se la prima serie di Star Trek, 1966-1969), presenta un approccio ingenuo rispetto ai conflitti politici e razziali, Next Generation (1987 al 1994), porta la Entreprise in un mondo post-Sovietico in cui i Klingoniani sono alleati e in cui tutte le culture sono considerate uguali e meritevoli di rispetto. Le prime due serie, insomma, hanno condiviso una visione idealistica del mondo in cui la ragione umana supera in conflitti, gli esseri umani vivono in pace e i viaggi vengono intrapresi per la pura gioia della scoperta.
Nella terza serie, Deep Space Nine, (1993-1999) la visione ottimistica entra gradualmente in crisi: il mondo dei buoni e dei cattivi si mescola, creando aree grigie nella limpida moralità delle prime due serie. Voyager, la quarta serie, (1995-2001), è stata l'unica della saga ad avere per capitano una figura femminile: Kathryn Janeway, donna dal carattere forte e deciso. La quinta e ultima serie, Enterprise, si riallaccia quindi allo spirito pioneristico della prima.
Ma a causa di una crisi di ascolti sempre più grave, e di costi di produzione troppo alti, la Paramount ha poi deciso di staccare la spina. Ad annunciare la morte della quinta serie di Star Trek, tra le proteste e le suppliche dei fan, è stato proprio il promotore della campagna Save Star Trek Tim Braezel, che si è battutto nel vano tentativo di convincere la Paramount a continuare a produrre la serie. I fan, comunque, non perdono le speranze: "Star Trek non invecchierà mai - assicura Martin Netter- perché parla di pace".
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