Che cos'è davvero Star Trek?

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Che cos'è davvero Star Trek?

Messaggio da TheGib » 26 ago 2010, 8:25

Da fantascienza.com
http://www.fantascienza.com/magazine/no ... star-trek/

Articolo di Alessandro Murè

Che cos'è davvero Star Trek?

Un sito specializzato ha messo le mani su una lettera originale di Gene Roddenberry, datata 8 maggio 1973. Si parla del messaggio di fondo della serie. E del look diabolico di Spock.

Il nome di Gene Roddenberry sarà per sempre legato a Star Trek, una serie su cui si è scritto e detto ormai tutto e il contrario di tutto. E, come ben sanno gli alunni che si stanno preparando alla maturità in questi giorni, l’attività di esegesi delle opere letterarie passa molto spesso dagli epistolari. Le lettere contengono preziose indicazioni che aiutano i critici a indirizzarsi sulla corretta interpretazione dei testi e a capire la genesi dell’opera collocandola al meglio nel contesto in cui è nata. Perché non dovrebbe essere così anche per i telefilm?

Il curioso sito lettersofnote.com, nato per raccogliere lettere scritte da persone famose, ha recentemente pubblicato uno scambio epistolare proprio fra Roddenberry e una fan della serie, tale Miss Thomases di New York. Siamo nel 1973. Quattro anni prima la NBC ha chiuso i rubinetti e mandato in soffitta Star Trek dopo settantanove puntate, adducendo come scusa la scarsa risposta da parte del pubblico. O almeno, così la percepirono i fan. Tutti sappiamo come andò a finire: proteste, picchetti, mobilitazioni fino a che — proprio nel 1973 — venne prodotta la serie animata e, negli anni a seguire, il marchio riprese vita prima nei film, poi in una nuova serie a fine anni Ottanta.

Il resto è storia. Arricchirla di ulteriori particolari non è semplice, perché servono nuovi materiali o testimonianze dirette, come potrebbe essere proprio la lettera datata 8 marzo 1973, dove l’ideatore di Star Trek risponde ad alcune precise domande della signora (non è però riportata la lettera con le domande). Prima di tutto, i fan. Il produttore si dice consapevole del fatto che il pubblico della serie sia eterogeneo: "Ci sono alunni delle elementari fino ad astronauti, ma penso abbiano un tratto in comune: la giovinezza. A tutti interessa che ci sia un domani. Sono interessati alla vita, al rispetto delle diversità e si appassionano più a questi grandi temi che alla star di turno".

E in fondo, è proprio questo il messaggio della serie: "Star Trek è lì per dire che non tutto è già successo e scoperto. Il domani è ancora ricco di sfide. È interessante notare come la serie sia stata prodotta negli anni del Vietnam. Star Trek in effetti si schiera contro l’idea della guerra spiegando perché è sbagliato interferire con la vita di altri popoli, perché le loro culture hanno pari dignità ed è comunque sbagliato uccidere, qualsiasi sia il motivo".

Ed è questo il motivo del successo? “In realtà, Star Trek non ha una formula magica. Ho sempre pensato che la fantascienza riguardi in particolare le persone, non la tecnologia. Altri network hanno speso un sacco di soldi nel cercare di imitare la misteriosa formula di Star Trek, ma si tratta semplicemente di fare fantascienza nello stesso modo in cui si racconta qualsiasi buona storia. Non ci sono scorciatoie."

Ma non basta. Sempre a proposito di storia: nella lettera si scopre anche un accenno ai motivi alla base della cancellazione della serie. Pare infatti che nel 1970 NBC abbia adottato un nuovo e più preciso sistema di rilevazione demografica, dal quale — secondo Roddenberry — è emerso che molte delle serie successive a Star Trek non raggiungevano gli stessi numeri. "Se Star Trek esistesse oggi (siamo nel 1973, ndr), con gli attuali sistemi di rilevazione rimarrebbe in piedi come qualsiasi altro show, anzi avrebbe indici demografici considerati ideali." Se dunque NBC avesse avuto un anno in più di pazienza, forse la storia sarebbe potuta essere molto diversa. Ma tutti sappiamo che il grilletto è diventato sempre più facile nel corso dei decenni, quando si tratta di cancellare serie che non assicurano in tempi rapidi i profitti desiderati.

Infine, una nota di colore su Spock: "Gli ho conferito di proposito un look vagamente diabolico. Pensavo che potesse essere provocante per il pubblico femminile, in particolare perché poi la sua natura contrasta con l'aspetto. Mi prendo il merito per aver ideato il personaggio, ma poi è stato Leonard Nimoy a farlo funzionare davvero."
'nuff said... :wink:


P.S.: Fonte originale, con la lettera di Roddenberry (se qualcuno volesse tradurla integralmente...):
http://www.lettersofnote.com/2010_06_11_archive.html


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Messaggio da favarato » 26 ago 2010, 8:33

"Se Star Trek esistesse oggi (siamo nel 1973, ndr), con gli attuali sistemi di rilevazione rimarrebbe in piedi come qualsiasi altro show, anzi avrebbe indici demografici considerati ideali." Se dunque NBC avesse avuto un anno in più di pazienza, forse la storia sarebbe potuta essere molto diversa.
Non ci avevo mai pensato, ma è vero, con un po' di tempo in piu' la TOS sarebbe veramente potuta essere un successo.
L'ennesima linea temporale alternativa, insomma... :wink:

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Messaggio da hathor » 26 ago 2010, 9:10

Originally posted by TheGib
"Gli ho conferito di proposito un look vagamente diabolico. Pensavo che potesse essere provocante per il pubblico femminile, in particolare perché poi la sua natura contrasta con l'aspetto. Mi prendo il merito per aver ideato il personaggio, ma poi è stato Leonard Nimoy a farlo funzionare davvero."
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Messaggio da Miles » 26 ago 2010, 9:27

Originally posted by TheGib
"Star Trek non ha una formula magica. Ho sempre pensato che la fantascienza riguardi in particolare le persone, non la tecnologia. Altri network hanno speso un sacco di soldi nel cercare di imitare la misteriosa formula di Star Trek, ma si tratta semplicemente di fare fantascienza nello stesso modo in cui si racconta qualsiasi buona storia. Non ci sono scorciatoie."
E mi sembra che abbia detto tutto.

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Messaggio da VulcanSmile » 26 ago 2010, 9:40

Ciao, posto qui la traduzione completa della lettera.

Cara Miss Thomases:
Perdoni il mio ritardo nel rispondere alla sua ultima lettera. In effetti, la mia agenda è stata molto serrata, con due episodi pilota per la tv in arrivo.
Risponderò alle sue domande nell’ordine in cui le ha redatte:
a. Il profilo dei nostri fan è tutt’altro che univoco. Spaziano dagli alunni delle elementari ai rettori universitari agli astronauti. Credo che un aspetto che li caratterizza tutti, indipendentemente dall’età, sia la giovinezza. È importante, per un fan di Star Trek, che ci sia un domani. Inoltre, credo che grosso modo condividano il pensiero di Star Trek sulla vita, sul fatto che sia sbagliato interferire nello sviluppo di altri popoli, e sul fatto che essere diversi non significhi necessariamente essere sbagliati o brutti.
b. I fan si occupano di ogni tipo di attività, e penso che loro stessi possano dare a questa domanda risposte migliori di quanto possa fare io.
c. Sì. La cosa davvero senza precedenti è che sono interessati più alle idee sostenute da Star Trek che a una cosa tipicamente da fan come avere una cotta per un certo attore.
d. I fan di Star Trek abitualmente sono tutto fuorché stupidi. Come ho scritto più su, sono molto variegati in termini di età e stato sociale. Nel corso degli anni abbiamo imparato a rispettarli molto e siamo particolarmente entusiasti quando qualche aspetto di Star Trek risulta importante nelle loro vite, ad esempio nell’incoraggiarli a continuare a studiare o a imparare a partecipare pienamente al mondo che li circonda o a credere nella dignità e nel valore della vita ovunque essa sia.
e. No.
f. Ho risposto sopra. Sono interessati alle idee esposte nello spettacolo, e a ciò che cerca di dire.
g. Star Trek dice che non tutto è ancora successo, che non tutto è ancora stato scoperto, che il domani può essere stimolante e avventuroso come qualsiasi altra epoca l’uomo abbia mai vissuto. Penso anche che sia interessante che Star Trek sia apparso in un momento in cui il Viet Nam stava diventando sempre più una questione nazionale: Star Trek ha preso una posizione fortemente contraria, illustrando perché sia sbagliato interferire con altri popoli, perché le altre culture siano uguali e meritino di essere lasciate in pace, perché sia sbagliato uccidere, qualunque sia la ragione.
[nota polemica di VulcanSmile: ma “The Omega Glory” se l’era dimenticato?]
h. Sì. Pensavamo che Spock avrebbe suscitato grande interesse tra i fan. Gli ho dato consapevolmente un aspetto vagamente “diabolico” perché pensavo che lo avrebbe reso particolarmente provocante per le donne, specialmente dato che la sua natura contrastava così fortemente con questo aspetto. Mi prendo il merito di aver inventato Spock e di aver gettato le basi del suo carattere, ma do altrettanto credito a Leonard Nimoy per averlo fatto funzionare, nonché anche agli scrittori che lo hanno sostenuto in tanti sviluppi narrativi.
Per rispondere alle sue domande nel terzo paragrafo:
a. Penso di aver spiegato più su il messaggio principale di Star Trek.
b. Non ha avuto un’audience particolarmente alta quanto a numero di spettatori. In seguito, quando fu adottato un diverso sistema demografico per misurare gli ascolti, basato sul potere d’acquisto, si scoprì che Star Trek superava di gran lunga molte altre trasmissioni. Questo, ovviamente, è importante nella tv commerciale, dove tutto sta nel raggiungere persone che possano comprare i prodotti pubblicizzati. Tuttavia, nel momento in cui avrebbero iniziato a misurare gli ascolti secondo questo metodo l’anno seguente, Star Trek era già stato cancellato. Se Star Trek fosse trasmesso oggi con lo stesso sistema demografico di rilevazione, rimarrebbe in onda quanto molti programmi che adesso cercano di raggiungere il profilo di ascolti di Star Trek, che è considerato un ottimo standard.
c. Mi sono ritirato dalla trasmissione durante la terza stagione nel tentativo di costringere la NBC a concederci una fascia oraria migliore e un miglior trattamento.
d. Star Trek non aveva nessuna “formula magica”, a meno di non considerare una formula il rispetto per il pubblico e il duro lavoro. Da anni sono dell’opinione che la fantascienza, come qualunque altra storia, debba riguardare soprattutto le persone, lasciando alla tecnologia un ruolo secondario. Mi sembra che i network e le emittenti abbiano sprecato un sacco di soldi cercando in Star Trek una qualche formula misteriosa, quando invece la fantascienza si fa allo stesso modo in cui si fa qualsiasi altra storia ben fatta. Scorciatoie non ce ne sono.
e. Mi piacerebbe vedere rinascere Star Trek nelle giuste condizioni. Tutti noi che abbiamo lavorato al telefilm gli siamo molto legati. Tuttavia, sono solo parzialmente proprietario di Star Trek, che è anche proprietà della Paramount e della NBC. La Paramount è titolare del copyright e la decisione definitiva spetta in buona sostanza a loro. Si riferiscono agli episodi di Star Trek che stanno andando in replica come ai loro “79 gioielli” e di certo ci penseranno due volte prima di mettere in piedi qualcosa di nuovo che potrebbe abbattere il valore di quello che hanno già. Non penso che ciò accadrebbe, ma fino ad oggi la loro paura è stata questa.
Cordiali saluti,
Gene Roddenberry


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Messaggio da spones » 26 ago 2010, 10:09

Grandi Robottino e Vulcan :bravo:

P.S. :eek: In pratica in questa lettera il Grande Uccello della Galassia dice su Star Trek quello che io ho sempre pensato... :eek: Mi sento tanto Miss Thomases... :smokin:



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:smokin: Denny Crane :smokin:

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Messaggio da VulcanSmile » 26 ago 2010, 10:14

:smile:

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Messaggio da MiaPiccolina » 26 ago 2010, 12:00

Si, grazie a tutti. E' un documento bellissimo! Bravo a TheGib per la solerte segnalazione e bravo a VulcanSmile per l'ottima traduzione... siete grandi. Grazie ancora.



Salutare con "Lunga Vita e Prosperità" fa molto fan di Spock, baciare una ragazza 8 minuti dopo averla conosciuta fa molto fan di Kirk.

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Messaggio da Miles » 26 ago 2010, 12:04

Originally posted by VulcanSmile
La Paramount è titolare del copyright e la decisione definitiva spetta in buona sostanza a loro. Si riferiscono agli episodi di Star Trek che stanno andando in replica come ai loro “79 gioielli” e di certo ci penseranno due volte prima di mettere in piedi qualcosa di nuovo che potrebbe abbattere il valore di quello che hanno già. Non penso che ciò accadrebbe, ma fino ad oggi la loro paura è stata questa.
Curioso come le cose restino sempre le stesse... :smokin:

Col vantaggio che oggi, con la scusa dei DVD, dei Blue Ray, del 3D, dell' HD etc, queste "79 perle" e passa hanno sempre maggior valore di riproposta in riproposta. In sostanza, hanno imparato a ricristallizare il dilitio :grin:

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Messaggio da MiaPiccolina » 26 ago 2010, 12:54

Originally posted by Miles
In sostanza, hanno imparato a ricristallizare il dilitio
E senza l'ausilio delle navi nucleari ad Alameda. :grin:

OT
Forse già sapete che la ragazza che Checkov ferma per strada chiedendole dove sia la base di Alamenda era una comune passante! Non era nemmeno una comparsa del film! Tutta la scena e le battute sono frutto dell'improvvisazione di Walter Koenig.
OT

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Messaggio da hathor » 26 ago 2010, 14:05

Mitico Vulcan!
E io vorrei sapere qual'era la domanda "e".
Ipotesi: ma è vero che Shatner è simpaticissimo?
Ma è vero che Shatner è un borioso antipaticone?
Shatner porta il parrucchino?
Lei crede nell'esistenza degli ufo?
Le pensa che potrei avere una parte in Star Trek nel futuro?
E' vero che sua moglie se la fa con Nimoy?
...


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Messaggio da TheGib » 26 ago 2010, 16:55

La presente solo per ribadire, se non fosse chiaro, che io mi sono limitato a riportare integralmente un articolo, neppure recentissimo, ma a mio avviso molto interessante. Di "farina del mio sacco" c'è solo la citazione di Stan Lee ::p: .
L'unica limitazione dell'articolo (italiano) originale era, ammp, di non aver linkato ammodo la fonte primaria con la lettera trascritta; quindi l'ho fatto io :wink:

P.S.: ...ergo, a maggior ragione, mi associo ai ringraziamenti/complimenti per l'ottimo semper parato VulcanSmile :smile:

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Messaggio da VulcanSmile » 26 ago 2010, 19:36

Troppo buoni: è un onore lavorare per voi, gente! Eheheheheheh!

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Messaggio da Krong » 27 ago 2010, 10:26

grandiosi .
è stato un gran bel lavoro davvero, tardivamente mi allego ai ringraziamenti _D

Belin a l'è un bel giorno pe' mui!

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Messaggio da IlSisko » 27 ago 2010, 12:27

L'avevo letta tempo fa. Molto interessante, soprattutto per gli aspetti sottolineati da Miles e per il discorso sul rispetto del pubblico. :wink:
Simpatica anche la nota sul look "diabolico" di Spock. :smile:

Grazie mille a VulcanSmile per la traduzione! :wink:

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all those distant stars... Benny Russel is dreaming of us."

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