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1x03 - Sole nero

Inviato: 8 set 2007, 18:28
da odo2007
Titolo originale: Black Sun

Episodio spettacolare! Gli autori di Spazio 1999 si rifanno alla grande con questo episodio, e rimediano la figuraccia di 1x02 "Questione di vita o di morte". La trama in questo caso è perfetta, lo stesso Martin Landau ha definito questo episodio il migliore della serie.

Rimarchevole l'uso del termine sole nero e l'esposizione di Bergman, se si pensa che a metà anni '70 il concetto di buco nero era agli albori in quanto a trattazione matematica.
Molto bello poi il finale con Koenig e Bergman seduti fianco a fianco che subiscono l'influsso del sole nero (singolarità quantica è il termine corretto). In questo episodio la voce misteriosa che parla a Koenig e Bergman lascia intendere che spazio, tempo e pensiero non sono fenomeni separati come l'uomo ha sempre creduto e che in particolari condizioni, come quelle presenti all'interno del sole nero, si fondono insieme. Io scommetto che questa idea è stata poi sfruttata dagli autori di TNG per ispirare la figura del Viaggiatore che discuteva appunto di questo argomento con Wesley Crusher in TNG 1x06 "Where No Man Has Gone Before"; le analogie sono fin troppo strette se si considera che anche l'Enterprise-D attraversa mezzo universo così come la Luna in questo episodio.

Da segnalare anche le scene di attesa della fine da parte degli alfani: chi gioca a carte, chi suona la chitarra, chi gioca a scacchi; su tutto regna una grande serenità, segno di un gruppo di persone mature e molto unite. Koenig ha un grande equipaggio.

Le lodi di Landau a questo episodio sono dovute non solo alla trama ma anche al fatto che "spostare" la Luna tramite il sole nero a distanze siderali ove lo spazio e il tempo si muovono a velocità ha permesso poi di costruire episodi con situazioni tra le più disparate.

Piccola chicca: durante l'attraversamento del sole nero Koenig dice a Bergman che la sua teoria del campo di forza a protezione di Alpha faceva paio con la sua teoria dei campi unificati. Se mi ricordo giusto il grande fisico azero Lev Landau elaborò appunto negli anni '30 del XX secolo una teoria dei campi che riguardava proprio la meccanica quantistica che molto spiega della teoria dei buchi neri. L'ho segnalato perchè è una cosa simpatica fatta giocando sul cognome dell'attore Martin Landau.

Inviato: 8 set 2007, 19:19
da ormazad
Più o meno contemporaneamente la Disney faceva un film intitolato " The black hole " . Erano dei geni in confronto agli scrittori di Spazio 1999 !

Inviato: 8 set 2007, 20:31
da odo2007
"The Black Hole" è uscito qualche anno dopo, se non ricordo male.
Comunque ha ragione ormazad: gli autori di Spazio 1999 avevano per le mani un soggetto spettacolare e non hanno saputo sfruttarlo. Intendiamoci, buoni episodi ci sono stati, da "Sole nero" a "Il testamento degli Arcadi" ma comunque mai eccelsi come avrebbero potuto essere; Spazio 1999 ha catturato il pubblico per il carisma degli attori e di Landau in particolare.
"Sole Nero" rimane comunque apprezzabile per quanto ho esposto sopra, per come illustra lo stravolgimento delle leggi della fisica nel momento in cui spazio e tempo vengono compressi dalla gravitazione.

Inviato: 8 set 2007, 22:29
da TheGib
La prima serie è stata girata tra il 1973 ed il 1975; il film Disney "The Black Hole" è del 1979.
Premesso che (almeno) 4 anni per una teoria scientifica di quella portata sono un'eternità, i mezzi della Disney sono ben altra cosa rispetto a quelli di una serie televisiva, oltretutto potendo "farsi in casa" gli effetti speciali necessari.

Io adoro il film "The Black Hole" (e l'inquietante musica che accompagna le apparizioni del buco)...
...ma non dimentichiamoci il suo finale totalmente antiscientifico... :smokin:
Altro che gli "psichedelici" viaggi di Spazio 1999 :wink: .
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
...siamo tutti un po' Garak

Inviato: 8 set 2007, 22:51
da ormazad
Mah...
Ricordo che ho sempre trovato il termine " sole nero " ridicolo , e l' idea Che la luna possa attraversarlo grazie agli scudi del dottor Bergman poco credibile . Posso accettare le tecnobubble da una tecnologia completamente futurista come in TNG , ma se mi fai una serie ambientata dopodomani certe cose non le bevo .

Inviato: 10 set 2007, 10:45
da spones
Sarà pure poco scientifico (Asimov l'ha pesantemente criticato proprio per questo), ma Spazio: 1999 in generale e Sole Nero in particolare a me piacciono davvero tanto. La scena di John e Victor che chiacchierano aspettando l'inevitabile é, per me, una chicca assoluta :bravo:


"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

Isaac Asimov

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:smokin: Denny Crane :smokin:

Inviato: 10 set 2007, 11:49
da odo2007
Vero Spones, i duetti tra Koenig e Bergman rimangono impressi anche dopo decenni; specialmente la figura del simpatico Victor, il genio apparentemente con la testa tra le nuvole ma che non fallisce mai nei momenti che contano. Peccato che nella seconda serie non compaia più, proprio un bel personaggio secondo me volutamente creato come antitesti di Spock ma di uguale intelligenza.

Che Spazio 1999 contenga strafalcioni scientifici in quantità industriale è vero e Asimov come sempre ha ragionissima a criticare, però la serie si fa apprezzare per lo sviluppo che viene dato ai rapporti umani in una situazione disperata e di totale isolamento. Insomma un messaggio per dire che gli esseri umani in situazioni critiche possono anche tirar fuori il meglio della nostra specie e non solo il peggio come molti credono.

Inviato: 18 apr 2010, 15:02
da Gas75
La storia dell'episodio è buona, condonando le solite incongruenze sul come un campo gravitazionale circoscritto ad Alfa possa evitare lo schiacciamento dell'intera Luna...
Sicuramente Victor è un gran personaggio: un personaggio a tutto tondo.

Trovo però incomprensibile perché Koenig e Bergman siano usciti dalla base per fare da bersaglio all'Aquila di Carter per testare lo scudo gravitazionale... Una scelta del tutto incosciente e quasi suicida!

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Libero portale d'intrattenimento.

Inviato: 24 giu 2010, 10:36
da TheGib
Citazione involontaria? :mucca:
http://www.youtube.com/watch?v=WItZEYGOWUY

La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles

Inviato: 24 giu 2010, 15:33
da Gas75
Per fortuna i Litfiba non hanno proposto un brano dal titolo "La milgonite". :grin:

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Inviato: 10 giu 2011, 21:06
da IlSisko
Episodio veramente "psichedelico"!!! :grin:
A me è piaciuto molto! La scena con Koenig e Bergman è indimenticabile. Del resto il buon Victor era una dei miei personaggi preferiti... mi ha emozionato rivederlo nel suo'"ultimo messaggio", nel quale fa anche riferimento al suo cuore artificiale che in questo episodio l'aveva già salvato dalla maga-scossa. :mrgreen:

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"For all we know, at this very moment, somewhere, far beyond
all those distant stars... Benny Russel is dreaming of us."

Inviato: 11 giu 2011, 8:59
da spones
Ieri sera ho rivisto i primi tre episodi... e questo resta uno dei miei preferiti, se non il preferito :bravo:

E, nonostante non mi si possa proprio definire un "mistico", anche la parte del "ma come cappero avrà fatto l'aquila uno a tornare e, a proposito, come cappero abbiamo fatto NOI a sopravvivere", ci sta. In Spazio ci sta. In altri show sono quasi sicuro che non sarei riuscito ad accettare questa "spiegazione", ma Spazio lo fa con il garbo e l'intelligenza che lo contraddistinguono... almeno per tutta la prima stagione. :wink:

"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

Isaac Asimov

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:smokin: Denny Crane :smokin:

Re: 1x03 - Sole nero

Inviato: 12 ott 2017, 19:08
da Gas75
Il mio primo pensiero quando appresi della scomparsa di Landau è andata a questo episodio di "Spazio 1999", in particolare alla scena in cui lui e Morse chiacchierano in attesa degli eventi... Una scena che, ho saputo dopo, è stata pressoché improvvisata dai due, dato che ritenevano il copione previsto poco stimolante e poco adatto alla scena. Dettaglio che aggiunge valore a questo ricordo, un po' come quando un regista convoca un attore per un film e gli propone un personaggio cucito sulla sua reale personalità.