1x26 - La zona neutrale
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Jeeg2000
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ehmmm, fra quegli sceneggiatori ci sarà anche un certo BragaVulcanPlanet ha scritto:
Quando penso ad uno di quegli sceneggiatori vedo Dio !!!
notoriamente il MALE impersonificato! 
Ma se per i romulani, potrei anche capirlo (e secondo me è un'altra fesseria che dimostra la poca immaginazione di Gene, aver fatto ritornare i romulani dopo 50, invece di 100..per pietà!
)per l'umano proprio non mi convince, 'nsomma c'ha proprio ragione il tizo del 20sec. a scambiare Picard per il capitano di Love Boat
, sono di militari e in una tale situazione esplosiva permettono all'uomo delle caverne di andarsene in giro?...ma appena arrivato sulla plancia caccialo a pedate, senza farlo neanche parlare! 
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VulcanPlanet
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Non toccarmi l'immaginazione di Gene perché sennò metto il phaser su stordimento e faccio fuoco !!! [_phaser] (azz... la corte marziale per grave insubordinazione...)
Immagina di essere un uomo che negli anni 80 è già più che attempato, con la responsabilità di non lasciar cadere nel nulla 3 decenni di lavoro, e dimmi se non era un genio, soprattutto in fatto di creatività, anche perché era uno che era passato "dalla pietra al ferro" in pochi anni.
All'aprirsi delle porte scorrevoli l'uomo tace e fa finta di niente. Poi, sentendo i dialoghi degli ufficiali dice: "Ma chi diavolo sono"? (riferendosi al pericolo invisibile, in arrivo). Riker urla: "Portate via quell'uomo dalla plancia" ! Ed è qui che l'uomo dice: "Io non vado da nessuna parte"! Le guardie che già l'hanno afferrato per le braccia, lo lasciano lì dove si trova perché Worf, quasi interropendo l'azione dice: "Capitano, sono tornati"!
Questa cosa, molto più importante di qualunque altra, fa sì che Picard e Riker si girino verso lo schermo. (forse non hai considerato la tensione altissima del contesto in cui non c'è nulla di più importante che un cavernicolo in plancia).
A dir poco affascinante, dal punto di vista della sceneggiatura, il modo per giustificare la presenza e quindi la battuta che l'uomo fa dopo (quella che spiega il significato di cui parlavo qualche post fa). Nella scena successiva, quando appare il vascello romulano, lo sceneggiatore si preoccupa di ottenere un'inquadratura in cui la guardia (il tattico in seconda) è palesemente impaurito con di fianco l'uomo del passato semplicemente stupito/incuriosito.
I dettagli sovrastano una critica fatta "a naso", perché in quel tale episodio c'era forse qualcos'altro che non ti andava giù. È vero, sono militari ma un altro dettaglio importantissimo è che: l'uomo esce dall'alloggio, si avventura nei corridoi e... 2 secondi dopo, (non prima), scatta l'allarme giallo (non so se...).
Guarda... ne parlerei per ore... Senti questa:
nella situazione pscicologica in cui si trovano tre persone proiettate 3 secoli nel futuro, come si può relegarli in un alloggio? Se l'avessero fatto sarebbe crollato il senso dell'emancipazione di un'epoca in cui la prepotenza fra umani è storia del passato (in tutto Star Trek avviene solo in caso di pazzia/malattia).
Quell'episodio significa soltanto che certe doti e certe caratteristiche sono valide in qualunque tempo. Infatti si gioca sui tre aspetti soliti (incarnati dai tre cavernicoli): l'amore (la donna che a sua insaputa si ritrova "congelata" da un marito che non poteva rassegnarsi).
La prepotenza e il senso di onnipotenza (il bussiness man che tenta di superare persino la morte).
L'indifferenza e la superficialità (un uomo che si ammazza con l'alcol e gli psicofarmaci e poi si adatta ad un nuovo futuro senza tanti problemi... tanto farà come prima: XX o XXIV secolo per lui significano soltanto: nuova leggerezza e nuovo menefreghismo).
Giuro che ora la smetto
Immagina di essere un uomo che negli anni 80 è già più che attempato, con la responsabilità di non lasciar cadere nel nulla 3 decenni di lavoro, e dimmi se non era un genio, soprattutto in fatto di creatività, anche perché era uno che era passato "dalla pietra al ferro" in pochi anni.
E infatti, avviene proprio quello che dici tu:Jeeg2000 ha scritto:
... sono di militari e in una tale situazione esplosiva permettono all'uomo delle caverne di andarsene in giro?...ma appena arrivato sulla plancia caccialo a pedate, senza farlo neanche parlare!
All'aprirsi delle porte scorrevoli l'uomo tace e fa finta di niente. Poi, sentendo i dialoghi degli ufficiali dice: "Ma chi diavolo sono"? (riferendosi al pericolo invisibile, in arrivo). Riker urla: "Portate via quell'uomo dalla plancia" ! Ed è qui che l'uomo dice: "Io non vado da nessuna parte"! Le guardie che già l'hanno afferrato per le braccia, lo lasciano lì dove si trova perché Worf, quasi interropendo l'azione dice: "Capitano, sono tornati"!
Questa cosa, molto più importante di qualunque altra, fa sì che Picard e Riker si girino verso lo schermo. (forse non hai considerato la tensione altissima del contesto in cui non c'è nulla di più importante che un cavernicolo in plancia).
A dir poco affascinante, dal punto di vista della sceneggiatura, il modo per giustificare la presenza e quindi la battuta che l'uomo fa dopo (quella che spiega il significato di cui parlavo qualche post fa). Nella scena successiva, quando appare il vascello romulano, lo sceneggiatore si preoccupa di ottenere un'inquadratura in cui la guardia (il tattico in seconda) è palesemente impaurito con di fianco l'uomo del passato semplicemente stupito/incuriosito.
I dettagli sovrastano una critica fatta "a naso", perché in quel tale episodio c'era forse qualcos'altro che non ti andava giù. È vero, sono militari ma un altro dettaglio importantissimo è che: l'uomo esce dall'alloggio, si avventura nei corridoi e... 2 secondi dopo, (non prima), scatta l'allarme giallo (non so se...).
Guarda... ne parlerei per ore... Senti questa:
nella situazione pscicologica in cui si trovano tre persone proiettate 3 secoli nel futuro, come si può relegarli in un alloggio? Se l'avessero fatto sarebbe crollato il senso dell'emancipazione di un'epoca in cui la prepotenza fra umani è storia del passato (in tutto Star Trek avviene solo in caso di pazzia/malattia).
Quell'episodio significa soltanto che certe doti e certe caratteristiche sono valide in qualunque tempo. Infatti si gioca sui tre aspetti soliti (incarnati dai tre cavernicoli): l'amore (la donna che a sua insaputa si ritrova "congelata" da un marito che non poteva rassegnarsi).
La prepotenza e il senso di onnipotenza (il bussiness man che tenta di superare persino la morte).
L'indifferenza e la superficialità (un uomo che si ammazza con l'alcol e gli psicofarmaci e poi si adatta ad un nuovo futuro senza tanti problemi... tanto farà come prima: XX o XXIV secolo per lui significano soltanto: nuova leggerezza e nuovo menefreghismo).
Giuro che ora la smetto
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Gas75
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L'episodio è interessante, perché vede il ritorno dei Romulani, che ho apprezzato sin dai tempi de "La navicella invisibile" (TOS...), di certo un popolo più degno dei buffoni Ferengi di esistere in Star Trek![}:)]
L'inserimento dei tre provenienti dal XX secolo sarebbe stato piacevole (solo io ho pensato a "Spazio profondo"?
), se non ci fosse stata la pagliacciata del congelamento di corpi morti che, riportati in vita, non hanno un minimo di danneggiamenti cerebrali! 
Fantascienza ok, ma senza sovvertire così la natura delle cose! Sennò, a questo punto, avessero resuscitato pure Tasha!
http://digilander.libero.it/OcchiVerdiSito
---
Se rinasco voglio un harem con Uhura e Deanna!
L'inserimento dei tre provenienti dal XX secolo sarebbe stato piacevole (solo io ho pensato a "Spazio profondo"?
), se non ci fosse stata la pagliacciata del congelamento di corpi morti che, riportati in vita, non hanno un minimo di danneggiamenti cerebrali! Fantascienza ok, ma senza sovvertire così la natura delle cose! Sennò, a questo punto, avessero resuscitato pure Tasha!http://digilander.libero.it/OcchiVerdiSito
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odo2007
- Guardiamarina
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- Iscritto il: 16 dic 2006, 10:15
- Località: Roma
Numero di produzione: 126
Titolo originale: The Neutral Zone
Data stellare 41986.0
Anno 2364
(fonte www.hypertrek.org)
Episodio molto valido, che ci proietta in piena TNG aprendo orizzonti impensabili per la TOS. La frase finale di Picard, quel "credo che la nostra vita da adesso in avanti sarà molto più complicata", prelude a ciò che verrà: i romulani che sono tornati in grande spolvero, i borg, i cardassiani e i maquis, la guerra civile klingon. Tutto questo solo rimanendo nell'ambito di TNG; in DS9 le scaramucce maquis portano alla scoperta del tunnel spaziale e del Dominio. Sempre i problemi locali con i maquis porteranno la Voyager nelle badlands e di qui al quadrante delta. Insomma, questo episodio e quella frase di Picard scoperchiano il vaso di Pandora dell'universo di Star Trek che in pochi anni diverrà molto più grande di quanto chiunque di noi avesse potuto immaginare o sperare.
Anche io ho trovato strano che Picard chieda a Troi maggiori informazioni sui romulani, quando gli sarebbe bastato accedere ai diari di James Kirk per avere subito le idee più chiare (TOS 1x08 "Balance of Terror", TOS 3x04 "The Enterprise Incident"). Comunque Troi svolge bene il compito e ci ricorda che i romulani sono creature molto mutevoli, che passano da comportamenti di estrema crudeltà ad atti di non violenza. Sono parenti stretti dei vulcaniani, ma col passare dei secoli le differenze si sono accentuate. Sono fortemente curiosi e così convinti della loro superiorità che manifestano una grande arroganza. Non si sa il perchè ma hanno evidenziato una forte attrazione per gli umani, cosa che ha permesso di mantenere una pace duratura. I romulani non danno mai inizio a niente, aspettano che siano gli altri a fare la prima mossa (come sa bene Benjamin Sisko, vedi DS9 6x19 "In the Pale Moonlight").
Data è l'unico a non dare mai niente per scontato, dote che Picard aveva già lodato in precedenza. Le considerazioni strategiche e tattiche di Riker e Picard sono valide solo se è valida la premessa dell'ostilità romulana. Data instilla negli altri il dubbio e li costringe ad aprire la mente ad altre possibilità.
Comunque le considerazioni di Riker sono valide. I romulani non hanno idea di cosa stia succedendo ai confini della zona neutrale, visto che anche i loro avamposti sono stati distrutti. Tuttavia la reciproca mancanza di informazioni tra Federazione e Romulani dopo 53 anni senza incontri è un problema reale, ed ambo le fazioni approfittano della situazione per valutare i progressi tecnologici e tecnici della controparte. Anche il suggerimento di Riker di prendere l'iniziativa e di costringere i romulani al contatto è comunque valido. Quello che nessuno sa è che dietro a tanta distruzione ci sono i Borg.
Picard, imbeccato dalle considerazioni di Data, si convince che tanta ferocia senza senso messa nella distruzione degli avamposti non può essere opera romulana. I fatti li danno ragione e il Capitano propone al comandante romulano Tebok (interpretato dal grande Mark Alaimo, il Dukat di DS9) una cooperazione al fine di risolvere il mistero. Palese è infatti che chi ha perpetrato un simile attacco sia molto più potente sia della Federazione che dell'Impero Romulano. I romulani accettano, e lo fanno senza nascondere che coopereranno solo fino a quando ne avranno un tornaconto e non certo per amicizia; perlomeno sono onesti e parlano chiaro.
Riguardo gli umani del XX secolo perfetta è l'analisi dell'ottimo VulcanPlanet. Il più determinato è il finanziere Offenhouse, astuto, intuitivo e prepotente come si conviene ad un uomo d'affari, doti utili in ogni epoca (fantastico quando con poche parole in plancia fa rimediare a Tebok una figuraccia). La ragazza, Clare Raymond, è una persona dolce e sensibile che vuole tornare sulla Terra per conoscere i suoi discendenti. Il cantante Ralph è quello che in un primo tempo meno ha risentito dello shock temporale, poichè abituato comunque ad una vita dissoluta e fuori da ogni schema e controllo. Tuttavia penso che alla fine quella dei tre che meglio si adatterà al XXIV secolo sarà la ragazza, gli altri due li vedo troppo pieni di se stessi; Offenhouse in particolare ha il difetto di prendersi troppo sul serio e di voler comandare gli altri (proprio come tanti umani del nostro tempo), mentre Ralph è alla resa dei conti troppo irresponsabile per pianificare alcunchè.
Titolo originale: The Neutral Zone
Data stellare 41986.0
Anno 2364
(fonte www.hypertrek.org)
Episodio molto valido, che ci proietta in piena TNG aprendo orizzonti impensabili per la TOS. La frase finale di Picard, quel "credo che la nostra vita da adesso in avanti sarà molto più complicata", prelude a ciò che verrà: i romulani che sono tornati in grande spolvero, i borg, i cardassiani e i maquis, la guerra civile klingon. Tutto questo solo rimanendo nell'ambito di TNG; in DS9 le scaramucce maquis portano alla scoperta del tunnel spaziale e del Dominio. Sempre i problemi locali con i maquis porteranno la Voyager nelle badlands e di qui al quadrante delta. Insomma, questo episodio e quella frase di Picard scoperchiano il vaso di Pandora dell'universo di Star Trek che in pochi anni diverrà molto più grande di quanto chiunque di noi avesse potuto immaginare o sperare.
Anche io ho trovato strano che Picard chieda a Troi maggiori informazioni sui romulani, quando gli sarebbe bastato accedere ai diari di James Kirk per avere subito le idee più chiare (TOS 1x08 "Balance of Terror", TOS 3x04 "The Enterprise Incident"). Comunque Troi svolge bene il compito e ci ricorda che i romulani sono creature molto mutevoli, che passano da comportamenti di estrema crudeltà ad atti di non violenza. Sono parenti stretti dei vulcaniani, ma col passare dei secoli le differenze si sono accentuate. Sono fortemente curiosi e così convinti della loro superiorità che manifestano una grande arroganza. Non si sa il perchè ma hanno evidenziato una forte attrazione per gli umani, cosa che ha permesso di mantenere una pace duratura. I romulani non danno mai inizio a niente, aspettano che siano gli altri a fare la prima mossa (come sa bene Benjamin Sisko, vedi DS9 6x19 "In the Pale Moonlight").
Data è l'unico a non dare mai niente per scontato, dote che Picard aveva già lodato in precedenza. Le considerazioni strategiche e tattiche di Riker e Picard sono valide solo se è valida la premessa dell'ostilità romulana. Data instilla negli altri il dubbio e li costringe ad aprire la mente ad altre possibilità.
Comunque le considerazioni di Riker sono valide. I romulani non hanno idea di cosa stia succedendo ai confini della zona neutrale, visto che anche i loro avamposti sono stati distrutti. Tuttavia la reciproca mancanza di informazioni tra Federazione e Romulani dopo 53 anni senza incontri è un problema reale, ed ambo le fazioni approfittano della situazione per valutare i progressi tecnologici e tecnici della controparte. Anche il suggerimento di Riker di prendere l'iniziativa e di costringere i romulani al contatto è comunque valido. Quello che nessuno sa è che dietro a tanta distruzione ci sono i Borg.
Picard, imbeccato dalle considerazioni di Data, si convince che tanta ferocia senza senso messa nella distruzione degli avamposti non può essere opera romulana. I fatti li danno ragione e il Capitano propone al comandante romulano Tebok (interpretato dal grande Mark Alaimo, il Dukat di DS9) una cooperazione al fine di risolvere il mistero. Palese è infatti che chi ha perpetrato un simile attacco sia molto più potente sia della Federazione che dell'Impero Romulano. I romulani accettano, e lo fanno senza nascondere che coopereranno solo fino a quando ne avranno un tornaconto e non certo per amicizia; perlomeno sono onesti e parlano chiaro.
Riguardo gli umani del XX secolo perfetta è l'analisi dell'ottimo VulcanPlanet. Il più determinato è il finanziere Offenhouse, astuto, intuitivo e prepotente come si conviene ad un uomo d'affari, doti utili in ogni epoca (fantastico quando con poche parole in plancia fa rimediare a Tebok una figuraccia). La ragazza, Clare Raymond, è una persona dolce e sensibile che vuole tornare sulla Terra per conoscere i suoi discendenti. Il cantante Ralph è quello che in un primo tempo meno ha risentito dello shock temporale, poichè abituato comunque ad una vita dissoluta e fuori da ogni schema e controllo. Tuttavia penso che alla fine quella dei tre che meglio si adatterà al XXIV secolo sarà la ragazza, gli altri due li vedo troppo pieni di se stessi; Offenhouse in particolare ha il difetto di prendersi troppo sul serio e di voler comandare gli altri (proprio come tanti umani del nostro tempo), mentre Ralph è alla resa dei conti troppo irresponsabile per pianificare alcunchè.
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Nonostante in teoria il sub-plot sia un po' una cazzzonata, alla fine il mix "mamma li romulani" + "relitti yankee" risulta assai piacevole, secondo me.
"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)
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