1x23 - Simbiosi

Può lo stesso fulmine colpire due volte?
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odo2007
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1x23 - Simbiosi

Messaggio da odo2007 » 10 ago 2008, 21:38

Numero di produzione: 123
Titolo originale: Symbiosis
Data stellare sconosciuta
Anno 2364
(fonte www.hypertrek.org)

In questo episodio compare ancora Tasha Yar. L'episodio infatti è stato trasmesso prima di "Skin of Evil" pur essendo stato prodotto successivamente.

Ho apprezzato molto questo episodio perchè illustra molto bene la psicologia dei tossicodipendenti e quella degli spacciatori e dei trafficanti di droga.

Innanzitutto Beverly spiega che non si muore senza droga (semmai è vero il contrario), ma il bisogno fisico e psicologico che le sostanza psicotrope inducono è reale.

Il dialogo tra Wesley, Tasha e Data rende bene la stupidità e l'ignoranza di chi fa uso di droghe.
Wesley: "Data, capisco che gli ornarioani ci siano potuti cadere; ma quello che non capisco è che qualcuno si renda volontariamente schiavo di una sostanza"
Data: "L'assunzione volontaria di droghe è un tema ricorrente in molte culture..."
Tasha: "Wesley, nessuno vuole diventare un drogato, la dipendenza arriva dopo"
Wesley: "Ma prima o poi arriva, no? Allora perchè cominciare?"
Tasha: "Sul mio pianeta c'era tanta povertà e tanta violenza che molti cercavano rifugio nella droga"
Wesley: "Come può una sostanza chimica rappresentare un rifugio?"
Tasha: "Infatti non lo è, ma può sembrarti che lo sia. Devi capire che la droga ti fa sentire bene, ti fa sentire al settimo cielo, felice, sicuro, padrone del mondo e di te stesso"
Wesley: "Ma è solo un illusione"
Tasha: "Sì, ma non sembra un illusione finchè dura l'effetto della droga; poi ne paghi lo scotto. Wesley, dopo un pò si prende la droga non per stare bene, ma per evitare di stare male"
Wesley: "E sei in trappola"
Tasha: "L'unica cosa che vuoi è procurarti un'altra dose, non t'importa di nient'altro"
Wesley: "Questo non lo capirò mai, credo"
Tasha: "E spero che non dovrai mai capirlo"

Il finale ci mostra cosa sono diventati gli ornaniani: dei drogati, deboli, patetici, inetti e bugiardi e finanche violenti durante le crisi di astinenza. Erano in passato una civiltà avanzata, ora sono delle nullità.
I brekkiani al contrario, come Beverly spiega a Picard, sono degli sfruttatori (spacciatori) che causano ed alimentano la sofferenza altrui al fine di assicurarsi una vita comoda senza fatica e senza responsabilità. I brekkiani, come tutti i trafficanti, sono abili mentitori: si sono liberati dalla dipendenza dal felicium da secoli ma si guardano bene dal dirlo agli ornaniani; il processo di raffinazione della droga è orientato esclusivamente al potenziamento del principio attivo onde poter tenere in pugno i soggetti dipendenti infischiandosene delle conseguenze nefaste per la salute. Ai brekkiani interessa solo essere pagati e non hanno la minima pietà, proprio come i pusher.
Beverly raccomanda a Picard di non fare il gioco dei brekkiani, e di stroncare i loro loschi traffici. Picard allora si dimostra un grande uomo: nel pieno rispetto della Prima Direttiva non interferisce nel rapporto perverso tra spacciatori e tossicodipendenti, ma nega agli ornaniani i pezzi di ricambio per le loro astronavi. In questo modo gli ornaniani rimarranno bloccati sul loro pianeta (perchè, come tutti i tossici, sono dei buoni a nulla) e il traffico di droga si interromperà. I subdoli brekkiani allora per la prima volta si mostrano preoccupati e cercano di ingraziarsi gli ornaniani concedendo proroghe sui pagamenti e qualche dose gratis. Veramente disgustosi.
Comunque la mossa di Picard è azzeccata: il negare i pezzi di ricambio agli ornaniani porrà fine al traffico di droga e costringerà gli ornaniani stessi ad avere più fiducia in se stessi, a fare da soli e ad impegnarsi per ritrovare la loro dignità e il loro destino.
Picard inoltre apre gli occhi agli ornaniani sui brekkiani, i quali erano entusiasti della Prima Direttiva quando Picard non ha interferito nei loro traffici, ma protestano ora che gli rompe il giocattolo; gli ornaniani cominciano a capire che razza di gentaglia siano i trafficanti.

Bello anche il dialogo finale tra Beverly e Picard. Quando si ha a che fare con situazioni limite quali la tossicodipendenza la linea giusta è quella dura di Picard; con il buonismo di Beverly non si ottiene nulla.
Beverly è preoccupata per la grave crisi di astinenza che colpirà gli ornaniani e si offre di sintetizzare un farmaco che allevii i sintomi dell'astinenza. Picard si oppone, perchè i farmaci contro le crisi di astinenza danno solo un sollievo momentaneo, nel breve periodo, ma non risolvono il problema alla radice, in modo drastico.
Picard: "Beverly, la Prima Direttiva non è un semplice insieme di norme; è una filosofia profondamente giusta. La storia ha dimostrato costantemente che quando gli esseri umani interferiscono nell'assetto di civiltà meno progredite, nonostante le buone intenzioni che li animano, il risultato è sempre disastroso"
Beverly: "E' difficile fare della filosofia davanti ad un essere che soffre"
Picard: " Beverly, la decisione non poteva essere che una"
Beverly: "E mi auguro sia stata quella giusta"
Picard: "Forse non lo sapremo mai"

Alla fine dell'episodio Picard lascia carta bianca a La Forge (che è ancora timoniere, con la divisa rossa) sulla destinazione. La Forge sceglie un sistema inesplorato, spinto dalla curiosità. Ecco, la curiosità per ciò che ci circonda, la voglia di conoscenza per migliorare noi stessi, sono ciò che contribuisce molto a tenere lontano dalla droga e dall'effimero.

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Messaggio da carficar » 20 ott 2011, 2:47

Le battute tra Wesley, Data e Tasha su chi sono i drogati, sono educativi ma troppo da documentario da scuola media. Si poteva dar spiegazioni in modo migliore.
Dannata prima direttiva....

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Messaggio da VulcanSmile » 26 nov 2012, 1:04

Interessante, però noiosino. E poi non mi piacciono i predicozzi didascalici, vedi conversazione Wesley-Tasha-Data.

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