Stagione 1 - Considerazioni

Può lo stesso fulmine colpire due volte?
Rispondi
odo2007
Guardiamarina
Guardiamarina
Messaggi: 647
Iscritto il: 16 dic 2006, 10:15
Località: Roma

Stagione 1 - Considerazioni

Messaggio da odo2007 » 17 ago 2008, 18:22

Voto: 6

La stagione 1 di TNG è sicuramente inferiore alle successive, specie alle ultime, ma ritengo che più di così non si potesse pretendere.
L'ultima stagione della TOS (voto: 5,5) risaliva al lontano 1968 e ormai Star Trek era considerato un prodotto vintage che non era finito nel dimenticatoio solo grazie alle repliche televisive e ai primi quattro film realizzati con il vecchio cast. Dunque Roddenberry si è ritrovato davanti un compito arduo, dovendo realizzare una serie con un nuovo cast , un ambientazione rispondente ai mutati gusti del pubblico e nuove storie dopo 19 anni in cui nessuno si era più occupato di Star Trek a livello televisivo, escludendo gli script per Phase II.

Questa stagione è un ponte tra la TOS e l'universo di Star Trek che ha preso vita proprio con TNG.
Ci sono episodi fondamentali che pongono le basi dello Star Trek moderno (The Next Generation appunto); episodi che non sono perfetti, che presentano sbavature, situazioni e personaggi che non corrispondono alla loro versione definitiva, ma senza i quali non avremmo avuto le altre sei stagioni di TNG ne tantomeno DS9 e VOY.
Innanzitutto la nemesi Q, che sin dal pilot (1x01 - 1x02 "Encounter at Farpoint") definisce lo spirito trek e la missione degli uomini di Picard ovvero affrontare l'ignoto con mente aperta e desiderio di conoscere. Questo era anche lo spirito TOS ma si capisce che con Q il respiro è più ampio. In 1x11 "Hide and Q" l'offerta dei poteri Q a Riker (da questi alfine rifiutata) definisce meglio quello che deve essere il ruolo degli umani, specie con un ruolo chiave nella galassia e con un potenziale enorme ancora da sviluppare.
I klingon vengono non solo meglio definiti rispetto alla TOS ma si pongono le basi per farne una delle razze più interessanti e complete di tutto Star Trek. Fondamentale è 1x20 "Heart of Glory" che dà spessore a Worf, parla di Khitomer e ispira Star Trek VI "Undiscovered Country". La revisione dei klingon è di importanza basilare poichè negli anni '60 essi rappresentavano la minaccia sovietica ma nel 1986 in piena perestrojka sarebbe stato ridicolo riproporli in quel ruolo.
I ferengi di questa stagione 1 sono invece ridicoli rispetto a quelli di DS9 dove la splendida interpretazione di Armin Shimerman ci farà apprezzare questa splendida razza. C'è da dire che gli autori erano in cerca di un nemico da opporre all'alleanza tra Federazione e Impero Klingon e hanno tentato con i ferengi; è pur vero che quando hanno visto il deludente risultato hanno invertito la rotta reinserendo in 1x26 "Neutral Zone" i romulani e sottotraccia i borg per poi recuperare in seguito i ferengi facendoli diventare la classe mercantile della galassia.
L'elemento alieno nell'equipaggio è più ampio rispetto alla TOS dove vi era il solo Spock, peraltro gigantesco. Qui abbiamo Worf, la betazoide Deanna Troi che per tutte e sette le stagioni porterà avanti gli interessanti temi della psicologia moderna, e l'androide Data con il quale Asimov entra in Star Trek in modo ancora più pesante rispetto alla TOS. Infatti alla Trilogia della Fondazione che ha ispirato in Roddenberry il concetto di Flotta Stellare e da TNG in poi la struttura della galassia abbiamo con Data le tematiche cibernetiche di Io robot. Episodio chiave del filone cibernetico è 1x14 "Datalore".
Con Geordi La Forge si vuole far vedere come nel XXIV secolo anche i portatori di gravi handicap possono realizzarsi pienamente ed essere accettati senza pregiudizi anche in ruoli chiave. Anche questo è un passo avanti rispetto agli anni '60.
Jean Luc Picard, interpretato da Patrick Stewart che è probabilmente il più grande attore shakespeariano vivente, porta in dote a Star Trek l'immenso bagaglio culturale di Shakespeare che abbraccia l'intera esperienza umana. Anche Shakespeare era appena accennato nella TOS mentre in TNG viene sviluppato appieno. Inoltre Picard ricorda per altri aspetti Ulisse ed Achille e questo permette di inserire la mitologia e la filosofia greche in TNG.
William Riker ha sicuramente uno spessore minore di Picard ma è un comandante in seconda che si farà apprezzare. Ha un ruolo più defilato ma ha già dimostrato di essere molto ben preparato, di carattere e molto ufficiale della Flotta Stellare per come ha saputo interagire con il capitano (la sua manovra di aggancio manuale della sezione a disco con la sezione di battaglia nel pilot è memorabile).
Leonard McCoy è degnamente sostituito da Beverly Crusher, e anche il fatto di affidare il ruolo di ufficiale medico a una donna è un segno di evoluzione rispetto alla TOS.
Tasha Yar compare solo per 23 episodi ma ha lasciato un ricordo indelebile, mentre Wesley può non piacere all'inizio ma grazie al Viaggiatore (il più interessante dei personaggi non ricorrenti di TNG) va rivalutato a fine serie. A questo proposito, 1x06 "Where No Man Has Gone Before" rimane uno degli episodi più interessanti per come affronta le tematiche di spazio, tempo e pensiero e si complementa per 1x24 "We'll Always Have Paris".
Rivoluzionaria la tecnologia olografica, che possiamo apprezzare in 1x13 "The Big Goodbye" che ha anche il merito di essere divertente

Nel complesso direi un buon lavoro di Roddenberry & C. perchè riprendere in mano un prodotto complesso come Star Trek dopo 19 anni è già di per sè impresa titanica. Possiamo quindi perdonare alcuni pessimi episodi di questa prima stagione e quel clima ibrido tra il vecchio e il nuovo che troppo spesso ancora si percepisce. Vero è che in questa prima stagione l'Enterprise non affronta nemici degni di tal nome ma rimpiazzare i klingon non era per niente semplice e tantomeno lo era ripescare i romulani che hanno avuto solo due episodi della TOS a disposizione per svilupparsi. Come già detto i klingon erano i sovietici della TOS mentre i romulani erano un pò i nazisti; i ruoli andavano chiaramente ridefiniti su basi nuove e quindi ci sta una stagione di rodaggio.
Riguardo l'omaggio alla TOS di 1x03 "The Naked Now" forse è stato inserito troppo presto ma era comunque doveroso.

Myra
Comandante
Comandante
Messaggi: 2811
Iscritto il: 24 nov 2004, 20:55
Località: Città del Vaticano

Messaggio da Myra » 18 ago 2008, 8:14

Anche secondo me è un buon lavoro tutto sommato. Per me l'unico difetto è che c'è troppa atmosfera tos, hanno troppo scopiazzato, ma questo può essere anche considerato un pregio da alcuni punti di vista, un segno di continuità e di rispetto


efagiol
Tenente
Tenente
Messaggi: 1353
Iscritto il: 23 ago 2006, 10:32
Località: Roma

Messaggio da efagiol » 19 ago 2008, 11:32

Innanzi tutto complimentoni a odo2007 per la stupenda recensione.
Passiamo ai fatti. Quoto quasi tutto, le uniche cose su cui non sono d'accordo sono (notoriamente)
- Q (lo odio, parte bene ma diventa ridicolo quasi subito)
- Gli ologrammi (quando è troppo è troppo !)

Un discorso più ampio lo merita la dottoressa Crusher. Nella prima stagione è insignificante; nella seconda non c'è e viene sostituita da un personaggio (non ricordo il nome) ottimo ma troppo simile a Bones; dalla terza in poi cresce ma, per i miei gusti, non arriva mai oltre il 6 politico.

Un'altra cosa che mi ha dato fastidio in questa prima stagione è il commento musicale: troppo datato.

Comunque è corretto definire questa stagione un ponte tra TOS e quello che verrà e devo dire che è un ponte che si percorre agevolmente e dal quale si gode un panorama meraviglioso.



Rispondi

Torna a “The Next Generation”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 20 ospiti