Le scene più belle

Può lo stesso fulmine colpire due volte?
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Buio
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Le scene più belle

Messaggio da Buio » 19 ago 2008, 13:08

Al di là della bellezza di un intero episodio, quali sono le scene più belle e indimenticabili di TNG?

Ne cito un paio io, entrambe ambientae attorno a un tavolo da poker.
La prima, è certamente l'ultima scena dell'ultimo episodio di TNG.
"Five-card stud, nothing wild. And the sky's the limit."
Semplicemente eccezionale!
http://www.youtube.com/watch?v=07PYXm4NJCQ&NR=1

Ma non posso non ricordare la scena in cui Data gioca a poker con Hawking,Newton e Einstein sul ponte ologrammi. Originale e azzeccatissima!
http://www.youtube.com/watch?v=mg8_cKxJZJY

Maydon
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Messaggio da Maydon » 19 ago 2008, 16:08

di scene memorabili la serie ne ha tante, giusto quelle che mi vengono in mente, contando che sono all'inizio della sesta stagione e che non ho mai visto la settima:
-il discorso di Picard in the drumhead alla fine dell'episodio
-il borg Tug e il suo quasi raggiungimento dell'individualità nei modi di esprimersi
-il "primo" incontro dei Borg, con un Q scocciato dalla presuntuosità umana che si "vendica" mostrando a tutti i Borg.
-Q che alla fine di deja q suona e danza su una melodia messicana.
-"io non sono un buffone" e sempre Worf che rompe la chitarra a Geordie nell'episodio Q-pido.
-varie scene del pilot, dal "ciao pinocchio" di Riker, alla sezione a disco che si stacca, alla scena finale delle meduse
-il discorso di Tasha Yar.
-Scotty che entra nella vecchia plancia della vecchia enterprise nella sala ologrammi
-le prestazioni multiple di Data
-l'ultima scena in sala ologrammi dell'episodio "il lungo addio".
-alcune scenette di Geordie con qualche sua "ragazza", mi piace il modo in cui gli autori fanno interagire l'impacciato e nerd Geordie con l'altro sesso, lo ritengo abbastanza s-bip-to e realistico :grin:
-l'incontro Guinan e Q
-au revoir mon capitaine
-Worf che sbraita contro Q è una delle cose più comiche di tutto star trek "ma la vuoi smettere?" e Q che lo aizza varie volte insultandolo pesantemente
-Molte scene riguardanti Worf, dalla morte della sua compagna o quando in sins of father il consiglio dei klingon gli volta le spalle e varie altre scene sempre del ciclo klingon
-luaxwana Troi che stuzzica e fa impazzire Picard
-Il discorso di Picard nell'episodio "la misura di un uomo"
-Locutus Picard
-Picard che in "famiglie" fa a botte con il fratello e poi si sfoga piangendo
-Worf che aiuta Keiko a far nascere il bambino :grin:
-Data che recita davanti ad un Riker in preda al sonno e ad un pubblico scocciato, la sua poesia al gatto Spot
-Riker che svegliato da Troi sempre nello stesso episodio applaude prima della fine della poesia di Data
-Data con la Barba
-la morte della "figlia" di data
-Data e l'umorismo

ne ho dette tante ma ce ne sarebbero ancora di più da dire



me ne venuta in mente un'altra importante, Picard che si rivolge a Barclay chiamandolo Broccoli

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Messaggio da favarato » 19 ago 2008, 20:50

Sempre con Data è fantastica la scena dei regali, quando gli rimproverano di non aver strappato la carta del regalo... :lol: :lol: :lol:

Comunque con quasi tutte quelle evidenziate da Maydon, ripensandole, mi viene ancora la pelle d'oca... :smile:

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Dathon
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Messaggio da Dathon » 19 ago 2008, 21:21

Originally posted by Maydon

-il discorso di Picard in the drumhead alla fine dell'episodio
Questa scena è proprio il manifesto di TNG, IMHO.
-il borg Tug e il suo quasi raggiungimento dell'individualità nei modi di esprimersi
Anche se la più riuscita dell'episodio, secondo me, è quella nella cella, in cui lui, solo per la prima volta, cerca disperatamente l'interfaccia con la Collettività. Il punto di vista dello spettatore viene ribaltato con una singola sequenza, anche breve. E' come quando Stewart Copeland, in So Lonely, in una battuta trasforma completamente la canzone. Solo i grandi.

-Scotty che entra nella vecchia plancia della vecchia enterprise nella sala ologrammi
"N-C-C-1-7-0-1. No bloody A, B, C or D." :smile: Visto ieri, stupendo. Ma troppe ce ne sarebbero da citare.

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Messaggio da Jack Bauer » 19 ago 2008, 21:38

- Picard che racconta la storia di Gilgamesh al capitano Talariano.
- O'Brian e il capitano Maxell che cantano una canzone di guerra.
- Data che ricorda al "collezionista" che lui non ha sentimenti.
- Picard che suona il flauto a fine "Hinner light"
- Picard che spiega a Riker il significato di alcuni geroglifici in Masks.
- Armus che manovra il braccio di Data fino a fargli puntare una pistola alla testa.



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Messaggio da Maydon » 19 ago 2008, 22:12

anche se la più riuscita dell'episodio, secondo me, è quella nella cella, in cui lui, solo per la prima volta, cerca disperatamente l'interfaccia con la Collettività.
scena di grande effetto, si riesce a portare lo spettatore subito dalla parte del borg
Picard che racconta la storia di Gilgamesh al capitano Talariano
be si, un pò tutto quell'episodio sarebbe da quotare, ci toglie per una volta le semplificazioni e la banalità con cui in genere in star trek si affronta il contatto con una razza aliena sconosciuta




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Messaggio da Dathon » 19 ago 2008, 22:16

Originally posted by Jack Bauer

- Picard che racconta la storia di Gilgamesh al capitano Talariano.
Ehm... taMariano. :wink:

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Messaggio da Dathon » 20 ago 2008, 0:14

Originally posted by Maydon

be si, un pò tutto quell'episodio sarebbe da quotare, ci toglie per una volta le semplificazioni e la banalità con cui in genere in star trek si affronta il contatto con una razza aliena sconosciuta
Di più, è una dichiarazione di poetica. Mi autocito da un vecchio thread su it.fan.startrek:

[...] Dathon può comunicare con Picard solo attraverso riferimenti a miti comuni, che però non esistono. Come non esiste un modo per spiegare a Picard il significato dei miti tamariani, senza entrare in un circolo vizioso di riferimenti incrociati. [...]

La soluzione è che Picard e Dathon vivano in prima persona il mito di Darmok e Jalad a Tanagra. Ma l'esperienza di Picard e Dathon a El-Adrel, non è il mito di Darmok e Jalad a Tanagra. Diventa un mito nuovo, condiviso, che a quello fa riferimento, certo, ma che è comunque un'altra cosa.

Il mito di Darmok e Jalad a Tanagra, rappresenta infatti il superamento delle reciproche diffidenze di fronte a una minaccia comune, il legame che si viene a creare in questo modo. Il mito di Picard e Dathon a El-Adrel, rappresenta invece il sacrificio di sé nel tentativo di creare quel legame. Sono due concetti diversi, anche se in relazione tra loro.

Insomma, Picard e Dathon creano un mito nuovo appropriandosi di uno vecchio. Ma lo stesso si può dire appunto degli autori dell'episodio. Infatti è evidente che Darmok fa riferimento ad Arena di TOS (per limitarsi all'ambito trek), pur essendo comunque un'altra cosa. Stesso archetipo, storie differenti.


[...] Darmok afferma e contemporaneamente dimostra che si può sempre comunicare, e dire qualcosa di nuovo, purché non ci si parli addosso. Darmok è un episodio stupendo (anche) per questo.

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