2x02 - Dove regna il silenzio

Può lo stesso fulmine colpire due volte?
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odo2007
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2x02 - Dove regna il silenzio

Messaggio da odo2007 » 24 ago 2008, 22:26

Numero di produzione: 128
Titolo originale: Where Silence Has Lease
Data stellare 42193.6
Anno 2365

Episodio che reputo ottimo per gli spunti culturali che offre. Come più volte dichiarato da Roddenberry tra gli obiettivi di Star Trek vi è quello di stimolare la curiosità intellettuale di chi lo guarda; dunque questo episodio è in tal senso una pietra miliare.

La regione di spazio vuoto in cui viene intrappolata l'Enterprise ci introduce alle geometrie non euclidee (nei cui spazi si può ritornare al punto di partenza pur procedendo in linea retta) e alla correlata filosofia dell'infinito.
La definizione del vuoto come regione di spazio senza materia né energia è uno yati, perchè vuol dire non esistenza (a meno che non si raggiunga per un istante gravità zero causa contatto tra anti-universi come in TOS 1x19 "The Alternative Factors", ma in questo episodio non se ne fa menzione).
L'ipotesi di Data che il vuoto inteso come assenza totale di dimensioni potrebbe essere esso stesso una dimensione è invece una questione filosofica aperta, dato che Euclide ci dice che "punto è ciò che non ha dimensione".
Che la regione di vuoto spaziale controllata da Nagilum sia uno spazio non-euclideo lo si desume quando l'Enterprise si ritrova a prua la boa fissa di segnalazione che si era lasciata a poppa. Poichè Data ci dice che i sensori indicano un viaggio in linea retta è chiaro che lo spazio e quindi il piano su cui si sta muovendo l'Enterprise sono curvi.
Riker afferma che navigare in questo spazio vuoto è come osservare l'infinito, osservazione pertinente per chi conosce queste tematiche filosofiche.

I misteri legati alla regione di Morgana (nome di fata della mitologia celtica, dunque invito ad approfondire anche questa cultura) fanno da incipit a Riker per parlare della cosmogònia della Grecia arcaica, quando gli uomini credevano che il mondo fosse piatto e che il Sole gli girasse intorno. A quell'epoca su era terrorizzati dalla possibilità che se una nave si fosse spinta troppo in avanti nell'oceano sarebbe caduta dal margine del mondo finendo nella bocca dei draghi; la leggenda dice che gli equipaggi minacciavano addirittura di impiccare il loro capitano se si fosse rifiutato di tornare indietro. Ecco un buon punto da cui partire per interessarsi alla mitologia greca, a Omero, al magismo di Pitagora ed Empedocle e a tutto quello che viene dopo.
Gli uomini di Picard, molto più evoluti dei primi marinai, sono tuttavia altrettanto sconcertati di fronte all'ignoto (tutto Star Trek è in parte anche una moderna Odissea).

Riguardo il metodo scientifico Data fa notare come la base della saggezza è di ammettere quando non si conosce qualcosa, il che fa pari con il rasoio di Occam ("non moltiplicare gli enti senza necessità").

La Pulaski fa notare che Nagilum sta usando l'equipaggio dell'Enterprise alla stregua di topi in un labirinto, al fine di testarne i comportamenti (psicologia comportamentista alla base di tutte le moderne teorie sulla mente umana).
Le illusioni ottiche e i cambiamenti di prospettiva che fanno ammattire Riker e Worf quando Nagilum li spedisce all'interno della riproduzione della USS Yamato richiamano i giochi di prospettiva e di specchi di M.C. Escher di cui trovate i libri nelle edizioni Taschen (http://www.taschen.com)
Nagilum in effetti è curioso sulla specie umana e suggerisce domande interessanti su eros e thanatos, le due pulsioni fondamentali dell'essere umano e non a caso concetti fondanti della filosofia greca (vedi Platone e poi Freud e la psicoanalisi). I due atti fondamentali dell'esistenza che Nagilum vorrebbe indagare sono quello riproduttivo (e quindi il dualismo maschio-femmina) e la limitazione della vita nel tempo (ovvero considerazioni sulla morte e su ciò che viene dopo).
A tal fine Nagilum arriva al punto di ingannare Picard creado una immagine illusoria di Data e Deanna (probabilmente tramite tecnica ipnotica) che ci consegna un memorabile dialogo sul significato di vita e di morte.
Data: <<Cos'è la morte?>>
Picard:<<"Alcuni sono convinti che sia un cambiamento in una forma indistruttibile, immutabile per sempre, insomma che lo scopo di tutto l'universo sia di manterere quella forma in un giardino simile al terrestre che darà piaceri e delizia per l'eternità. Dall'altra parte ci sono coloro che sostengono l'idea che dopo la morte si precipita nel nulla con tutte le proprie esperienza, le speranze e i sogni: semplicemente un illusione.>>
Data: <<Lei in quale crede, Signore?>>
Picard: <<Considerando la meravigliosa complessità dell'universo, la sua strabiliante perfezione e il suo equilibrio tra materia, energia, gravità, tempo, dimensione, io sono convinto che la nostra esistenza sia qualcosa di più di queste due filosofie, che quello che noi siamo vada oltre il sistema euclideo e gli altri sistemi pratici di misura e che l'esistenza sia parte di una realtà che va ben al di là di quella che noi concepiamo come realtà.>>
Deanna: <<Io dico che non dovremmo lasciarci morire, Jean Luc.>>
[In realtà non è Deanna che parla, ma Nagilum che comunque dimostra di aver già capito parecchio degli umani]
I temi della vita e della morte son accennati "Star Trek IV - The Voyage Home" e poi ripresi in Star Trek V "The Final Frontier". Inoltre questo episodio contiene tematiche spirituali che poi ritroveremo in DS9 1x01-1x02 "The Emissary" e nel personaggio di Benjamin Sisko.

Significativo anche il dialogo finale tra Nagilum e Picard.
Nagilum: <<Quello che ho capito è che voi non trovate pace assolutamente in niente, non fate altro che lottare contro l'inevitabile, e inoltre prosperate nel conflitto. Siete egoisti, eppure date valore alla lealtà. Siete impulsivi, giudicate in fretta e cambiate lentamente; quello che sorprende è che siate sopravvissuti. Quindi ho dedotto che le nostre specie non hanno niente in comune: siete troppo aggressivi, troppo ostili, troppo militanti.>>
Picard: <<Durante il nostro incontro anche Lei è stato studiato, e a quanto pare una cosa l'abbiamo in comune: la curiosità.>>
Nagilum: "D'accordo, accetto la sua osservazione, in effetti questa è l'unica caratteristica comune.>>

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Messaggio da Gas75 » 25 ago 2008, 11:20

Sì, episodio piuttosto "culturale", dove contano i dialoghi innanzitutto. La situazione "Enterprise in trappola" è tutt'altro che inedita, e siccome si sa che alla fine riuscirà a liberarsi (visto che, anche all'epoca della prima visione, era una delle prime puntate della seconda stagione, non delle ultime...), tanto vale seguire l'evoluzione delle comunicazioni tra umani e alieno, per coglierne spunti interessanti.
Deanna: <<Io dico che non dovremmo lasciarci morire, Jean Luc.>>
[In realtà non è Deanna che parla, ma Nagilum che comunque dimostra di aver già capito parecchio degli umani]
Non ho capito questa parte. E' una tua deduzione? Ho visto l'episodio un mesetto fa e non ricordo bene la scena...

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Messaggio da Myra » 28 ago 2008, 8:40

NO, questa scena c'è. A un certo punto l'alienaccio onnipotente cattivone prende le sembianze di Deanna e Data e cerca di convincere Picard a desistere.

L'episodio sarà pure interessante, ma più di una volta non lo vedrei. E' un po' lento e inquietante.

"Il punto è ciò che non ha parti" (non è un postulato, è un tentativo di definire un ente geometrico)
"Una linea è una lunghezza senza larghezza"
"Una linea retta è una linea che giace ugualmente rispetto ai suoi punti"

che roba è questa? Niente, sfoggio di cultura!


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Messaggio da Maydon » 28 ago 2008, 12:15

questo episodio è inquietante come dice Myra, ma io lo vedo in senso positivo, diciamo che ha un ritmo un pò lento, però si respira una sana aria Tos, senza che però si possa parlare di scimmiottamento, anche le musiche sono abbastanza ben inserite nell'episodio, che comunque ci da un universo ignoto e misterioso (concetto che star trek spesso tende a dimenticare). Per me un buon episodio con una bella atmosfera.


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Messaggio da Gas75 » 28 ago 2008, 21:20

Originally posted by Myra

NO, questa scena c'è. A un certo punto l'alienaccio onnipotente cattivone prende le sembianze di Deanna e Data e cerca di convincere Picard a desistere.
Ah, ora ricordo...

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Messaggio da odo2007 » 28 ago 2008, 21:46

Ho corretto lo svarione su Euclide, grazie a Myra per la precisazione.
L'episodio è lento, ma lo è proprio percè molto accademico. Ogni tanto servono anche episodi più "pesanti", soprattutto per convincere gli scettici che Star Trek è grande cultura.

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Messaggio da VulcanSmile » 11 dic 2012, 0:02

Eh sì, molto TOS, come episodio. A mio parere, ben "teso" e godibile. Promosso!

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