2x03 - Elementare, caro Data
-
- Guardiamarina
- Messaggi: 647
- Iscritto il: 16 dic 2006, 10:15
- Località: Roma
2x03 - Elementare, caro Data
Numero di produzione: 129
Titolo originale: "Elementary, Dear Data"
Data stellare 42286.3
Anno 2365
Episodio leggero e divertente, anche perchè l'ologramma senziente James Moriarty non rappresenta alla fin fine un pericolo mortale, poichè impostato a partire dalle caratteristiche proprie di Data e quindi assoggettato alle tre leggi della robotica di Asimov.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_dei_Robot
http://it.wikipedia.org/wiki/Tre_leggi_della_robotica
La puntata invita alla conoscenza di Arthur Conan Doyle e della sua creatura letteraria Sherlock Holmes che in diversi passi dei romanzi e dei racconti vale quanto e più di interi trattati di psicologia criminale e di epistemologia (Holmes è la capacità di capire l'animo umano, ciò che trasforma il buono in cattivo; Pulaski docet).
http://it.wikipedia.org/wiki/Sherlock_Holmes
Nella sua leggerezza questo episodio contiene passaggi notevoli di filosofia della mente e del software.
La Forge chiede al computer di creare, ispirandosi a Sherlock Holmes, situazioni e soprattutto personaggi in grado di sconfiggere Data. Questo per convincere la Pulaski ad abbandonare il suo scetticismo sarcastico verso Data; un androide è molto più di una macchina e l'ologramma senziente Moriarty che fa prigioniera la Pulaski rende edotta quest'ultima del potenziale di Data. La Pulaski è chiaramente vittima del complesso di Frankestein ipotizzato da Asimov nel ciclo dei robot.
Possiamo essere sicuri che dopo essere stata ostaggio di Moriarty e dopo averne constatato l'intelligenza in occasione del finale, la Pulaski non sosterrà più che Data non ha nè intuizione nè ispirazione e che non è capace di pensieri originali. Moriarty riesce in poche ore a interfacciarsi con il computer dell'Enterprise e Data riesce a guidare Picard verso una soluzione salomonica. La Pulaski può dirsi fortunata ad essere stata prigioniera di un ologramma programmato sui parametri di Data (pensate a cosa le sarebbe successo se il modello fosse stato Lore) e di aver avuto il soccorso di Data perchè da sola non avrebbe concluso alcunchè. Si può dire che alle fine di fronte ad un mistero e ad imprevisti originali sia stata proprio la saputella Pulaski a trovarsi a malpartito contro quei sistemi di intelligenza artificiale che lei considera inferiori.
Doveroso comunque riconoscere alla Pulaski il merito di aver ispirato la situazione, visto che ha pungolato Data sfidandolo a cercare la vittoria in una partita difficile e dal risultato incerto. Sicuramente è vero che la vittoria si assapora solo quando è contemplata la possibilità di fallire, e anche che gli umani imparano molto di più dalle sconfitte e dai fallimenti che dai facili successi. Il guanto di sfida è stato raccolto da La Forge che ha creato un super Moriartry in grado di competere con Data ("se non c'è mistero non c'è gioco, e se non c'è gioco non c'è divertimento").
Bello anche il confronto finale tra Picard e un Moriarty che chiede di continuare ad esistere. Non essendo Moriartry malvagio poichè non lo è Data a cui è ispirato, lo scopo che si prefigge e positivo e non distruttivo. Moriarty realizza di non essere più il personaggio di Conan Doyle ma di essersi evoluto fino a qualcosa di completamente diverso. Se questo qualcosa sia vivo o meno è un bel dilemma. Moriarty parte dalla domanda se Data sia da considerarsi vivo o meno. Se prendiamo come definizione della vita il cartesiano cogito ergo sum allora sicuramente Data e Moriarty sono vivi; d'altro canto si rende anche conto che la tecnologia olografica non può trasformare i quanti di luce in biomateria. La decisione di Picard, accettata saggiamente da Moriarty, è la migliore: salvare il programma in attesa di futuri sviluppi. Moriarty capisce la situazione è restituisce il controllo della nave a Picard (tanto per fugare ulteriormente i dubbi sull'intelligenza di un androide come Data).
Titolo originale: "Elementary, Dear Data"
Data stellare 42286.3
Anno 2365
Episodio leggero e divertente, anche perchè l'ologramma senziente James Moriarty non rappresenta alla fin fine un pericolo mortale, poichè impostato a partire dalle caratteristiche proprie di Data e quindi assoggettato alle tre leggi della robotica di Asimov.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_dei_Robot
http://it.wikipedia.org/wiki/Tre_leggi_della_robotica
La puntata invita alla conoscenza di Arthur Conan Doyle e della sua creatura letteraria Sherlock Holmes che in diversi passi dei romanzi e dei racconti vale quanto e più di interi trattati di psicologia criminale e di epistemologia (Holmes è la capacità di capire l'animo umano, ciò che trasforma il buono in cattivo; Pulaski docet).
http://it.wikipedia.org/wiki/Sherlock_Holmes
Nella sua leggerezza questo episodio contiene passaggi notevoli di filosofia della mente e del software.
La Forge chiede al computer di creare, ispirandosi a Sherlock Holmes, situazioni e soprattutto personaggi in grado di sconfiggere Data. Questo per convincere la Pulaski ad abbandonare il suo scetticismo sarcastico verso Data; un androide è molto più di una macchina e l'ologramma senziente Moriarty che fa prigioniera la Pulaski rende edotta quest'ultima del potenziale di Data. La Pulaski è chiaramente vittima del complesso di Frankestein ipotizzato da Asimov nel ciclo dei robot.
Possiamo essere sicuri che dopo essere stata ostaggio di Moriarty e dopo averne constatato l'intelligenza in occasione del finale, la Pulaski non sosterrà più che Data non ha nè intuizione nè ispirazione e che non è capace di pensieri originali. Moriarty riesce in poche ore a interfacciarsi con il computer dell'Enterprise e Data riesce a guidare Picard verso una soluzione salomonica. La Pulaski può dirsi fortunata ad essere stata prigioniera di un ologramma programmato sui parametri di Data (pensate a cosa le sarebbe successo se il modello fosse stato Lore) e di aver avuto il soccorso di Data perchè da sola non avrebbe concluso alcunchè. Si può dire che alle fine di fronte ad un mistero e ad imprevisti originali sia stata proprio la saputella Pulaski a trovarsi a malpartito contro quei sistemi di intelligenza artificiale che lei considera inferiori.
Doveroso comunque riconoscere alla Pulaski il merito di aver ispirato la situazione, visto che ha pungolato Data sfidandolo a cercare la vittoria in una partita difficile e dal risultato incerto. Sicuramente è vero che la vittoria si assapora solo quando è contemplata la possibilità di fallire, e anche che gli umani imparano molto di più dalle sconfitte e dai fallimenti che dai facili successi. Il guanto di sfida è stato raccolto da La Forge che ha creato un super Moriartry in grado di competere con Data ("se non c'è mistero non c'è gioco, e se non c'è gioco non c'è divertimento").
Bello anche il confronto finale tra Picard e un Moriarty che chiede di continuare ad esistere. Non essendo Moriartry malvagio poichè non lo è Data a cui è ispirato, lo scopo che si prefigge e positivo e non distruttivo. Moriarty realizza di non essere più il personaggio di Conan Doyle ma di essersi evoluto fino a qualcosa di completamente diverso. Se questo qualcosa sia vivo o meno è un bel dilemma. Moriarty parte dalla domanda se Data sia da considerarsi vivo o meno. Se prendiamo come definizione della vita il cartesiano cogito ergo sum allora sicuramente Data e Moriarty sono vivi; d'altro canto si rende anche conto che la tecnologia olografica non può trasformare i quanti di luce in biomateria. La decisione di Picard, accettata saggiamente da Moriarty, è la migliore: salvare il programma in attesa di futuri sviluppi. Moriarty capisce la situazione è restituisce il controllo della nave a Picard (tanto per fugare ulteriormente i dubbi sull'intelligenza di un androide come Data).
-
- Guardiamarina
- Messaggi: 647
- Iscritto il: 16 dic 2006, 10:15
- Località: Roma
- VulcanSmile
- Tenente Comandante
- Messaggi: 1917
- Iscritto il: 27 ago 2007, 13:16
- Località:
- Contatta:
- Mauri
- Ammiraglio di Flotta
- Messaggi: 14862
- Iscritto il: 2 ott 2002, 16:31
- Località: Paperopoli
-
- Guardiamarina
- Messaggi: 647
- Iscritto il: 16 dic 2006, 10:15
- Località: Roma
I comportamenti messi in atto da Data fino alla sua morte in Nemesis sono chiaramenti riconducibili alle tre leggi di Asimov, e finanche alla legge 0 quando in First Contact Data dà scacco matto alla Regina Borg.
Il Moriarty di questo episodio si comporta in modo simile perchè non nuoce nè alla Pulaski nè all'Enterprise e accetta la soluzione dell'umano Picard.
Il Moriarty di questo episodio si comporta in modo simile perchè non nuoce nè alla Pulaski nè all'Enterprise e accetta la soluzione dell'umano Picard.
-
- Tenente Comandante
- Messaggi: 1808
- Iscritto il: 22 giu 2003, 15:44
- Località: Ferrara
- spones
- Ammiraglio di Flotta
- Messaggi: 27635
- Iscritto il: 7 ott 2002, 7:55
- Località: Catania
-
- Guardiamarina
- Messaggi: 647
- Iscritto il: 16 dic 2006, 10:15
- Località: Roma
Data è progettato per evolversi, in Generations parla con Geordi di un empasse nella sua evoluzione e della necessità di ricorrere al chip emozionale lasciatoli da Soong. Data parte dalle leggi di Asimov per poi andare oltre. In questo episodio vediamo solo il primo passo, ovvero Data alle prese con l'imprevisto per ribattere allo scetticismo della Pulaski.
- VulcanSmile
- Tenente Comandante
- Messaggi: 1917
- Iscritto il: 27 ago 2007, 13:16
- Località:
- Contatta:
- Gas75
- Tenente Comandante
- Messaggi: 1727
- Iscritto il: 7 apr 2008, 15:13
- Località: Italy
- Contatta:
Ieri sera ho proposto questo episodio a un paio di amici per trascorrere la serata assieme tra una chiacchiera e l'altra...
E' piaciuto, io l'avevo già visto ma non commentato: non sarà tra gli episodi memorabili, ma fa senz'altro riflettere sulle potenzialità di Data, che è sempre un piacere vedere in azione.
E' piaciuto, io l'avevo già visto ma non commentato: non sarà tra gli episodi memorabili, ma fa senz'altro riflettere sulle potenzialità di Data, che è sempre un piacere vedere in azione.
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 11 ospiti