E così, mentre i Minbari si annodano in sotterfugi e l'impagabile angelo custode Lennier ancora una volta si sacrifica per la causa, assistiamo ad una nuova, astuta mossa di Duracell-Sheridan.
Buon per lui che i suoi collaboratori (e qualche ambasciatore) abbiano (per ora) totale fiducia, perché in effetti mi inquieta sempre più.
Mi fermo qui, perché la puntata, salvo mostrare la poesia della purezza di Minbar attraverso gli occhi e le parole di Deleen (prima) e Lennier (dopo), scorre via su binari estremamente realistici e forieri (presumo) di prossimi sviluppi.
Ovviamente la purezza negli occhi fa da contraltare al torbido delle intenzioni di tutti gli altri, Minbari e non...
P.S. è il fine che giustifica i mezzi, o sono i mezzi che giustificano il fine?
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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...siamo tutti un po' Garak
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