In questa puntata si intrecciano varie sottotrame, ed è difficile dare un giudizio globale dato che provocano reazioni contrastanti.
Si parte (molto, molto lentamente) con il faccia a faccia Lennier/Deleen, di per sé già troppo insulso (quante altre volte la dobbiamo rivedere questa scena?), ed in più ammorbato dalla risibile scusa per tenere all'oscuro Duracell-Sheridan. E da qui si dipana la storia degli allievi: se il comandante risulta simpatico, e se il confronto di Lennier con l'altra recluta pare riecheggiare il povero Marcus, d'altro canto gli addestramenti/trabocchetto risultano addirittura al di là della sagra dell'ovvietà: ridicola la storia dell'ora d'aria, un po' meno la successiva.
Per fortuna Londo, Vir, e l'inghippo dei Drazi riescono a dare un po' di pepe a tutta la puntata; oltretutto la vicenda è arricchita da un ottimo aggancio con il passato, poiché Deleen si rivale sull'ambasciatore Drazi grazie alla pessima figura fatta da questi signori qualche episodio fa...
G'Kar... non so; parte bene, diventa poetico in maniera preoccupante al centro e si salva nel finale quando deve arrendersi alla domanda fondamentale; e questo potrebbe giustificare anche l'eccesso centrale, che fa da contraltare per una lettura sarcastico-sociale della vicenda. Ben congegnato comunque l'inserimento di Franklin, anche in questo caso debitore di rivelazioni passate e mai sfruttate appieno.
Arriviamo al finale con cena familiare, atta a far risaltare ancor di più la condizione del Garibaldi ubriaco, sul quale mi sono già espresso al precedente episodio.
Qui però c'è un dettaglio interessante: viene ripetutamente inquadrato, alle spalle di Deleen, un noto oggetto considerato un capolavoro di design; trattasi, se non sbaglio, del famoso spremiagrumi di P.Starck commercializzato da Alessi, e per il quale si suggerisce evidentemente un futuro radioso.
Insomma... un vero tocco di pura classe
Nota tecnica: il cambiamento nella sigla iniziale è solo per il 5x13; a questo punto non ho proprio spiegazioni...
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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...siamo tutti un po' Garak
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