The People vs. George Lucas:

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Guardiamarina
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The People vs. George Lucas:

Messaggio da solo » 18 feb 2009, 18:47

Pochi giorni fa, è stato proposto il trailer di un documentario in lavorazione sul rapporto tra George Lucas e i fan, che poete visionare qui.
http://www.badtaste.it/index.php?option ... Itemid=152

Ora, ecco un'intervista esclusiva al regista Alexandre Philippe...

Come hai scoperto Guerre stellari? Che influenza ha rappresentato la serie nella tua vita e nella tua carriera?

Il mio primo ricordo di Guerre stellari risale alla visione de L'impero colpisce ancora su grande schermo a Ginevra, la mia città natale. Avevo otto anni e mi ha influenzato profondamente, proprio come ha fatto con ogni ragazzino della mia generazione. E' difficile spiegare quanto sia stato profondo l'impatto di Guerre stellari su di noi in quel momento. Ha formato il nostro universo morale e il nostro modo di guardare il mondo? Da un certo punto di vista, direi di sì, è stato proprio così. In ogni caso, si può dire tranquillamente che, quando è uscito questo film, non c'era nulla del genere e ha sconvolto la mente delle persone. Ha cambiato il cinema e il mondo. Per tutto questo, come potremmo non essere grati a George Lucas? A livello di carriera, dirò probabilmente la stessa cosa che molti realizzatori della mia generazione possono sostenere: Guerre stellari è probabilmente la ragione per cui ora faccio film. Non sono particolarmente interessato a realizzare un fan-film su Guerre stellari e vorrei sottolineare che The People vs. George Lucas non è in senso stretto un fan-film. E' una disamina in forma di documentario di un fenomeno culturale molto particolare e parla più del rapporto tra George Lucas e il pubblico che di Guerre stellari in senso stretto.

Come è nata l'idea di questo documentario? Qual è stata ed è tuttora la reazione della Lucasfilm? Hanno accettato il tuo lavoro o hanno cercato di fermarti in qualche modo? E come sei riuscito ad avere nel tuo documentario il produttore Gary Kurtz?

Ho avuto per la prima volta l'idea di fare questo film circa tre anni fa, ma ha preso veramente corpo nell'estate del 2007, quando eravamo in Texas a lavorare su altri progetti con la mia troupe. Robert Muratore (il nostro direttore della fotografia e uno dei produttori del progetto) sembrava veramente entusiasta di realizzare questo film ed è stato lui a convincermi ad andare avanti. E ora, siamo qui!
Alcuni anni fa, ho realizzato un documentario sulle persone che parlavano in Klingon e sono venuto a contatto con il fandom di Star Trek, che a mio avviso è molto diverso da quello di Guerre stellari per tanti aspetti. Non voglio generalizzare, ma io ho la forte sensazione che gli appassionati di Star Trek, quasi tutti, tendano a idolatrare Gene Roddenberry. Ovviamente, non come una setta, ma è veramente difficile sentire un fan di Star Trek dire qualcosa di negativo su Gene Roddenberry o su quello che ha creato. I fan di George Lucas, d'altra parte, tendono ad avere dei sentimenti contrastanti nei suoi confronti. Se mettiamo due di loro nella stessa stanza, in breve tempo inizieranno a parlare delle Edizioni speciali, di Boba Fett, dell'abilità di volare di C1-P8 negli episodi I-III, se George Lucas gli è debitore di un'uscita in DVD della trilogia originale restaurata, di Indiana Jones 4, di Howard... e il destino del mondo e di tante altre cose! Gli appassionati di George Lucas amano litigare e lamentarsi di George Lucas. Se cercate su Google le parole 'io odio Gene Roddenberry', troverete giusto quattro voci. Se fate lo stesso con 'Io odio George Lucas', verranno fuori 1.240 articoli! E' una statistica notevole, ma come è possibile spiegarla? Da una parte, ritengo che sia il modo dei fan di esprimere l'amore per una serie che continua a sfidare le aspettative e un universo che ha definito (o ridefinito) la loro mitologia nell'infanzia. Detto questo, penso che sia anche il loro modo di reagire a quello che George Lucas rappresenta ultimamente. C'è sicuramente la sensazione che la Lucasfilm sia diventata una sorta di impero del male e, anche se non sono d'accordo, penso che George Lucas abbia fornito molte ragioni ai fan per lamentarsi. E' un fenomeno popolare e culturale unico e affascinante, che a mio avviso doveva essere esplorato in un documentario.
Come ho detto in precedenza, la mia infanzia è stata enormemente influenzata dal suo lavoro, quindi sostenere che io sia un outsider che vuole speculare alle spalle di George Lucas è assurdo. Personalmente, sono affascinato dal rapporto contraddittorio che i fan hanno con lui e con gli universi che ha creato. Il titolo del nostro documentario, ovviamente, vuole rappresentare questa contrapposizione e io voglio dire ai fan che sostengono completamente George Lucas e la Lucasfilm di leggere le informazioni presenti sul nostro sito e di non dare per scontato che il nostro film si schiererà dalla parte dell'accusa. In effetti, per ogni tesi portata avanti dall'accusa, noi offriamo una risposta equilibrata della 'difesa'. Alla fine, anche se non riusciremo a portare la pace nel mondo con questo film, puntiamo a rivelare il lato appassionato dei fan di George Lucas ed esaminare, attraverso le loro testimonianze, i numerosi e importanti motivi di discussione su cui la gente nel mondo discute quotidianamente.
Quindi, è importante per le persone che vogliono mandarci il loro materiale di mostrarsi appassionati, così come di parlare in maniera chiara. Non mi importa se dicono le parolacce, organizzano un dibattito o un'intervista con le action figures o indossano un completo da stormtrooper, finché portano avanti discussioni interessanti e le sostengono con degli esempi concreti. E' per questo che abbiamo scelto uno stile da tribunale ironico per il nostro sito. Alla fine, vogliamo che i fan esprimano il loro punto di vista. Il fatto che noi prendiamo ogni tipo di materiale, girato con risuluzioni diverse e con attrezzature spesso non professionali, crearà a livello stilistico un interessante mix di immagini. Ritengo che questo documentario si presti bene a questo formato (che rappresenterà una sfida per noi durante la postproduzione), che, in un certo senso, rifletterà lo stile variegato e particolare della cultura YouTube. Ovviamente, noi effettueremo anche delle interviste a celebrità in alta definizione, cosa che rappresenterà un contrasto interessante per stile e contenuti.
Per rispondere alle altre domande, non abbiamo avuto molti rapporti con la Lucasfilm fino a questo momento, se non con Steve Sansweet, Responsabile dei rapporti con i fan. E' stato molto gentile con noi, riconoscendo il diritto che avevamo di fare il film. Comunque, un anno fa non sembravano troppo interessati a partecipare. Probabilmente, aspetteremo fino a quando non avremo una versione preliminare del film per contattarli nuovamente. Personalmente, ritengo che sarebbe magnifico se George decidesse di intervenire e di rispondere ad alcune delle domande più importanti che milioni di appassionati gli vogliono rivolgere da tanto tempo. Inutile dire che noi siamo disposti a volare in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento per parlare con lui, così come ci piacerebbe poter discutere con tante persone della Lucasfilm e della ILM.
Per quanto riguarda Gary Kurtz, abbiamo avuto l'opportunità di parlare con lui attraverso Anna Higgs, la nostra produttrice inglese, che ha organizzato l'intervista. E' stato decisamente gentile e ricco di informazioni interessanti. Abbiamo parlato per circa 90 minuti ed è inutile dire che terremo il materiale migliore per il film. E' anche importante notare che, mentre eravamo a Londra, il British Film Institute ci ha aperto gli archivi e nel trailer si può vedere che abbiamo ripreso la sceneggiatura in edizione originale di Guerre stellari, che comprendeva delle foto polaroid della produzione mai viste prima. Inoltre, Ann Skinner (che era responsabile della continuity del film) era con noi e ci ha accompagnato per tutta la sceneggiatura. E' stata una sorta di reunion e noi ci siamo sentiti dei privilegiati per essere i primi a riprendere questo materiale. Quindi, il nostro film sarà pieno di sorprese magnifiche per i fan di Guerre Stellari e di George Lucas.

E' difficile far parlare la gente di George Lucas? Hai notato un certo timore dalle persone che hai contattato?

Assolutamente sì e penso che sia vergognoso. Ci sono tante persone che chiaramente hanno delle cose da dire e che a malincuore hanno dovuto evitare di parlare con noi per la paura che hanno di lui. Ora, stiamo per avvicinare persone come Kevin Smith, Seth Green e Joss Whedon e sarà interessante vedere chi (se ci sarà qualcuno) parlerà senza peli sulla lingua. Non vorrei essere frainteso, perché io capisco la loro paura. Probabilmente, si stanno chiedendo perché dovrebbero fidarsi di questi tizi. In un certo senso, ritengo che sia colpa di Michael Moore, che ha danneggiato la reputazione dei realizzatori di documentari, perché ora la gente ha paura di parlare per timore che quello che dicono venga utilizzato contro di loro. Noi vogliamo mostrare le opinioni oneste della gente e loro devono capire che questo non è un gioco al massacro contro George Lucas, tutt'altro. Noi abbiamo bisogno del maggior numero possibile di commenti positivi su George Lucas e la speranza è che alcune celebrità capiranno quali sono i nostri veri obiettivi.

Qual è il tuo film preferito di Lucas e perché? Qual è la tua opinione sui suoi ultimi lavori, in particolare la nuova trilogia e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo?

Il mio film preferito di George Lucas è, senza dubbio, Guerre stellari. Magari non è una pellicola migliore de L'uomo che fuggì dal futuro o di American Graffiti, ma andiamo, è Guerre stellari! E come molti fan della mia generazione, anch'io ho tanti problemi con i suoi ultimi lavori. Penso che sia diventato meno interessato alla narrazione e che, come ci ha detto Gary Kurtz, ora sia più affascinato dal 'giro sulle montagne russe' che un film può fornire. Non è un giudizio estetico, ma penso che si possa dire tranquillamente che George Lucas non è più lo stesso realizzatore che era negli anni settanta e all'inizio degli ottanta. E questa evoluzione verrà sicuramente esplorata nel nostro documentario.

Qual è a tuo avviso il dono più importante che Lucas ha fornito al pubblico e quale, invece, il danno maggiore che ha creato? In particolare, qual è stata la scelta peggiore fatta con Guerre Stellari?

Ha fornito alla nostra generazione qualcosa per cui sognare e il fatto che noi stiamo ancora sognando e ne parliamo 30 anni dopo è una dimostrazione del suo genio. I ragazzini di oggi amano la nuova trilogia e quindi penso che la sua abilità di parlare ai ragazzi sia la sua dote maggiore. Ma penso che forse avrebbe dovuto capire meglio quello che i suoi fan originali speravano di vedere negli Episodi I-III. Detto questo, è veramente difficile criticarlo per questo aspetto, perché ritengo che le aspettative degli appassionati fossero decisamente troppo alte dopo tanti anni di attesa che uscisse Episodio I. Ma credo che ci abbia fornito una narrazione confusa, che, da un certo punto di vista, soddisfa le esigenze dei ragazzini (e lo stesso George ha ammesso che la nuova trilogia era rivolta ai ragazzi), ma è anche troppo complicata e politicamente impegnata per essere veramente un film per ragazzi. Il risultato è un mostro ibrido che la maggior parte degli adulti adora odiare. E penso che sia questo che abbia rafforzato la sua 'caduta dal Paradiso', se vogliamo dire così. Non sono il tipo che vuole fornire consigli a George Lucas, ma la mia opinione è che avrebbe dovuto collaborare con degli sceneggiatori migliori sui nuovi episodi e avrebbe dovuto fornire l'opportunità a dei realizzatori emergenti di dirigere i suoi film.

Chi, tra le persone che parlano nel tuo documentario, ha descritto meglio Lucas e cosa ha detto di lui?

E' difficile rispondere a questa domanda, perché per farlo accuratamente, dovrei sostenere di capire Lucas, mentre lui è una delle figure più enigmatiche nella storia dell'intrattenimento. Ritengo che George Lucas sia come Charles Forster Kane (il protagonista di Quarto potere di Orson Welles, NdR). E' come tutti noi, un essere umano complesso che non può essere descritto da nessuno. Ma è anche la somma di quello che la gente dice di lui ed è per questo che stiamo cercando di raccogliere il maggior numero di testimonianze e punti di vista diversi per fornire la nostra interpretazione, non tanto su chi sia realmente George Lucas, ma sulla percezione del pubblico di chi potrebbe essere e cosa rappresenta per loro.

Qual è il suggerimento che daresti a George Lucas per riconquistare l'amore degli appassionati? Pensi che dovrebbe passare la serie a qualche regista giovane e dedicare il suo tempo ad altri progetti?

Penso che questo film possa essere un mezzo. Molte persone sono deluse dal fatto che lui non abbia ancora realizzato i film personali e sperimentali che, in diverse occasioni, ha sostenuto di voler fare. Ci si chiede cosa lo blocchi. Ha i soldi, le risorse e il pubblico. Chiaramente, è sottoposto a una grande pressione per realizzare altri film di Guerre stellari o di Indiana Jones, perché sono delle macchine da soldi, non importa se saranno belli o brutti. Una parte di me tende a credere (anche se odio farlo) che abbia paura di andare oltre Guerre stellari. Forse, lui si chiede se ne è veramente capace, ma dovrebbe capire che milioni di fan pensano che sia in grado. E sarebbe un evento vedere finalmente un nuovo tipo di film di George Lucas! Ritengo che al momento lui sia come Luke nel film originale del 1977 e che debba imparare ad avere fiducia nella Forza, perché è sempre stata molto potente in lui. Inoltre, penso che dovrebbe partecipare al nostro documentario. In effetti, non ha nulla da temere. Credo che i fan lo interpreterebbero come un gesto molto bello da parte sua per dire "ok, riconosco che molti di voi sono veramente critici nei miei confronti e allora vi spiego perché ho fatto queste cose". Non si tratta di umiliarlo, una cosa arrogante, ma di colmare la distanza tra George e i suoi appassionati, una volta per tutte.

C'è qualcos'altro che ritieni importante dire ai nostri lettori sul tuo lavoro?

Io ho iniziato la mia carriera come drammaturgo e mi sono laureato al Dramatic Writing Program della New York University. E' qui che ho imparato a scrivere sceneggiature. Ora invece ho pochissimo tempo per scrivere, considerando che devo dirigere molti progetti. Sono ancora il responsabile del programma di sceneggiature al Lighthouse Writers di Denver e ho assistito diversi sceneggiatori negli anni.
Penso che si possa dire che il mio lavoro è stato decisamente eclettico. Ho diretto diversi documentari esuberanti e realizzato anche dei film impegnati. I miei ultimi due cortometraggi, Left e The Spot, sono andati molto bene nel circuito dei festival. Vedendoli, si stenterebbe a credere che sono stati fatti dalla stessa squadra di The People vs. George Lucas. Per esempio, Left è un cortometraggio lirico privo di dialoghi e ispirato a Bergman, Tarkovskij e alle opere di Andrew Wyeth, mentre parla del dolore provocato dalla perdita di una persona amata. Lo abbiamo presentato al Montreal World Film Festival e poi è passato in altri 26 festival internazionali, aggiudicandosi diversi riconoscimenti. Uscirà in tre diverse raccolte in dvd nel mondo. E' stato un grande successo per noi e ha aperto la strada agli altri film su cui stiamo lavorando attualmente. Sono anche stato regista della seconda unità di un nuovo documentario sulla lotta per la libertà tibetana, chiamato When the Dragon Swallowed the Sun (http://www.whenthedragon.com), di cui a breve dovrebbe uscire il trailer. Infine, sono il responsabile creativo della mia società, la Cinema Vertige (http://www.cinemavertige.com), che dirigo con mia moglie Vanessa, che produce ogni progetto che realizziamo. Non mi stancherò mai di sottolineare come ogni progetto di cui ci occupiamo nasce dalla passione. Mettiamo tutto il nostro cuore e l'anima in ogni film che realizziamo e pensa che questo sia evidente nel prodotto finito. Ovviamente, con tanti progetti in lavorazione, siamo decisamente impegnati, ma penso proprio che si possa dire che The People vs. George Lucas sia il nostro 'bambino' più importante al momento ed è stato bello vedere fan di tutto il mondo reagire con tanto entusiasmo. Così, apprezziamo i vostri sforzi nel diffondere le notizie sul nostro lavoro in Italia e non vediamo l'ora di ricevere altri filmati e proclami dai fan italiani nei prossimi mesi.

I contributi eventuali possono essere inviati ai realizzatori di The People vs. George Lucas andando direttamente sul sito ufficiale e seguendo le istruzioni.

Fonte: badtaste.it





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