ma le televisioni ci prendono in giro?

[Piccio]

In realtà come dice x-dana è un circolo vizioso. Non è vero che la sci-fi sia un genere che non piace e non può piacere, almeno in generale e tralasciando i fan sfegatati delle varie serie. Chi di voi come me ha superato i primi 'anta e si sta avvicinando ai secondi, ricorderà le trasmissioni in prima serata di "A come Andromeda", "L'Isola del Tesoro", poi Spazio 1999, UFO, Visitors, tutti programmi con discreto successo di pubblico.
Ma nell'attuale panorama televisivo dove c'è un'offerta enorme di programmi (e programmacci) se non c'è promozione e creazione di attesa un programma scompare nel marasma e si torna al discorso di x-dana. Si aggiunga poi che il crescente trash televisivo livella al basso i gusti televisivi ...........

[odo2007]

Concordo con x-dana e spones: la fantascienza in Italia non attecchisce per miopia culturale combinata delle televisioni e degli spettatori.
Il fatto è che la stragrande maggioranza degli italiani pensa che Star Trek, che è in assoluto il miglior prodotto di fantascienza di sempre, sia robetta per bambini o "americani deficienti". Lo dico perchè molte persone mi rispondono questo quando dico che sono un trekker.
Io in genere faccio una domanda che li lascia spiazzati; chiedo loro quali sarebbero questi elevatissimi prodotti culturali italiani che la mia mente di bambino deficiente non recepisce. Non sanno cosa rispondermi.

Il problema è che fino a quando gli italiani, nella loro magna ignoranza, continueranno a considerare Star Trek come roba per dementi, le televisioni non faranno nessuno sforzo in tal senso. Questo è il popolo del grande fratello e dei pacchi da aprire in tv, prodotti di elevatissimo livello culturale...

Eppure io vorrei vedermi episodi come "La magnificenza del Re" e "Arena" della TOS; "Inner Light" e "All Good Things" di TNG; "Far Beyond the Stars", "The Siege of AR-558", "Waltz" di DS9; "11:59", "Scorpion" di VOY con qualche intellettualoide o con qualche appassionato di pacchi, per poi vedere se mi sanno parlare di Shakespeare, di Frederick Brown, di psicologia, di traumi di guerra, di dinamiche familiari, di strategie di sopravvivenza, di immaginazione come ponte sulla realtà e di epistemologia. Ma si sa, noi trekker siamo infantili e stupidi...

P.S. Devo ancora vedere un filmone italiano o qualche serial italiano con un dialogo come quello tra Sisko e Dukat in "Waltz". I produttori italiani non se lo sognano manco la notte un copione del genere.

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