Visto.
Ben fatto, ben interpretato (Magneto su tutti), ottimo modo di rifondare le storie mutanti in celluloide, con la giusta attenzione sia ai vecchi fan sia ad eventuali nuove giovani leve.
Insomma, il giudizio puramente cinematografico è positivo, e mi ritrovo, su quest’aspetto, nelle parole di
tetsuya e
miapiccolina, anche sui richiami alle fiction anni '60 che hanno già sottolineato in abbondanza; purtroppo però sono un appassionato lettore di mutanti da troppo tempo, e non posso negare i dubbi in parte espressi da
spones.
Dubbi che non mi sento di esprimere su altri film del genere che ho gradito (vedi ad esempio Iron Man), ma per i quali non possiedo un background abbastanza completo da aspettarmi certe attenzioni.
Nel seguito andrò nel dettaglio, quindi attenzione per chi non l'ha ancora visto, o non ha visto i precedenti film:
PERICOLO SPOILERS!!!
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Il miglior film sui mutanti, secondo me?
X-Men 2; dopo un primo film che non poteva osare più di tanto dovendo presentare una famiglia di personaggi, con il secondo sono riusciti a mixare molto bene la mitologia delle serie a fumetti, lo spirito di molti archi narrativi, le pulsioni ed il carattere dei personaggi principali, insieme all'esigenza di creare un prodotto fresco che non risentisse di 40 anni di storie, ma pescasse con intelligenza negli spunti già presenti.
A suo tempo, sul finale con sorvolata del lago e sagoma di fenice nell'acqua... ho fatto la hola in un cinema semivuoto
Escluso naturalmente il povero Ciclope, sin dall'inizio ridotto a poco più di macchietta rispetto alla caratura del personaggio a fumetti; ma si sa, c'era da pompare Wolverine...
(nota tecnica: se non si è capito, non sono un Ciclope-hater; tutt'altro).
Il terzo film, pur volendo a sua volta pescare nelle storie a fumetti, ha sbandato; addio all'equilibrio, addio alla profondità, ecc. ecc.
Col film su Wolverine il livello si è rialzato, ma non raggiunge i primi due film.
E veniamo all'opera attuale.
Tanto di cappello al remissaggio delle trame, partendo dalla trasformazione di Bestia per arrivare al classico Magneto che solleva un sottomarino e controlla i missili, con buona pace di russi e amerikani. Tanto di cappello alle strizzate d'occhio, come introdurre il padre del colonnello Stryker o richiamare l'inizio del primo film nonché classico background dello stesso Magneto nei campi di concentramento.
Ma serviva stravolgere storia, carattere, modus operandi, prestanza fisica di Sebastian Shaw per ricavare un nemico degno di questo nome?
Azazel a parte, che ci serve per sottintendere parentele riutilizzabili, davvero non c'era di meglio che lucidare/pompare Riptide e sbattere in prima pagina la piccola Angel?
D'altro canto i supercattivoni in questi film (esclusi alcuni antiBatman e alcuni antiSpider-Man) sono sempre stati un problema.
E naturalmente Magneto non può essere considerato un supercattivone in questo senso.
Insomma, proprio perché di materiale (anche umano/mutante) nelle storie X ce n'è a bizzeffe, credo che per quest’aspetto si sarebbe potuto fare di meglio.
Non ho trovato invece fuori luogo la caratterizzazione di Darwin, e pazienza se è durato poco; la sua "evoluzione" nei fumetti, se di questo vogliamo parlare, qui razionalmente non poteva avere luogo, visto che appunto non ha il tempo di esprimersi.
Concludo con Xavier: bravo l'attore, per certi versi con lo sguardo simile a quello di Steward nella medesima parte più anziana, ma la caratterizzazione?
Un telepate, nonché persona attenta ai suoi simili e da tempo convivente con Mystica (in pratica una sorella adottiva), che la tratta in maniera così superficiale rispetto ai dubbi e alle pulsioni della stessa? No, c'è qualcosa che non va.
Per il resto il suo oscillare tra incrollabili principi e qualche tentazione di controllo mentale richiederebbe citare tomi interi di fumetti e retcon/evoluzioni; quindi accettiamolo così senza protestare più di tanto
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In ogni caso concordo con gli apprezzamenti per l'imperdibile cam(MMMMMMM)eo di Logan.
Nota tecnica: un paio di scene sono state chiaramente girate a Villa Certosa.
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles