Per Batman SPOILER......
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- Guardiamarina
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Per Batman SPOILER......
da un' articolo di cinzia romani
ATTENZIONE CONTIENE SPOILER
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Per l’Uomo-pipistrello più vendetta che giustizia - di Redazione -
Cinzia Romani
da Roma
Nero. Rapido. Vespertino. Ecco l'uomo-pipistrello, che torna a volare sulle miserie di Gotham City, indossando il cappuccio con le orecchie aguzze e la lunga cappa, tipici di Batman. Creato nel 1939 dal disegnatore Bob Kane, l'eroe alato da oggi rivive sullo schermo con Batman Begins, vigoroso film di Christopher Nolan, già ben accolto negli Usa, dov'è difficile piacere. Non che il pubblico europeo sia meno esigente, anzi, ma stavolta il Cavaliere Nero, che di giorno è il rampollo billionaire Bruce Wayne e di notte Batman il Vendicatore, irrompe sulla scena con un corteo di notevoli attori. A partire dal protagonista gallese Christian Bale, che combatte senza controfigura sul ghiacciaio islandese Vatnajokull, con i muscoli necessari al suo Batman, ottenuti «mangiando tanto cibo grasso» e allenandosi per mesi nello stile di lotta Kfm, arte marziale intuitiva. Del resto, di rabbia in corpo deve averne tanta, il suo Bruce, visto che un rapinatore gli ha ammazzato papà e mamma sotto gli occhi, a lui bambino, proprio in una fetida strada di Gotham, «una New York al cubo», per dirla col regista. E insieme alla rabbia, dentro gli covano rancore e sete di vendetta e un inguaribile senso di colpa: se a teatro non avesse chiesto ai genitori di uscire dalla sala, finendo direttamente sul retro, laddove fumiga il marciapiede e il delinquente aspetta, il babbo filantropo non avrebbe dovuto sussurrargli, in articolo mortis: «non avere paura»...
Ci penserà un mentore, di nome Ducard (l'impassibile Liam Neeson), membro d'una temibile lega di vigilanti,
a insegnargli il controllo della mente e del corpo, l'importanza del raggiro e dei colpi di scena. Bruce Wayne, infatti, sparisce da Gotham, per cercare il più pericoloso dei mondi criminali, foss'anche in una prigione del Buthan, o in una capanna sui ghiacciai, zeppa di guerrieri ninja. Meno male che c'è Rachel, ovvero la bruna Katie Holmes («è stato divertente essere la prima mora al fianco di Batman», commenta la nuova compagna di Tom Cruise), nei panni dell'amica d'infanzia, sempre pronta a ricordargli come la giustizia sia armonia. Lei, camicetta bianca e gonna nera da avvocato in carriera, è diventata assistente del procuratore distrettuale di quella fogna che è Gotham e sogna di sconfiggere la corruzione. E per fortuna che c'è pure Alfred, un Michael Caine in stato di grazia, qui nel ruolo del maggiordomo di famiglia, ma anche di protettore, in grado sia di allungare un bicchier d'acqua all'ereditiere Wayne, sia di condurlo, svenuto, nella Batcaverna. Va da sé che guardar recitare il baronetto Caine, con la spezzatura dei grandi attori di vecchia scuola (90 film, 2 Oscar), è un piacere raro.
Ma come tacere di Lucius Fox, alias Morgan Freeman, altro puntello necessario in qualità di magazziniere della ditta Wayne, svelto a fornire armature da combattimento e alta tecnologia a padron Batman? Un Oscar per Million Dollar Baby e simpatia da vendere, Freeman ieri scherzava: «Per lavorare con Caine, ho sepolto i miei pregiudizi antibritannici: Batman appartiene a tutti e spero, con questo film, d'aver fatto tanti soldi da potermi permettere il progetto d'una storia su Nelson Mandela».
Il solitamente perfido Rutger Hauer, nella parte dell'arrivista senza scrupoli, fa da degno alter-ego al normalmente buono Morgan Freeman («ma se trasformo i miei personaggi in tanti Freeman, allora ho sbagliato», celia la star). Naturalmente, ci si chiede se questo Batman avrà un seguito. «Il finale suggerisce l'ipotesi di un sequel, ma intanto vediamo come va il film, per il quale non mi sono ispirato a nessun modello precedente», spiega Nolan, qui co-sceneggiatore con David Goyer, «un grande esperto di fumetti e di Batman in particolare», all'epoca delle riprese, pare, impegnato sul set di Blade Trinity, ma poi definitivamente ingolosito dalla Bat-storia. I modelli di riferimento, qui, precisa il regista, sono semmai I predatori dell'Arca perduta, piuttosto che James Bond o Blade Runner. Di fatto, si è scelto di usare le vicende dell'Uomo-Pipistrello «come un pass», per dirla con il regista.
Christian Bale, invece, assai dimagrito dai tempi delle riprese, svoltesi tra Chicago, Londra e l'Islanda (dov'è situato il monastero in cui Bruce si addestra), ha affermato di non conoscere abbastanza a fondo i fumetti. «Ma qui mi sono documentato, per non far diventare il mio personaggio una parodia, giocando soprattutto sull'approccio scettico».
ATTENZIONE CONTIENE SPOILER
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Per l’Uomo-pipistrello più vendetta che giustizia - di Redazione -
Cinzia Romani
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Nero. Rapido. Vespertino. Ecco l'uomo-pipistrello, che torna a volare sulle miserie di Gotham City, indossando il cappuccio con le orecchie aguzze e la lunga cappa, tipici di Batman. Creato nel 1939 dal disegnatore Bob Kane, l'eroe alato da oggi rivive sullo schermo con Batman Begins, vigoroso film di Christopher Nolan, già ben accolto negli Usa, dov'è difficile piacere. Non che il pubblico europeo sia meno esigente, anzi, ma stavolta il Cavaliere Nero, che di giorno è il rampollo billionaire Bruce Wayne e di notte Batman il Vendicatore, irrompe sulla scena con un corteo di notevoli attori. A partire dal protagonista gallese Christian Bale, che combatte senza controfigura sul ghiacciaio islandese Vatnajokull, con i muscoli necessari al suo Batman, ottenuti «mangiando tanto cibo grasso» e allenandosi per mesi nello stile di lotta Kfm, arte marziale intuitiva. Del resto, di rabbia in corpo deve averne tanta, il suo Bruce, visto che un rapinatore gli ha ammazzato papà e mamma sotto gli occhi, a lui bambino, proprio in una fetida strada di Gotham, «una New York al cubo», per dirla col regista. E insieme alla rabbia, dentro gli covano rancore e sete di vendetta e un inguaribile senso di colpa: se a teatro non avesse chiesto ai genitori di uscire dalla sala, finendo direttamente sul retro, laddove fumiga il marciapiede e il delinquente aspetta, il babbo filantropo non avrebbe dovuto sussurrargli, in articolo mortis: «non avere paura»...
Ci penserà un mentore, di nome Ducard (l'impassibile Liam Neeson), membro d'una temibile lega di vigilanti,
a insegnargli il controllo della mente e del corpo, l'importanza del raggiro e dei colpi di scena. Bruce Wayne, infatti, sparisce da Gotham, per cercare il più pericoloso dei mondi criminali, foss'anche in una prigione del Buthan, o in una capanna sui ghiacciai, zeppa di guerrieri ninja. Meno male che c'è Rachel, ovvero la bruna Katie Holmes («è stato divertente essere la prima mora al fianco di Batman», commenta la nuova compagna di Tom Cruise), nei panni dell'amica d'infanzia, sempre pronta a ricordargli come la giustizia sia armonia. Lei, camicetta bianca e gonna nera da avvocato in carriera, è diventata assistente del procuratore distrettuale di quella fogna che è Gotham e sogna di sconfiggere la corruzione. E per fortuna che c'è pure Alfred, un Michael Caine in stato di grazia, qui nel ruolo del maggiordomo di famiglia, ma anche di protettore, in grado sia di allungare un bicchier d'acqua all'ereditiere Wayne, sia di condurlo, svenuto, nella Batcaverna. Va da sé che guardar recitare il baronetto Caine, con la spezzatura dei grandi attori di vecchia scuola (90 film, 2 Oscar), è un piacere raro.
Ma come tacere di Lucius Fox, alias Morgan Freeman, altro puntello necessario in qualità di magazziniere della ditta Wayne, svelto a fornire armature da combattimento e alta tecnologia a padron Batman? Un Oscar per Million Dollar Baby e simpatia da vendere, Freeman ieri scherzava: «Per lavorare con Caine, ho sepolto i miei pregiudizi antibritannici: Batman appartiene a tutti e spero, con questo film, d'aver fatto tanti soldi da potermi permettere il progetto d'una storia su Nelson Mandela».
Il solitamente perfido Rutger Hauer, nella parte dell'arrivista senza scrupoli, fa da degno alter-ego al normalmente buono Morgan Freeman («ma se trasformo i miei personaggi in tanti Freeman, allora ho sbagliato», celia la star). Naturalmente, ci si chiede se questo Batman avrà un seguito. «Il finale suggerisce l'ipotesi di un sequel, ma intanto vediamo come va il film, per il quale non mi sono ispirato a nessun modello precedente», spiega Nolan, qui co-sceneggiatore con David Goyer, «un grande esperto di fumetti e di Batman in particolare», all'epoca delle riprese, pare, impegnato sul set di Blade Trinity, ma poi definitivamente ingolosito dalla Bat-storia. I modelli di riferimento, qui, precisa il regista, sono semmai I predatori dell'Arca perduta, piuttosto che James Bond o Blade Runner. Di fatto, si è scelto di usare le vicende dell'Uomo-Pipistrello «come un pass», per dirla con il regista.
Christian Bale, invece, assai dimagrito dai tempi delle riprese, svoltesi tra Chicago, Londra e l'Islanda (dov'è situato il monastero in cui Bruce si addestra), ha affermato di non conoscere abbastanza a fondo i fumetti. «Ma qui mi sono documentato, per non far diventare il mio personaggio una parodia, giocando soprattutto sull'approccio scettico».
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- Tenente Comandante
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Uhm.. lo vedo stasera.. speriamo sia buono anche se ho gia' l'impressione che vada al di la' del buonismo e sia molto dark (come hanno appunto gia' detto).
Bel report Myra, grazie =)
=/\=</font> Fate protects fools, little children, and ships named Enterprise.
[:pirati][:mauri89]
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- Guardiamarina
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Visto ieri sera.... BELLISSIMO! e poi è piaciuto pure a due miei amici moolto esigenti!
Avete riconosciuto "Lo spauracchio"? nome dei cartoni per lo "spaventapasseri".
Mi aspetto da tetsuya un piccolo resoconto tra fumetto e film, io posso darlo tra cartoon e film!
Lo spauracchio appunto è come nel cartoon, ma non aveva nulla a che vedere con R'ash al Gul... anche se il binomio è decisamente più azzeccato che non le alleanze nei precedenti film.
All'inizio non capivo come mai Liam Neeson fosse truccato da Gul ma davano il nome ad un altro mongolo.. era una furbata ovviamente che è riuscita a confedrmi lo ammetto. Nel cartoon Gul è proprio così , a capo di una setta malefica, ma se non erro aveva origini egiziane. in più era anche una specie di immortale che quando era prossimo alla morte veniva immerso in un liquido magico e si rigenerava.
Torniamo al film, ottimi interpreti Bale secondo me ha tradotto Batman nella maniera migliore. Si nota anche che cambia timbro vocale con il costume ( ovvio perchè rischiare un riconoscimento?) come personaggio è ben fatto, completo Bruce-Batman! Non è da meno del cartoon.
E' più cupo come film, ma non piega sullo starnazzante come i vecchi Batman. I cattivi sono molto più simili ai criminali che Batman combatte nel cartoon. Più gangster che pazzoidi.
Caine e Freeman grandiosi la tipa molto brava e bella.
E Gari Oldman! Finalmente un commissario gordon che non è una macchietta!
Concludo con finalmente un film di Batman, su Batman!
PS. stupenda la Batmobile e gli effetti speciali non eccessivi hanno eliminato il solito film fracassone. un sequel? speriamo!
"Mi hanno chiamato Pazzo!
Mi hanno chiamato Squilibrato!
E hanno ragione.... ma sono io che comando!"
- Mega Volt -
Avete riconosciuto "Lo spauracchio"? nome dei cartoni per lo "spaventapasseri".
Mi aspetto da tetsuya un piccolo resoconto tra fumetto e film, io posso darlo tra cartoon e film!
Lo spauracchio appunto è come nel cartoon, ma non aveva nulla a che vedere con R'ash al Gul... anche se il binomio è decisamente più azzeccato che non le alleanze nei precedenti film.
All'inizio non capivo come mai Liam Neeson fosse truccato da Gul ma davano il nome ad un altro mongolo.. era una furbata ovviamente che è riuscita a confedrmi lo ammetto. Nel cartoon Gul è proprio così , a capo di una setta malefica, ma se non erro aveva origini egiziane. in più era anche una specie di immortale che quando era prossimo alla morte veniva immerso in un liquido magico e si rigenerava.
Torniamo al film, ottimi interpreti Bale secondo me ha tradotto Batman nella maniera migliore. Si nota anche che cambia timbro vocale con il costume ( ovvio perchè rischiare un riconoscimento?) come personaggio è ben fatto, completo Bruce-Batman! Non è da meno del cartoon.
E' più cupo come film, ma non piega sullo starnazzante come i vecchi Batman. I cattivi sono molto più simili ai criminali che Batman combatte nel cartoon. Più gangster che pazzoidi.
Caine e Freeman grandiosi la tipa molto brava e bella.
E Gari Oldman! Finalmente un commissario gordon che non è una macchietta!
Concludo con finalmente un film di Batman, su Batman!
PS. stupenda la Batmobile e gli effetti speciali non eccessivi hanno eliminato il solito film fracassone. un sequel? speriamo!
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- Tenente Comandante
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Questo e' IL FILM di Batman, cosi' come Batman era inteso.
Sono felice di averlo visto!
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- Guardiamarina
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Quella del Joker che ammazza i genitori Wayne e' un "circolo chiuso" voluto da Tim Burton per il primo Batman, ma in effetti nei fumetti sono stati uccisi da un rapinatore qualunque, Joe Chill. Batman e Joe Chill si incontrano nel discreto "Batman: Year Two".Buio ha scritto:
scusate,ma se non ricordo male nel primo film si vedeva che era il Joker ad ammazzare i genitori di Bruce.
In queso film invece è stato un rapinatore qualunque che muore subito dopo il processo.
Come la mettiamo?
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insomma, hanno fatto un pochino di confusione della continuity quindi
<hr>
Se conosci la verità, guardati bene dal recar turbamento agli animi di coloro che non sono ancora preparati ad afferrarla, giacchè l'insegnamento fuori dal tempo potrebbe stornarli dal lavoro ch'essi compiono e far loro vedere delle mezze verità, con loro grave pregiudizio
<hr>
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direi proprio che sta andando benissimo, altro che storie
<hr>
Se conosci la verità, guardati bene dal recar turbamento agli animi di coloro che non sono ancora preparati ad afferrarla, giacchè l'insegnamento fuori dal tempo potrebbe stornarli dal lavoro ch'essi compiono e far loro vedere delle mezze verità, con loro grave pregiudizio
<hr>
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Per nulla.Danilo ha scritto:
insomma, hanno fatto un pochino di confusione della continuity quindi
A parte che in casa Dc Comics la continuity e' sempre stata molto fluida (dal 1939 Superman avra' visto almeno 5-6 modifiche delle origini, ad esempio), Batman Begins fa partire una nuova continuity, per cui i Batman precedenti sono da non considerare.
Michele Amadesi, illustrazioni e disegni
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Visto ieri...molto bello. Direi anche molto vicino al Batman dei fumetti (anche se non sono certo un'esperto).
Il Batman di Burton mi era piaciuto tantissimo, poi i vari seguiti avevano decisamente abbassato il livello; finalmente un film di riscatto, adatto alla figura tormentata del personaggio.
P.S. Ma la Batmobile? grande, ne voglio una anche io!
Il Batman di Burton mi era piaciuto tantissimo, poi i vari seguiti avevano decisamente abbassato il livello; finalmente un film di riscatto, adatto alla figura tormentata del personaggio.
P.S. Ma la Batmobile? grande, ne voglio una anche io!
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fluida è un eufemismo allora, diciamo che scrivono secondo le loro esigenze fregandosene della continuitytetsuya ha scritto:Per nulla.Danilo ha scritto:
insomma, hanno fatto un pochino di confusione della continuity quindi
A parte che in casa Dc Comics la continuity e' sempre stata molto fluida (dal 1939 Superman avra' visto almeno 5-6 modifiche delle origini, ad esempio), Batman Begins fa partire una nuova continuity, per cui i Batman precedenti sono da non considerare.
o no?
<hr>
Se conosci la verità, guardati bene dal recar turbamento agli animi di coloro che non sono ancora preparati ad afferrarla, giacchè l'insegnamento fuori dal tempo potrebbe stornarli dal lavoro ch'essi compiono e far loro vedere delle mezze verità, con loro grave pregiudizio
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No
La DC, fino al 1986, ha usato il concetto di universo parallelo: ognivolta che rinnovava i propri persoanggi, qeusti erano ambiantati in un nuovo universo, che non cancellava i precedenti.
Infatti avevamo Terra-1, con i Superman,Batman etc delal Silver Age (dalla fine anni 50 in poi), e Terra-2, con il Superman delle origini etc etc (anni 40-50), piu' tantialtri universi narrativi con ulteriori varianti.
Nel 1986 La Dc fece uscire la miniserie "Crisis on Infinite Earths", dove veniva racconatata una saga di proporzioni galattiche, con il risultato di unificare gli universi, Approfittando di questo, le origini di Superman e soci vennero aggironate e modificate.
Attualemnte le origini di Superman sono quelle narrate nella miniserie "Man of Steel" di John Byrne del 1986, anche se alcuni elementi sono stati ripresi e aggiornati nelal miniserie "Birthright" dell'anno scorso.
Lavorare retroattivamente sulla continuity, nei comics, e' praticamente invevitabile: nei comics il tempo scorre in modo molto piu' lento (in casa Marvel c'era una regola non scritta, secondo cui tutte le avventure del Marvel Universe dalle origini, 1961, a oggi, sarebbero avvenuto in un arco temporale di 7-10 anni), e le incongruenze diventano evidenti (pensa solo a quanti Presidenti USA puo' aver incotnrato Superman o Capitan America).
Per cui, o fai un reset editoriale ogni tot tempo, oppure accetti una continuity piu' elastica.
Michele Amadesi, illustrazioni e disegni
e-mail: info@sektoralpha.it
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La DC, fino al 1986, ha usato il concetto di universo parallelo: ognivolta che rinnovava i propri persoanggi, qeusti erano ambiantati in un nuovo universo, che non cancellava i precedenti.
Infatti avevamo Terra-1, con i Superman,Batman etc delal Silver Age (dalla fine anni 50 in poi), e Terra-2, con il Superman delle origini etc etc (anni 40-50), piu' tantialtri universi narrativi con ulteriori varianti.
Nel 1986 La Dc fece uscire la miniserie "Crisis on Infinite Earths", dove veniva racconatata una saga di proporzioni galattiche, con il risultato di unificare gli universi, Approfittando di questo, le origini di Superman e soci vennero aggironate e modificate.
Attualemnte le origini di Superman sono quelle narrate nella miniserie "Man of Steel" di John Byrne del 1986, anche se alcuni elementi sono stati ripresi e aggiornati nelal miniserie "Birthright" dell'anno scorso.
Lavorare retroattivamente sulla continuity, nei comics, e' praticamente invevitabile: nei comics il tempo scorre in modo molto piu' lento (in casa Marvel c'era una regola non scritta, secondo cui tutte le avventure del Marvel Universe dalle origini, 1961, a oggi, sarebbero avvenuto in un arco temporale di 7-10 anni), e le incongruenze diventano evidenti (pensa solo a quanti Presidenti USA puo' aver incotnrato Superman o Capitan America).
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