Ho alcune perplessità sulle variazioni al fumetto. Mi spiego meglio:
Per molte cose c'è una ricerca quasi maniacale dell'aderenza alla storia originale, che d'altro canto aveva già un taglio cinematografico.
Poi, in due occasioni, si sceglie di arricchire la trama.
Posso capire la sottotrama della moglie di Leonida, che se da una parte mostra i conflitti politici interni della stessa Sparta, dall'altra amplia lo spazio disponibile per l'unico personaggio femminile della storia.
Quello che non riesco ad inquadrare è l'accentuazione del lato mostruoso/fantastico/alieno degli interlocutori persiani. La storia originale, per sua stessa natura "di parte", ci mostra comunque uno scontro tra uomini, seppur con diversissimi stili di vita.
Nel film si strizza l'occhio ad una certa appariscente e talvolta disturbante diversità fisica dei persiani, fino ad ambigue allusioni religiose: vedi occhi e voce di Serse, ma anche la brevissima apparizione di un bafometto quando lo spartano deforme scopre la corte di Persia.
Insomma, che senso si deve dare a questa "scelta stilistica"? Serve ad accentuare le differenze tra le due fazioni, oppure a restituirci un'immagine fantasy del nemico, tanto da evitare paragoni scomodi vista l'attuale momento storico?
Per questo sono "uscito" dalla visione del film non completamente convinto.
Comunque è un film che colpisce, ben realizzato persino nei titoli di coda, che riprendono in forma dinamica lo stile del fumetto.
Un film ricco di escamotage visivi, quindi forse un film da rivedere, per cogliere qualche particolare sfuggito la prima volta.
... ma questo è anche il pregio dei buoni fumetti
Certo è un film particolare che non può piacere "a tutti", ma non credo che dalla storia originale (fumetto) da cui è tratto si potesse ricavare qualcosa di molto diverso; il consiglio quindi è: leggete prima il fumetto, ed eventualmente andate al cinema.
...siamo tutti un po' Garak