segnali dal futuro

[Sergio SYGMA]

Nooooo......Shyamalan noooo..........lui ormai ha un solo tema portante: farsi figo.

Avete visto quella boiata pazzesca di LADY IN THE WATER?

IL TREDICESIMO PIANO non l'ho visto......provvederò, mi hai incuriosito..

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[Galen]

Lady in the Water a me non è dispiaciuto... almeno non punta al solito finale a sorpresa (sempre più banale peraltro, al punto che in The Village manco mi ero accorto che ci fosse qualcosa da capire).
Ma che in genere sia più impegnato a farsi figo che tutto il resto, sottoscrivo pienamente.

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"poi dice che uno si butta a sinistra... "
Totò

[solo]

@solo: per leggere devi selezionare con il mouse il testo "nascosto", nella fattispecie le righe da 1) alla firma.

Ma guarda che ganzo, non lo sapevo mica sai. Concordo con te e sul terzo punto, come quello più plausibile, anche perchè gli 'angelici' alieni, nelle loro vesti umane, disseminano quel genere di pietre ogni luogo che 'visitano'.

non è una sua esclusiva, basta pensare a M. Night Shyamalan. Tutto sta alla bravura dell'esecutore, ed alla personale sensibilità sulle... declinazioni utilizzate

Assolutamente c'accordo. Infatti Shyamalan sa 'declinare' molto ma molto meglio di Proyas. I suoi film spaziano in qualsiasi situazione: dallo psicologico ('Il Sesto Senso'), al bruttissimo 'Unbreakable' (non si salva neanche con l'ottima interpretazione di Samuel L.Jackson) sulla sindrome del 'sopravvissuto al disastro', tema fra l'altro già affrontato da Peter Weir in 'Fearless-Senza Paura' con un Jeff Bridges da paura. Dal fantascientifico 'Signs' (peccato per il finale, se l'alieno non si fosse visto secondo me sarebbe stato meglio), al thriller puro, e bellissimo, 'The Village' (che reputo ancora adesso, dopo 'Il Sesto Senso', il migliore) fino a 'Lady in the Water',con un James Gandolfini molto bravo per un film che poteva essere fatto meglio ma nemmeno più di tanto però. Diverse sfumature, dicevo, di un unico tema di fondo: la paura dell'ignoto, però molto più marcate di quelle dei film di Proyas. La cosa che non mi va giù in questo regista è,lo ripeto, la continua presenza di una sorta di 'messia', che si erge dalla massa di persone comuni per rivelare o la fine del mondo o il drastico cambiamento di una situazione sociale.

....in The Village manco mi ero accorto che ci fosse qualcosa da capire

E infatti da capire non c'era niente. Il film è bello proprio perchè, almeno per come è accaduto a me, ti fa stare in tensione dall'inizio quasi fino alla fine. L'unica pecca, come in 'Signs' del resto, è che si poteva benissimo fare a meno di rivelare la vera identià della 'bestiola nel bosco', avrebbe retto benissimo lo stesso la storia.

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[Sergio SYGMA]

Ma dai.......credo che non si sia mai visto un cumulo di banalità e scontatezze narrative peggiore di LADY IN THE WATER......tutti i problemi del mondo arrivano in quella palazzina e guarda caso la cinese sa a memoria una storiella che all'inizio diceva di sapere a malapena. Guarda caso la ragazzina è una Madam Narf....ci mancavano Ridge e Brooke ed eravamo a posto.

Per SIGNS....credo che l'inquadratura dell'alieno riflesso al televisore sia stata una delle cose che mi ha fatto saltare di più dalla poltrona del cinema in tutta la mia vita.

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[Galen]

Mi scuso per il lungo OT che segue...
Comunque Segnali dal futuro lo vedrò senz'altro: anche se non mi ispira appieno, un Nicholas Cage fantascientifico penso valga la pena di spenderci un paio d'ore

Originally posted by solo
E infatti da capire non c'era niente. Il film è bello proprio perchè, almeno per come è accaduto a me, ti fa stare in tensione dall'inizio quasi fino alla fine.

Ah, come no? L' "incredibile" rivelazione finale su tempo e luogo dove la metti? Concordo che era tutto ovvio fin dalla prima scena, ma nelle intenzioni è palese che quella doveva essere la solita sorpresa a-la Shyamalan...
E sorvolo sulla ridicola sequenza in cui compare il riflesso di se stesso senza mai inquadrarsi: la punta più alta e di cattivo gusto del suo narcisismo, oltretutto totalmente insensato per la storia.
Poi è chiaro che il buono del film sta certamente altrove (e meno male), ma si riconduce a quello che già si sa dal suo primo film, che conosce bene le tecniche per fare un film "de paura". Però non può continuare a usare gli stessi schemi triti.


E infatti in LADY IN THE WATER un po' ne esce, e secondo me a prescindere dal fatto se sia bello o brutto (non è che lo consideri un capolavoro), è un film senz'altro più maturo: non è in funzione di una sorpresa di quelle che ormai ci si aspetta (e sempre più inadeguate a reggere sulle spalle una storia), ma di un particolare messaggio, di una visione del mondo: l'importanza di credere e di farlo collettivamente.
Messaggio che non è detto che debba piacere (a me non fa impazzire, specialmente perché per Shyamalan suppongo fosse una sottile metafora per dire di credere in Bush ), ma può ben rendere conto delle componenti del film, anche quelle che Sygma trova forzate: in un altro contesto certamente lo sono, ma qui è tutto basato proprio sulla sospensione dell'incredulità, quindi è normale che ci siano.
(P.S. piccola pigoleria: il protagonista è Paul Giamatti, non James "Tony Soprano" Gandolfini... ).


Per quanto riguarda SIGNS, io credo invece che nel finale "dovesse" esserci l'alieno, a rischio di girare una banalità. Semplicemente perché per me l'alternativa è peggiore, ed è rappresentata da tutti quei filmetti che vanno di moda da un po' e che non si prendono la responsabilità di andare fino in fondo, che ti ingannano con l'ignoto per poi non dirti nulla (un esempio su tutti, The Mothman Prophecies): troppo comodo fare paura così.
Io sono d'accordo con Stephen King: se è vero che quello che fa più paura è la porta chiusa, e che qualsiasi cosa tu ci metta dietro non può reggere il confronto... per lo scrittore è un problema, ma non può essere aggirato semplicemente non aprendola mai quella porta (almeno un pelo, come fa Lovecraft), o la storia sarà monca e lo scrittore disonesto.
Meglio accettare il fatto che nella stragrande maggioranza dei casi il babau una volta sotto i riflettori sia una delusione (e King guarda caso proprio nei finali rischia sempre di scadere): fa parte del gioco, e ogni tanto si riesce a fare meglio.
Se pure Signs non sarà un capolavoro, almeno si prende le sue responsabilità... di certo però non avrei mai voluto fosse realizzato con solo qualche rumore e qualche ombra di alieni senza vederli mai, e pazienza se questo genera un'anticlimax.

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"poi dice che uno si butta a sinistra... "
Totò

[favarato]

ATTENZIONE, PICCOLI, PICCOLISSIMI SPOILER...

Visto ieri sera, m'è piaciuto molto tutto sommato anche se il film inizia in maniera grandiosa e poi pian piano 'degrada' fino alla fine, arrivando alla scena finale davvero fastidiosa. Un peccato perchè l'idea era buona e sinceramente a metà film ero davvero entusiasta.
Anche il bravo Nicolas Cage 'tramonta' man mano che avanza il film, e il suo pianto finale è davvero poco convincente, per non dire ridicolo.
Voto 7,5 in ogni caso, rimane un bel film, visti i tempi.

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[Sergio SYGMA]

Ancora in OT, scusate:

LADY IN THE WATER, mi sembra faccia un lavoro di gran lunga peggiore di BATTLESTAR GALACTICA, la nuova serie criticata nel topic apposito: ma siiiii.....famo come ce pare....tanto alla fine è tutta volontà di Dio e chissenefrega, guardiamo il bel panorama!

Poniamo mille problemi ai personaggi, tanto poi c'è la vecchia che conosce la soluzione dei problemi e ci salva le chiappe.....di cosa parla la storia? Praticamente di niente.......boh....

Tornanto In Topic: non trovo la scena finale fastidiosa, anzi, mi sembra in sintonia con il tenore del film. Citando Galen, le alternative quale sarebbero state? Che il mondo non finiva? Che gli alieni mettevano l'astronave davanti al sole per parare il colpo? Non credo che, una volta impostata la storia in quel senso, ci sarebbero stati atlri finali credibili, quindi, fondamentalmente a me sta bene così. Un filmino che non aveva la pretesa di essere un kolossal, il finale è giusto per quello che il film poteva pretendere di essere.

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[favarato]

...non trovo la scena finale fastidiosa, anzi, mi sembra in sintonia con il tenore del film. Citando Galen, le alternative quale sarebbero state? Che il mondo non finiva? Che gli alieni mettevano l'astronave davanti al sole per parare il colpo? Non credo che, una volta impostata la storia in quel senso, ci sarebbero stati atlri finali credibili, quindi, fondamentalmente a me sta bene così.
...

SPOILER SPOILER

Forse non mi sono spiegato bene nella fretta: la scena 'fastidiosa' è quella dei bimbi che corrono nel prato fiorito stile 'alice in wonderland', non la fine della Terra, che ci sta benissimo nella trama.

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[Galen]

Originally posted by Sergio SYGMA
LADY IN THE WATER, mi sembra faccia un lavoro di gran lunga peggiore di BATTLESTAR GALACTICA, la nuova serie criticata nel topic apposito: ma siiiii.....famo come ce pare....tanto alla fine è tutta volontà di Dio e chissenefrega, guardiamo il bel panorama!

Ma il paragone non ha senso perché i problemi che causano le meccaniche sono opposte: in Galactica, bello o brutto che sia (e certamente la serie è bella) non sapevano dove andare a parare, mentre LitW è un film che va a parare dove gli pare, bello o brutto che sia.
In Galactica la metafora religiosa (che comunque non ho mai digerito) non si era mai spinta così lontano da far dimenticare le cause dei fatto, mentre alla fine molti fatti importanti che tenevano in piedi la trama, vengono tralasciati con la scusa della spiritualità. E la cosa stride, in base quello che si è visto prima.
Mentre per Lady in the Water, ho detto appunto che le forzature per me ci stanno in quel contesto, per le stesse premesse e senso che voleva dare al film.
Se poi questo senso non piace (e io non ho detto che mi piace) va giudicato per quello che è e non per gli effetti che produce, visto che sono effetti voluti (non palesi difetti) e ci si deve fare i conti in quel senso.
Se un film è basato sulle coincidenze, non si può criticare il fatto che ci sono troppe coincidenze, si critcherà il senso che hanno magari.
Altrimenti si ragiona allo stesso modo di chi considera la fantascienza un'idiozia perché succedono cose diverse dalla realtà di tutti i giorni... e grazie! (anche The Millionaire - tanto per uscire dal fantastico - allora sarebbe un film idiota perché è inverosimile che quello lì sappia le risposte... quando è chiaro a chiunque che quella inverosimiglianza è la premessa del film).

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"poi dice che uno si butta a sinistra... "
Totò