Resident Evil: Afterlife 3D

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MiaPiccolina
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Resident Evil: Afterlife 3D

Messaggio da MiaPiccolina » 20 set 2010, 0:30

Trama

Tratto da un noto videogioco, in questo film vediamo Alice (Milla Jovovich) muoversi in un mondo dominato dagli zombi creati dal T-Virus, una micidiale arma batteriologica progettata dalla Umbrella Corporation. Tutte le città della Terra sono ormai diventate dei cimiteri dove pochi sopravvisuti combattono per la sopravvivenza. Alice parte alla ricerca di Arcadia, misteriosa località dell'Alaska in cui pare essere stata riorganizzata una società civile, libera dall'infezione. Non prima di assaltare la sede centrale della Umbrella Corporation, con lo scopo di ucciderne il capo, Albert Wesker, e porre fine agli esperimenti sul T-Virus.
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Commento
Ho voluto sottolineare nel titolo la parola "3D" non tanto perchè sono appassionato a questa tecnologia. Ma per il fatto che questo film se non viene visto in 3D ci perde e molto.
REA (Resident Evil Afterlife) è il primo film tratto da un videogioco che ti fa sentire realmente la mancanza di avere il joypad della playstation tra le mani. Di solito dire che un film è un giocattolone non è un complimento, ma nel caso di REA direi che è quasi un complimento.
Solo Paul Anderson poteva dirigere un film come questo. Riuscendo ad infilarci tutto quello che ha fatto grande il videogioco e nello stesso tempo tirare fuori un film che se pur non sarà mai citato a Cannes o a Venezia, non da l'impressione di essere una vaccata. Si può accusare il film di non possedere una trama elaborata e di avere dei personaggi steriotipati, ma non venitemi a dire che vedere un orda di zombi che vi vengono addosso (e con il 3D è tutt'altro che un modo di dire) non vi fa impressione.
Il videogioco è bello perchè è uno dei pochi che riesce a farti aumentare i battiti del cuore ogni volta che giri un angolo o quando apri una porta, oppure quando passi vicino ad una finestra... bene, nel film avviene praticamente la stessa cosa! Ogni volta che uno dei personaggi si avvicina ad un angolo morto ti verrà spontaneo prepararti al peggio. Il più delle volte non succede nulla...il più delle volte.
Anderson non si vergogna di plagiare Matrix (vedi manifesto) con scene che ricordano pari pari le sequenze d'azione fatte a suo tempo da Neo, bullet time in primis... eppure vedere quei maledetti proiettili che si muovono con la scia in 3D è dannatamente divertene.
Il regista sa di avere tra le mani telecamere in 3D e le usa facendone una componente fondamentale della narrazione. Quello che più stupisce di questo film è la sensazione che ormai un regista possa fare veramente quello che vuole. Voglio dire, Matrix era limitato, si vedeva che certe cose agli attori non riuscivi proprio a fargliele fare e dovevi ricorrere a sostituti digitali, ma qui cavolo siamo tecnicamente vicini all'impossibile.
Insomma vedere REA è stato divertente come è stato divertente giocare a Resident Evil, non ha importanza che i personaggi siano bidimensionali e che la storia tutto sommato sia scontata, quello che è bello è che fa paura... veramente paura.

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