Super 8 di J.J. Abrams

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Super 8 di J.J. Abrams

Messaggio da favarato » 9 ago 2011, 22:20

A prima vista, potrebbe essere considerato l'E.T. del Ventunesimo Secolo, mentre in realtà Super 8 è soprattutto un omaggio divertito, ma anche "romantico" al cinema come forma d'arte in grado di liberare la fantasia e plasmare sogni.
In una cittadina della provincia americana, alla fine degli anni Settanta, un gruppo di ragazzini sta girando, in formato super8, un piccolo cortometraggio sugli Zombie.
Studenti delle scuole medie alle prese con le proprie vicissitudini personali legate all'età e alla scuola, sullo sfondo di una cittadina di provincia come tante che, un giorno, viene sconvolta da un misterioso, ma anche "spaventoso" incidente di treno.
La verità rispetto a quanto accaduto è rimasta impressionata sulla pellicola del cortometraggio, visto che la piccola macchina da presa non ha mai smesso di filmare.
E quanto si vede, ha qualcosa di "incredibile"...

Per quanto, per certi versi, un po' forzato nei termini di una sceneggiatura vagamente mielosa e pienamente spielberghiana da tutti i punti di vista, Super 8 è un film estremamente interessante che diventa, senza pretesa di una piena condivisione per gli "altri", addirittura "esaltante" trasformandolosi in una sorta di "notte prima degli esami" per gli amanti della fantascienza che, in questa pellicola, possono riconoscere e ritrovare nostalgicamente tanto di quel periodo sotto il profilo sia delle suggestioni che dell'oggettistica.
Super 8 è un film di fantascienza che pur non sviluppando una trama particolarmente originale, reinterpreta atmosfere da B movie alla luce di una sensibilità moderna particolarmente piacevole: un divertissment vintage che non indugia sulle situazioni, ma che punta a raccontare un'epoca tramite le cose e le idee.

Una pellicola personale sul piano dell'ambientazione per J.J. Abrams, regista, sceneggiatore e produttore, ma anche un buon film di fantascienza in cui, come in genere succede nel cinema diretto o prodotto da Steven Spielberg, il dialogo ha sempre la meglio sulla violenza e sulla sopraffazione.
Super 8, però, risente anche dell'epoca in cui è ambientato: in anni in cui il cinema SFX metteva in dubbio l'azione dei governi e l'idea che i mezzi siano giustificati sempre dal fine.

Intelligente e pieno di ritmo, questo film che ha come protagonista un gruppo di adolescenti si lascia perdonare buonismo e deja vu, grazie ad un impianto molto serio e studiato, in cui il cinema, e in particolare quello fantastico, diventano la chiave di volta di un mistero che obbliga tutti quanti a guardarsi negli occhi e a riflettere.
Un progetto interessante e solido con molti momenti visivamente spettacolari e una tenera storia d'amore adolescenziale.
Un film espressione di una fantascienza di contenuti su cui Abrams sviluppa una pellicola dall'impianto classico e intelligente.

http://www.fantascienza.com/magazine/fi ... 9/super-8/
E' la nuova creatura di JJ Abrams? Qualcuno ha avuto occasione di vedere qualcosa? Mi incuriosisce molto... :wink:

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Messaggio da Sergio SYGMA » 10 ago 2011, 0:40

Gira da parecchio il trailer...sembra molto interessante.

Un po' come tutti i lavori di J.J. (non ditemi che non avete pensato a Godzilla guardando Cloverfield...) non è originale l'idea, ma come questa viene sviluppata.

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Messaggio da Krong » 10 ago 2011, 7:57

visioneremo e faremo sapere.

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Messaggio da spones » 29 ago 2011, 12:00

Visto il trailer e quello che più mi piace é l'ambientazione. In effetti ho speranze... :wink:

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Messaggio da TheGib » 10 set 2011, 19:40

Visto.

Andateci, SUBITO; andateci specialmente se eravate i ragazzi di "E.T." o "I Goonies".

La recensione postata all'inizio dice già tutto quello che c'è da sapere, se aggiungessi altro sulla trama vi rovinerei l'emozione.
JJA è stato praticamente perfetto nel rendere originale il non originale (e talvolta scontato), perché traspone perfettamente per lo spettatore contemporaneo adulto le atmosfere, gli incastri, persino la pellicola sporca, dei film dei primi anni '80; e senza cedere alla, seppur apprezzatissima dal latoscritto, deriva semiparodistica di Rodriguez in "Planet Terror" o "Machete".

Sono estremamente ansioso di leggere il commento dell'imperatore.

Poi, quando lo avremo visto in tanti, scenderemo nei dettagli :wink:

P.S.: Ormai dovremmo saperlo, ma è bene ribadirlo: godetevi anche i titoli di coda! :mrgreen:

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Messaggio da IlSisko » 11 set 2011, 17:31

Concordo. La recensione di fantascienza.com è veramente accurata. Abrams riesce sempre a rendere interessanti e coinvogenti trame spesso poco originali. E questo film poteva essere tranquillamente una ciofeca (tipo Skyline per capirci) e invece si è rivelato un autentico omaggio a un certo tipo di cinema che molti di noi ricordano nostalgicamente. Titoli di coda godibilissimi con un piccolo "riferimento" inatteso... :grin:

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Messaggio da favarato » 11 set 2011, 18:03

Uff, 'sta settimana non sono riuscito a trovare una serata libera, ma la prossima devo proprio andarci, visti i vostri commenti e quello di fantascienza.com non dovrebbe proprio deludermi, speriamo resista un'altra settimana nelle sale... :wink:


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Messaggio da spones » 12 set 2011, 11:48

Marò, DEVO andarlo a vedere!!!!!!!

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Messaggio da Krong » 12 set 2011, 14:48

è bellissimo spones!!! davvero divertente e con tante belle citazioni.
notevole!! davvero

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Messaggio da favarato » 12 set 2011, 18:31

Basta, basta, abbiamo capito!!! :mucca:


p.s.
scherzo, comunque continuo a leggere commenti entusiasti, leggete questo tratto da Film.TV.it:
Sul film
Un colpo al cuore, forse uno dei più suggestivi degli ultimi anni. Il responsabile è J.J. Abrams, tra gli autori più innovatori ed interessanti di questa prima decade di inizio millennio. Il contesto temporale è quanto mai necessario perché Super 8 è un film dell’altro secolo, o meglio, che ha radici impiantate in un terreno concimato con passioni, amori ed elementi di una stagione della nostra vita ben precisa. Non è un mistero che dietro Super 8 ci sia l’influenza di Steven Spielberg, forse l’unico regista americano degli ultimi trent’anni ad aver creato un immaginario all’altezza della nostra immaginazione e uno plotone di fans devoti e diligenti. Abrams è uno di questi, e il suo film a tutt’oggi più personale è un omaggio sincero ed appassionato al due volte premio Oscar Spielberg. Le ragioni sono tante e sfiziose. Super 8 è un film di fantascienza in cui la paranoia latente supera l’effetto palese, in grado di costruire sequenze ansiogene senza mai mostrare l’antagonista fino all’ultima mezz’ora. La sua presenza si sente, ma realmente non si riesce a capire davvero che cosa sia quest’essere innominabile (le parole “alieno” o “extraterrestre”, se non vado errato, non vengono mai pronunciate) e crudele, nonostante lo spettacolare ed inspiegabile deragliamento del treno da cui parte la vicenda e la devastazione della pompa di benzina. L’essere c’è, si sente, non si sa se esista per buona parte del film, e la bravura di Abrams sta nel creare aspettativa (che non verrà tradita) in un pubblico avvezzo alle macchine fracassone di Transformers e simili. Giacché il pubblico di Super 8 non è solo il classico pubblico da multisala (dubito che molti dei nati dopo il 1990, generazione che popola i multiplex, che proiettano film dello stesso genere – se di genere si può parlare, ma ci torneremo dopo – di questo, sappiano cosa sia un Super 8), Abrams coglie l’occasione per disseminare la storia di deliziose e gustose citazioni cinematografiche che attingono essenzialmente alla New Hollywood tra i sessanta e gli ottanta. C’è ovviamente Spielberg (che il film onora con rispetto) con il padiglione in cui si nasconde il mostro (una specie di evocazione di Incontri ravvicinati del terzo tipo) e il rapporto tra bambino ed alieno (l’indimenticabile E.T., di cui c’è anche il richiamo alla famiglia del ragazzino che fa il regista, numerosa come quella di Elliot, e alla sequenza in cucina). C’è il Romero dei Morti viventi, omaggiato sia per gli zombie che per il nome delle industrie chimiche al centro del filmino dei ragazzi. C’è Rob Reiner e il gruppetto dei ragazzi che entrano nell’adolescenza di Stand by me, con la scoperta del mondo e, di conseguenza, della violenza, e tante altre cose. Super 8 è un film sul cinema che si fa mito, con il ragazzino regista che lentamente diventa esigente ed egocentrico nella sua adorabile passionalità, con il monologo con cui l’attrice per caso Elle Fanning dichiara il suo amore al partner di scena, con la visione di quei filmini in Super 8 ora sconvolgenti (quelli riguardanti il caso dell’alieno e le implicazioni del misterioso professore di biologia), ora strazianti (le immagini della madre del protagonista Joe, morta in un incidente alle acciaierie come ci spiega la disperata ed essenziale scena iniziale). I ragazzini costruiscono un cortometraggio in cui confluiscono una manciata di generi, dalla fantascienza al noir fino al mèlo: così pure il film di Abrams, che parte come un dramma, diventa poi un racconto di formazione (restandolo fino in fondo), si trasforma d’improvviso in un action movie per poi scoprire le sue vere carte fantascientifiche ed avventurose (non a caso sono i generi maggiormente praticate dal nume tutelare Spielberg). Naturalmente il film è da vedere e dire altre cose toglierebbe il gusto della visione (Super 8 è un film d’altri tempi anche per come riesca ad essere imprevedibile nella sua prevedibilità): basti dire che il finale è tra i più belli degli ultimi vent’anni, con quella vaga sensazione di ingresso in un’altra età, in un altro mondo.



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Messaggio da TheGib » 12 set 2011, 23:22

Originally posted by spones
Marò, DEVO andarlo a vedere!!!!!!!
Sì. Quarantasette volte, dopo aver giocato a Torrioni e Dragoni ed aver sconfitto gli Zombi senza chiamare la famiglia Fratelli.

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Messaggio da Sergio SYGMA » 13 set 2011, 1:43

Gente...un mio amico dice che è una cacchiata di film...che parte con una premessa ma poi cambia direzione e non si capisce più nulla...

Conoscendo voi e J.J. voglio correre ad andare a vederlo....ma ho qualche perplessità...

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Messaggio da Krong » 13 set 2011, 8:04

è un bellissim0 film sergio fidati!

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Messaggio da IlSisko » 13 set 2011, 12:19

Dipende da cosa ti aspetti Sergio. Se capisci l'intento dei due registi coinvolti, lo troverai "un gioiellino". :wink:

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Messaggio da Sergio SYGMA » 13 set 2011, 18:18

Io lo capisco e mi aspetto appunto questo, ma il mio amico è uno che sbava per Transformers, quindi non gli do troppo retta...

Però mi piacerebbe trovare un modo per aprirgli la zucca e infilarci un po' di sale perchè comprenda la differenza tra la cioccolata e......

......le altre sostanze dello stess colore. :D

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