Dico la mia, anche se in generale sono d'accordo con voi:
"Occasione sprecata" è la definizione giusta. Ma è uno spreco che si poteva perdonare ad uno di quei registi -bip-ncelli a cui non si sa perchè Hollywood regali milioni di dollari per confezionare film caciaroni e con poco senso (vedi Michael Bay).
Bellissime scenografie, se non fosse per quelle, non sarebbe valsa la pena di vederlo.
Attori in gamba, ma sono proprio i personaggi che interpretano a non permettere loro di esprimersi : i problemi di questo film sono a monte, cioè nell'idea di base. Sembra che un mostro sacro come Ridley Scott, nell'altalenare di successi, si sia deciso a fare una "marchetta" per incassare qualche soldo, approfittando di una epoca storica in cui il pubblico non è particolarmente esigente di contenuti.
Peccato quindi, a fare di molto meglio ci voleva molto poco.
Vorrei elencare tutti i difetti, tutte le scene inutili, le trovate che rendono il film un prequel mediocre...ma praticamente dovrei avere a portata di mano l'intera sceneggiatura, potrei smontarla pagina per pagina. Pensate che ho indovinato il finale non appena visto l'ologramma del vecchio Weyland...
..quello che brucia di più comunque è il ruolo degli "ingegneri" nella storia. Una ottima occasione per filosofeggiare sul tema della creazione, per suggerire ipotesi suggestive come viene suggerito dall'antefatto, viene poi buttata nel cesso relegando al redivivo gigante il ruolo di mostro casinaro che vuole distruggere tutto. E dire che il momento in cui si guardava intorno spaesato per poi soffermarsi a guardare la Shaw (ANNI LUCE da Ripley, non tanto come recitazione della sopravvalutatissima Lisbeth Salander, quanto per la caratterizzazione del personaggio stesso), ho avuto il dubbio che con lui si potesse instaurare un dialogo...
..ma no, sfasciamo tutto, dai!
Azione ce n'è, tutto già visto, trito e ritrito ma vabè qualche attimo di fiato sospeso lo si ottiene. Anche qui si poteva fare di meglio, ad esempio eliminando in fase di montaggio la scena di Holloway-Chewbacca che chissà come sopravvive al fuoco e gli rimane abbastanza forza per fare cosa? Ma va? Sfasciare tutto pure lui?
Insomma, non si tratta qui di banalità vera e propria, non ci sono gli scivoloni di un regista inesperto o di una produzione con un budget basso, bensì noiosi stereotipi INTENZIONALI come a dare il messaggio al pubblico "volete la monnezza, monnezza sia!", dimenticandosi di quanti capolavori sono usciti da budget molto più contenuti ma da idee molto più forti.
Ecco, forse in PROMETHEUS quello che manca è l'idea di fondo. O meglio una idea abbastanza forte da giustificare un intero film. Qui sembra che qualcuno abbia detto a Scott "Hey, prendi lo space jockey e ricamaci intorno", ma per quanto affascinante fosse la base, l'altezza costruitaci sopra non regge.
Certo, bisogna anche ricordare che il franchise di Alien è stato bastonato qualitativamente da minkiatine di serie c come "Alien Vs Predator", capolavori di cui perfino Raul Bova ha ammesso di esser stato così traumatizzato da non voler più tornare a lavorare ad Hollywood....
...ma qui si parla di Ridley Scott, mica di Neri Parenti!!!
Insomma, le domande che ci si pone su chi fossero in realtà 'sti ingegneri, su a che servisse la capocciona di pietra, sul perchè Holloway diventa Chewbacca, sul perchè il negro di turno riesce a trombarsi Charlize Theron (e poi ti credo che muori contento!), e così via per decine di altre questioni che rimarranno irrisolte per sempre, vengono scalzate da altre domande sul perchè con mezzi del genere si sia fatto un film come questo.
Seguiti? Non credo. Magari in formati diversi, fumetto, videogame...ma film su Lisbeth Salander che arriva sul pianeta dei giganti e si mette a far domande prima di venire disintegrata, non credo se ne faranno.
Spero.
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