Stanley Martin Lieber
Inviato: 2 apr 2018, 21:37
https://it.wikipedia.org/wiki/Stan_Lee
Avrei voluto fare la recensione di Black Panther che, nonostante i miei cattivi presentimenti, si è rivelato un ottimo film.
Invece, dopo aver visto l'ennesimo fantastico cammmmmeo di Stan Lee, mi è esondata una riflessione su questo attempato ma arzillo signore.
Signore che è stato persino omaggiato di una storia di Ortolani, l'autore di Rat-Man che si è spesso dilettato con storie di supereroi Marvel/DC; ma non vi dico quale per non rovinarvi la sorpresa
Nato nel 1922, attivo dal 1941, ha dato vita ad un universo fantastico che è partito dai fumetti per approdare su tutti i media, tra cui appunto "Cinema, Libri, Televisione & Fumetti"
Ecco, io vedo questo signore di 96 (N-O-V-A-N-T-A-S-E-I !) anni che si diverte ad apparire in tutte le sue creazioni trasfigurate al cinema; e me lo immagino, a casa, mentre pensa orgoglioso (e magari di nuovo divertito, col suo sorriso un po' beffardo) a da dove è partito, quello che ha realizzato, quello che ancora realizzerà o sarà realizzato nel suo nome.
Non è fantastico?
Non è una delle cose più appaganti che si possano avere?
Non è un traguardo che ben pochi, salvo forse i grandi da premio Nobel o giù di lì, possono dire di aver raggiunto?
..e voi, che cosa ne pensate?
Avrei voluto fare la recensione di Black Panther che, nonostante i miei cattivi presentimenti, si è rivelato un ottimo film.
Invece, dopo aver visto l'ennesimo fantastico cammmmmeo di Stan Lee, mi è esondata una riflessione su questo attempato ma arzillo signore.
Signore che è stato persino omaggiato di una storia di Ortolani, l'autore di Rat-Man che si è spesso dilettato con storie di supereroi Marvel/DC; ma non vi dico quale per non rovinarvi la sorpresa
Nato nel 1922, attivo dal 1941, ha dato vita ad un universo fantastico che è partito dai fumetti per approdare su tutti i media, tra cui appunto "Cinema, Libri, Televisione & Fumetti"
Ecco, io vedo questo signore di 96 (N-O-V-A-N-T-A-S-E-I !) anni che si diverte ad apparire in tutte le sue creazioni trasfigurate al cinema; e me lo immagino, a casa, mentre pensa orgoglioso (e magari di nuovo divertito, col suo sorriso un po' beffardo) a da dove è partito, quello che ha realizzato, quello che ancora realizzerà o sarà realizzato nel suo nome.
Non è fantastico?
Non è una delle cose più appaganti che si possano avere?
Non è un traguardo che ben pochi, salvo forse i grandi da premio Nobel o giù di lì, possono dire di aver raggiunto?
..e voi, che cosa ne pensate?