A 7-8 anni ho visto il finale di Zambot 3 (che non e' esattamente il massimo dell'allegria), non e' che sia rimasto traumatizzato.
Quello che ti ostini a non capire e' che i bambini sono molto piu' intelligenti di quanto molti adulti vogliono pensare, e capiscono le cose nell'ambito di una narrazione. Sia Nagai che Tezuka hanno ribadito in varie interviste che a loro avviso e' importante che sin da piccoli i ragazzi abbiano modo di capire la differenza tra bene e male, il fatto che si commettono errori, il potersi redimere, il sacrificarsi per il bene comune, ecc ecc.
E questo avviene anche in opere animate. Se nella narrazione tagli la conseguenza di un atto non proteggi un bambino, fai un danno.
Esempio veloce: la non-morte di Sven in Voltron.
Da piccolo mi colpi' perche' mostrava in modo tangibile cosa significava affrontare il male e quanto costasse difendere chi ami.
E' una cosa che ho sempre amato dell'animazione nipponica, a qualsiasi eta': non e' ipocrita, non ti nasconde le cose. Ci sono scelte, ci sono atti, e ci sono conseguenze.
Ti prendo un altro esempio: Lucy May. A un certo punto il cagnaccio del vicino, educato alla cattiveria dal padrone, sbrana la pecorella preferita di Lucy. Successivamente, come contrappasso, il dingo di Lucy azzanna e uccide il cane.
Vogliamo prendere Remi', che e' una ecatombe?
La scia di morte di Candy, che non so quanti amici perde nel corso della sua vita e c'e' pure una guerra in mezzo con morti ammazzati?
Mi pare di ricordare qualcosa di tosto pure in Maple Town, figuriamoci.
Non parliamo poi di Lady Oscar.
E tutti questi anime li hanno visti milioni di bambini, non mi pare che ci siano stati traumi a livello epidemico.
Regalo Jeegoso:
http://www.youtube.com/watch?v=oi2Eg1BOSLw
Questo lo dedico a Sygma
http://www.youtube.com/watch?v=LfWzsA_2HAc
Michele Amadesi, illustrazioni e disegni
e-mail:
info@sektoralpha.it
Portfolio on line e sito web personale -->
Sektor Alpha