Evoluzionismo come ideologia...
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Evoluzionismo come ideologia...
di Danilo Saccoccioni
Sfogliando un qualunque libro scolastico di Biologia e Scienze, è immancabile la progressione di figure che parte dalla rappresentazione "pelosa" di una scimmia curva fino a giungere all’uomo. Sfogliando un qualunque libro di storia, d’altra parte, è immancabile il capitolo che osanna gli "inventori" dell’evoluzionismo, spacciandoli per insigni scienziati ( pochi conoscono le loro frequenti e censurate tendenze razziste ). Sfogliando un qualunque libro o rivista o quotidiano, l’evoluzionismo è dato come scontato, come qualcosa di autoevidente, di scientificamente provato, verificato e accertato. Accendendo la TV, i "divulgatori scientifici" dei documentari che occupano le prime serate televisive sono abilissimi nel destreggiare le loro maldestre conoscenze scientiste in modo da far rientrare tutto nel quadro "teorico" dell’evoluzionismo: ecco magari un bel servizio sull’insetto-foglia, mentre si mimetizza nel suo habitat: accipicchia, per forza l’insetto deriva da un processo evolutivo che lo ha selezionato come più adatto alla sopravvivenza avendo la possibilità di mimetizzarsi tra le foglie !!! ( Peccato per gli evoluzionisti che questo insetto-foglia esisteva prima delle stesse foglie…). Non parliamo poi dei testi di Filosofia… Perfino chi è "di casa nostra" e si occupa di Antropologia Teologica cerca sui suoi libri di testo per seminaristi di conciliare disperatamente evoluzionismo e creazione da parte di Dio.
Ebbene, non si vuole qui entrare nei dettagli un po’ più scientifici della cosa per motivi di spazio ( ma accessibili per buona parte anche ai non "addetti ai lavori" ) e per i quali si rimanda ai riferimenti riportati sotto, tuttavia dobbiamo denunciare la colossale menzogna che Satana ha voluto inculcare un po’ in tutti nei riguardi della favola dell’evoluzionismo: ci sono caduti anche i bravi scienziati che tutto giustificano con la dizione "poco per volta, cambiamento dopo cambiamento, con 3 miliardi di anni si deve essere evoluta la vita".
Grazie a Dio in America esiste da tempo ormai un corposo movimento di scienziati ricercatori credenti che ha praticamente smontato tutti i "miracoli del caso", tutto ciò che gli evoluzionisti vorrebbero far credere come scontato alla gente ( "stupida" perché ancora crede in un Dio Creatore ). L’Italia è ovviamente più dormigliona, ma non parliamo di tutti; basti pensare al Prof. Giuseppe Sermonti ( tanto di cappello ) che ha insegnato Genetica all’Università di Perugia e che in prima linea si è fatto portavoce di tutti coloro che vedono giustamente nell’evoluzionismo una minaccia alla dignità della ragione umana, oltre che alla fede cristiana; ricordiamo anche il notissimo fisico Antonio Zichichi, che ha tolto all’evoluzionismo perfino la più basilare credibilità scientifica nei termini definiti dal padre della scienza Galilei; questi fu proprio con un atto di fede nel Creatore a introdurre la Scienza ( con la S maiuscola ) nel campo delle conoscenze dell’uomo.
Purtroppo troppi teologi dimenticano il Concilio particolare di Colonia del 1860, primo provvedimento contro le nuove dottrine che dichiarò contraria alla fede e alla Scrittura l’opinione di coloro che avessero asserito che l’origine dell’uomo fosse dovuta a una spontanea ( termine chiave ) evoluzione e trasformazione da specie inferiori a specie superiori. ( Si riportano sotto altri interventi del Magistero ). A interventi come questo non è forse dovuta obbedienza di intelletto? O lo Spirito Santo ama ingannare i suoi figli?
Il neodarwinismo prese piede con le scoperte biologiche soprattutto della struttura cellulare e del DNA, da molti soprannominato "il programma" costitutivo dell’essere vivente. Immancabile allora il ricorso al "caso" come motore per l’evoluzione delle specie o, come si dice in gergo tecnico, "macroevoluzione": il caso avrebbe determinato mutazioni (cambiamenti) significativi e lentamente progressivi nella struttura del DNA dalle prime forme di vita fino a quelle attuali.
Ripetiamo, non si riportano le innumerevoli critiche scientifiche a ciò, ma si vuole sottolineare brevemente il ruolo del caso attribuito all’evoluzione; ciò si fa per avviare una possibile ricerca per chi si occupa di teologia.
Il caso non è capace di fondare la dignità dell’uomo e del creato: come potrebbe essere il caso la via scelta da Dio per far venire l’uomo? La Rivelazione ci insegna che Dio agisce in un modo ben preciso nella storia: è "un Dio nascosto" come dice la Scrittura, ma il suo intervento (Provvidenza) è intelligibile all’uomo, pena l’incapacità razionale di riconoscere la sua esistenza e la sua azione attraverso le cose create. Ancora: non insegna forse la Bibbia che il creato è plasmato, forgiato e ordinato dalla Parola di Dio con una volontà precisa e mirata e che laddove manca la benedizione divina si cade nel caos? Dobbiamo ancora dar credito all’ipotesi conciliatrice di evoluzione e creazione? A causa dell’unità e dell’unicità della verità, si può dedurre quanto affermato e, più esplicitamente, l’erroneità dell’interpretazione secondo cui Dio avrebbe creato il mondo con delle leggi che, legate ad hoc al caso, avrebbero permesso e "guidato" la evoluzione biologica fino all’uomo. La natura è una testimonianza della verità e dell’ontologia propria delle specie: non è forse riportato in Genesi che ciascuna pianta debba avere il proprio seme "secondo la sua specie"?
Come si vede la posta in gioco è notevole e lo spunto di riflessione dato vuole essere uno stimolo sia per la ricerca teologica troppo arenata su false interpretazioni, sia per informarsi e aggiornarsi sulla critica scientifica fatta a queste "dottrine" che purtroppo come una censura non si ritrova con facilità su libri; quindi si danno di seguito dei riferimenti che aiuteranno a comprendere che il mistero che si trova dietro la vita e il suo meraviglioso sviluppo sulla terra è lo stesso che circonda Dio: i viventi possono essere descritti, classificati, identificati in una data era geologica, guariti, perfino modificati geneticamente ( per chi non si pone problemi etici ), ma nessuno arriverà mai a capo del mistero della origine e di colui che ha detto:
Dov’eri tu quand’io ponevo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza! ( Gb 38,4 )
Non ho la forza di incazzarmi di fronte a certe aberrazioni... Mi rendo solo conto di come la fede possa accecare gli individui, e portare anche chi per natura sarebbe non violento a commettere azioni ripugnanti, come infatti è avvenuto, ed in alcuni luoghi accade.
Non auro sed ferro recuperanda est Patria
-^-_-
Sfogliando un qualunque libro scolastico di Biologia e Scienze, è immancabile la progressione di figure che parte dalla rappresentazione "pelosa" di una scimmia curva fino a giungere all’uomo. Sfogliando un qualunque libro di storia, d’altra parte, è immancabile il capitolo che osanna gli "inventori" dell’evoluzionismo, spacciandoli per insigni scienziati ( pochi conoscono le loro frequenti e censurate tendenze razziste ). Sfogliando un qualunque libro o rivista o quotidiano, l’evoluzionismo è dato come scontato, come qualcosa di autoevidente, di scientificamente provato, verificato e accertato. Accendendo la TV, i "divulgatori scientifici" dei documentari che occupano le prime serate televisive sono abilissimi nel destreggiare le loro maldestre conoscenze scientiste in modo da far rientrare tutto nel quadro "teorico" dell’evoluzionismo: ecco magari un bel servizio sull’insetto-foglia, mentre si mimetizza nel suo habitat: accipicchia, per forza l’insetto deriva da un processo evolutivo che lo ha selezionato come più adatto alla sopravvivenza avendo la possibilità di mimetizzarsi tra le foglie !!! ( Peccato per gli evoluzionisti che questo insetto-foglia esisteva prima delle stesse foglie…). Non parliamo poi dei testi di Filosofia… Perfino chi è "di casa nostra" e si occupa di Antropologia Teologica cerca sui suoi libri di testo per seminaristi di conciliare disperatamente evoluzionismo e creazione da parte di Dio.
Ebbene, non si vuole qui entrare nei dettagli un po’ più scientifici della cosa per motivi di spazio ( ma accessibili per buona parte anche ai non "addetti ai lavori" ) e per i quali si rimanda ai riferimenti riportati sotto, tuttavia dobbiamo denunciare la colossale menzogna che Satana ha voluto inculcare un po’ in tutti nei riguardi della favola dell’evoluzionismo: ci sono caduti anche i bravi scienziati che tutto giustificano con la dizione "poco per volta, cambiamento dopo cambiamento, con 3 miliardi di anni si deve essere evoluta la vita".
Grazie a Dio in America esiste da tempo ormai un corposo movimento di scienziati ricercatori credenti che ha praticamente smontato tutti i "miracoli del caso", tutto ciò che gli evoluzionisti vorrebbero far credere come scontato alla gente ( "stupida" perché ancora crede in un Dio Creatore ). L’Italia è ovviamente più dormigliona, ma non parliamo di tutti; basti pensare al Prof. Giuseppe Sermonti ( tanto di cappello ) che ha insegnato Genetica all’Università di Perugia e che in prima linea si è fatto portavoce di tutti coloro che vedono giustamente nell’evoluzionismo una minaccia alla dignità della ragione umana, oltre che alla fede cristiana; ricordiamo anche il notissimo fisico Antonio Zichichi, che ha tolto all’evoluzionismo perfino la più basilare credibilità scientifica nei termini definiti dal padre della scienza Galilei; questi fu proprio con un atto di fede nel Creatore a introdurre la Scienza ( con la S maiuscola ) nel campo delle conoscenze dell’uomo.
Purtroppo troppi teologi dimenticano il Concilio particolare di Colonia del 1860, primo provvedimento contro le nuove dottrine che dichiarò contraria alla fede e alla Scrittura l’opinione di coloro che avessero asserito che l’origine dell’uomo fosse dovuta a una spontanea ( termine chiave ) evoluzione e trasformazione da specie inferiori a specie superiori. ( Si riportano sotto altri interventi del Magistero ). A interventi come questo non è forse dovuta obbedienza di intelletto? O lo Spirito Santo ama ingannare i suoi figli?
Il neodarwinismo prese piede con le scoperte biologiche soprattutto della struttura cellulare e del DNA, da molti soprannominato "il programma" costitutivo dell’essere vivente. Immancabile allora il ricorso al "caso" come motore per l’evoluzione delle specie o, come si dice in gergo tecnico, "macroevoluzione": il caso avrebbe determinato mutazioni (cambiamenti) significativi e lentamente progressivi nella struttura del DNA dalle prime forme di vita fino a quelle attuali.
Ripetiamo, non si riportano le innumerevoli critiche scientifiche a ciò, ma si vuole sottolineare brevemente il ruolo del caso attribuito all’evoluzione; ciò si fa per avviare una possibile ricerca per chi si occupa di teologia.
Il caso non è capace di fondare la dignità dell’uomo e del creato: come potrebbe essere il caso la via scelta da Dio per far venire l’uomo? La Rivelazione ci insegna che Dio agisce in un modo ben preciso nella storia: è "un Dio nascosto" come dice la Scrittura, ma il suo intervento (Provvidenza) è intelligibile all’uomo, pena l’incapacità razionale di riconoscere la sua esistenza e la sua azione attraverso le cose create. Ancora: non insegna forse la Bibbia che il creato è plasmato, forgiato e ordinato dalla Parola di Dio con una volontà precisa e mirata e che laddove manca la benedizione divina si cade nel caos? Dobbiamo ancora dar credito all’ipotesi conciliatrice di evoluzione e creazione? A causa dell’unità e dell’unicità della verità, si può dedurre quanto affermato e, più esplicitamente, l’erroneità dell’interpretazione secondo cui Dio avrebbe creato il mondo con delle leggi che, legate ad hoc al caso, avrebbero permesso e "guidato" la evoluzione biologica fino all’uomo. La natura è una testimonianza della verità e dell’ontologia propria delle specie: non è forse riportato in Genesi che ciascuna pianta debba avere il proprio seme "secondo la sua specie"?
Come si vede la posta in gioco è notevole e lo spunto di riflessione dato vuole essere uno stimolo sia per la ricerca teologica troppo arenata su false interpretazioni, sia per informarsi e aggiornarsi sulla critica scientifica fatta a queste "dottrine" che purtroppo come una censura non si ritrova con facilità su libri; quindi si danno di seguito dei riferimenti che aiuteranno a comprendere che il mistero che si trova dietro la vita e il suo meraviglioso sviluppo sulla terra è lo stesso che circonda Dio: i viventi possono essere descritti, classificati, identificati in una data era geologica, guariti, perfino modificati geneticamente ( per chi non si pone problemi etici ), ma nessuno arriverà mai a capo del mistero della origine e di colui che ha detto:
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e va beh, antò, mica sei marx
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Se conosci la verità, guardati bene dal recar turbamento agli animi di coloro che non sono ancora preparati ad afferrarla, giacchè l'insegnamento fuori dal tempo potrebbe stornarli dal lavoro ch'essi compiono e far loro vedere delle mezze verità, con loro grave pregiudizio
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Se conosci la verità, guardati bene dal recar turbamento agli animi di coloro che non sono ancora preparati ad afferrarla, giacchè l'insegnamento fuori dal tempo potrebbe stornarli dal lavoro ch'essi compiono e far loro vedere delle mezze verità, con loro grave pregiudizio
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A meno chè non si creda che la nostra esistenza, e tutti i meccanismi che la regolano insieme a tutto quello che ci circonda, sia solo il risultato di una colossale botta di cu.lo, sinceramente io credo che sfogliando un libro di chimica o di biologia non sia difficile trovarci il divino. Solo che mi sembra palese, al di là della veridicità della teoria di Darwin, che non si possa fare l'operazione opposta sfogliando la Bibbia, il Corano o la Torah aspettandosi di trovarci lo scientifico dato che dovrebbe saltare subito agli occhi che le verità rivelate contenute in questi testi sono di natura spirituale...
@Ormazad: non ricordo quale studioso lo disse, ma mi è rimasta impressa questa frase: "La scienza è lo stato attuale dell'errore". E sarà più o meno sempre così, man mano che amplieremo le nostre conoscenze, le nostre ricerche e inveteremo strumenti e metodi sempre più affidabili per caprie il mondo. Nella scienza tutto è vero fino a prova contraria e nessuno, che io sappia, ha smentito Darwin o ha proposto serie teorie alternative basate sulla scienza e non sulla religione.
@Inter: Non pensavo che l'avrei mai detto, ma sono contento di essere un drogato
@Ormazad: non ricordo quale studioso lo disse, ma mi è rimasta impressa questa frase: "La scienza è lo stato attuale dell'errore". E sarà più o meno sempre così, man mano che amplieremo le nostre conoscenze, le nostre ricerche e inveteremo strumenti e metodi sempre più affidabili per caprie il mondo. Nella scienza tutto è vero fino a prova contraria e nessuno, che io sappia, ha smentito Darwin o ha proposto serie teorie alternative basate sulla scienza e non sulla religione.
@Inter: Non pensavo che l'avrei mai detto, ma sono contento di essere un drogato
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essere credente e accettare il divino nella storia e nella vita, non vuol dire chiudere gli occhi davanti alla scienza
è molto interessante seguire i progressi scientifici
del resto ci fu Uno che raccontò una certa parabola dei talenti: ognuno di noi ha ricevuto dei doni, ognuno di noi li deve far fruttare al massimo; per chi crede come me, non impegnare i propri doni è tradire la propria fede
Se abbiamo un cervello DOBBIAMO usarlo al massimo delle nostre possibilità
è molto interessante seguire i progressi scientifici
del resto ci fu Uno che raccontò una certa parabola dei talenti: ognuno di noi ha ricevuto dei doni, ognuno di noi li deve far fruttare al massimo; per chi crede come me, non impegnare i propri doni è tradire la propria fede
Se abbiamo un cervello DOBBIAMO usarlo al massimo delle nostre possibilità
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