In una cometa i mattoncini del Dna

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TheGib
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In una cometa i mattoncini del Dna

Messaggio da TheGib » 14 dic 2006, 20:39

Da repubblica.it:
http://www.repubblica.it/2006/12/sezion ... omete.html

La vita sulla Terra giunta dallo spazio

Da molto tempo si ipotizzava che le comete possono essere i veicoli che trasportano la vita. Ora c'è una prova definitiva e l'hanno scoperta i ricercatori che stanno studiando la polvere della cometa Wild-2, che è stata riportata a Terra dalla sonda della Nasa Stardust lo scorso gennaio. All'interno dei grani sono state scoperte dai ricercatori gli ingredienti fondamentali per la vita. Si tratta dei mattoni che servono per la costruzione delle complesse molecole organiche, come il DNA, ad esempio, che racchiude il codice genetico.
In altre parole se quel materiale cadendo su un pianeta simile alla Terra trovasse le condizioni per evolversi in molecole più complesse esso potrebbe dare origine agli elementi fondamentali per innescare l'evoluzione della vita. Per questa scoperta, pubblicata questa settimana sulla rivista Science, l'Italia ha avuto un ruolo molto importante con l'Osservatorio di Capodimonte dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l'Università Parthenope di Napoli e l'Università di Catania.
I ricercatori sostengono che questa è la prima concreta evidenza a sostegno dell'ipotesi secondo cui la vita sulla Terra è giunta dallo spazio e che siano stati corpi celesti come le comete e gli asteroidi a trasportarla fin qui. Un'ipotesi che prende il nome di panspermia. "Nei grani di polvere della chioma della cometa, ciascuno molto più piccolo di un millimetro, sono state trovate tracce di ammine e molecole costituite da lunghe catene ricche di carbonio che è l'elemento fondamentale su cui si basa la vita", spiega Luigi Colangeli, Direttore dell'Osservatorio di Capodimonte.
Ma le novità che giungono dallo studio dei granuli della cometa non si fermano qui. Sono stati trovati infatti, minerali silicatici ossia minerali composti da ossigeno e silicio più altri minerali vari in forma cristallina. "Poiché il materiale delle comete è il più antico del sistema solare i silicati dovrebbero, secondo le ipotesi correnti, trovarsi in forma amorfa e non cristallizzata. Questa scoperta fa ipotizzare che il materiale che compone le comete deve essere stato in qualche modo elaborato o da un meccanismo al momento sconosciuto o a causa dell'avvicinamento della cometa al Sole che scaldando il materiale lo ha cristallizzato", spiega Colangeli. Ciò costringerà a rivedere o a modificare le teorie sulla formazione dei sistemi planetari.
Le decine di grani di polvere integri che la sonda Stardust ha catturato dalla coda della cometa il 2 gennaio 2004 con una speciale "racchetta" di aerogel (una sostanza porosa e dall'aspetto lattiginoso estremamente leggero) sono stati analizzati negli ultimi dieci mesi da una cinquantina di laboratori in tutto il mondo, organizzati in cinque gruppi chiamati Pet (Preliminary Examination Team). Dei grani riportati a Terra il 15 gennaio 2005, 7 sono stati analizzati dai ricercatori italiani, coordinati da Alessandra Rotundi, dell'università Parthenope. Questo materiale è l'unico che è stato riportato a Terra dallo spazio dopo le rocce lunari, trasportate nel 1972 dall'Apollo 17.
L'entusiasmo della scoperta ha portato all'idea di una nuova missione: raggiungere un asteroide, campionarlo e riportare a Terra il materiale prelevato. L'ambizioso progetto è stato annunciato da John Brucato, dell'osservatorio di Capodimonte dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e presidente della Società Italiana di Astrobiologia, il quale sottolinea che per il momento la missione è solo un'idea che i ricercatori intendono presentare all'Agenzia Spaziale Europea (ESA) nel giugno 2007, nell'ambito del programma Cosmic Vision, ma che sperano si realizzi nel prossimo decennio.
Intanto la scoperta delle molecole organiche nella coda di Wild-2 ravviva ancor più le aspettative della missione dell'Agenzia Spaziale Europea "Rosetta", che è in viaggio verso la cometa 67 P/Churyumov- Gerasimenko, sulla quale, nel 2014, farà atterrare un robot che scaverà tra i suoi ghiacci e analizzerà sul posto il materiale estratto. Le sorprese non mancheranno.

articolo originale di LUIGI BIGNAMI
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Messaggio da Lolann » 15 dic 2006, 16:50

Quando ieri sera ho visto il servizio al tg mi e' venuta la pelle d'oca
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Messaggio da R. Daneel Olivaw » 15 dic 2006, 20:05

Scusate ma io non capisco tutto questo entusiasmo, forse mi sfugge qualcosa:
Si parla non dell'origine della vita ma dell'origine di sostanze chimiche semplici (i mattoni) ma tali sostanze sono facilissime da ottenere facendo attraversare una miscela di gas appropriata da scariche elettriche. Già da tempo si ritiene che molto probabilmente sulla Terra primordiale c'erano tutte le condizioni fisico-chimiche per ottenere amminoacidi in grande quantità, che differenza può aver fatto qualche amminoacido in più portato dalle comete? E comunque, a prescindere da questo ragionamento, dato che si potrebbe argomentare che non ci sono prove che sulla terra ci fossero davvero sufficienti quantità di amminoacidi (non so se ce ne sono ma è comunque una possibiltà molto probabile a quanto mi risulta), resta sempre da capire come dai mattoni fondamentali si siano formate molecole più complesse come il DNA, cosa che questa scoperta non solo non dice ma lascia anche supporre che questo livello evolutivo sia avvenuto sempre e comunque sulla Terra, quindi alla fin fine la vera vita si è originata comunque sul pianeta.

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Messaggio da TheGib » 16 dic 2006, 14:03

La questione non è "dove si è sviluppata la vita", perlomeno il tipo di vita che conosciamo (che non avrebbe tale possibilità su una cometa o su un piccolo asteroide).
La scoperta sta nella certezza che questo tipo di "mattoni" non è né un caso unico sulla Terra, né tantomeno una caratteristica di particolari pianeti "evoluti". Il fatto che i "mattoni" si possano trovare su una cometa, aumenta notevolmente le probabilità che vengano "distribuiti" nell'universo, e che quindi possano trovare "terreno fertile" per generare la vita.
Insomma, non sono la prova che esiste E.T., ma l'evidenza che le condizioni della Terra non sono necessariamente uniche né irripetibili. Questo, a noi sognatori evoluti, può sembrare ovvio; ma dal punto di vista scientifico, non avendo la velocità di curvatura che ci permette di visitare altri sistemi solari, è un grosso passo avanti.
Come dire: non riusciamo a "vedere" se effettivamente i "mattoni" sono da qualche altra parte, ma fortunatamente i "mattoni" ci sono arrivati da qualche altra parte. Questa è la prova certa che non si sono formati solo qui.
Prima era solo un'ipotesi plausibile; e (ricordo a tutti) il calcolo delle probabilità, con i parametri attualmente conosciuti, non ci dà la certezza che esista la vita (intelligente o meno) su un altro pianeta.

EDIT: l'altra cosa interessante della notizia, comunque, è che abbiamo contribuito anche noi italiani... :wink:

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Messaggio da R. Daneel Olivaw » 16 dic 2006, 15:14

Mi spiace ma anche in questo caso non riesco a condividere l'entusiasmo[:\]: non è la prima volta che sento parlare di prove dell'esistenza di sostanze organiche semplici al di fuori della Terra e anche al di fuori del sistema solare.

Comunque l'articolo che hai indicato parla dell'origine della vita sulla terra ad opera delle comete e lascia intendere che sia questa la scoperta sensazionale:
I ricercatori sostengono che questa è la prima concreta evidenza a sostegno dell'ipotesi secondo cui la vita sulla Terra è giunta dallo spazio e che siano stati corpi celesti come le comete e gli asteroidi a trasportarla fin qui. Un'ipotesi che prende il nome di panspermia.
Non vorrei passare per guastafeste ma insisto nel dire che per me questo articolo non dice niente che non abbia già sentito.

Con questo non voglio dire che hai fatto male a segnalarlo, sia chiaro :smile: e comunque mi fa piacere sapere che l'Italia partecipa a ricerche di questo tipo.

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Messaggio da TheGib » 16 dic 2006, 15:53

L'ipotesi e lo studio dei "mattoni" dallo spazio, come dici giustamente tu, non è una novità, e scusami se non ho capito il senso della tua osservazione nella mia risposta. :wink:

Premesso che in questo caso si ha (sembra) un livello di certezza maggiore, quello che mi aveva appunto colpito era la "presenza italiana". [:mauri199]
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