SCIENZA:Che cosa c’era prima del big bang?

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SCIENZA:Che cosa c’era prima del big bang?

Messaggio da solo » 4 set 2007, 17:27

È la domanda prima. E ultima. Che cosa c’era "là fuori"? E se ci fosse un laboratorio dove nascono universi. Compreso il nostro?

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Messaggio da Myra » 4 set 2007, 18:36

Quella teoria in base alla quale in nostro universo sarebbe la simulazione di un computer alieno molto sofisticato mi appare del tutto campata in aria e inoltre si limita a spostare il problema da qualche altra parte. Mi piace molto la teoria degli universi paralleli che hanno come unico collante la gravità, questa teoria rende anche una sorta di spiegazione del perchè non si riesca a trovare il gravitone. Certo, nessuna teoria ci spiega il perchè e il percome ha avuto origine l'universo, ma questa è una fortuna.

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Messaggio da Lario3 » 4 set 2007, 23:14

C'è la possibilità che non ci fosse nulla... è difficile da capire ma è una possibilità.
CIAO!!! :-D
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Messaggio da itamare76 » 5 set 2007, 6:09

Mi viene in mente l'officina di "Guida galattica per autostoppisti" dove venivano creati pianeti e sistemi solari.
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Messaggio da TheGib » 5 set 2007, 19:28

Un articolo veramente interessante! :smile:

Appunti sparsi:
Il fatto che S.Agostino abbia indovinato non dovrebbe stupire; da quando esiste la filosofia credo che siano state ipotizzate tutte le teorie possibili ed immaginabili; in quest'ottica trovare qualcuno che "indovina" la realtà non è un problema :mrgreen:

L'idea del multiverso mi ha sempre affascinato; consiglio le seguenti letture, direttamente da "Le Scienze", per approfondire i diversi punti di vista al riguardo:
http://lescienze.espresso.repubblica.it ... li/1287556
http://lescienze.espresso.repubblica.it ... so/1291175

Il fatto di ipotizzare "simulazioni di alieni" et similia non risolve nulla, e non fa altro che spostare il problema di "che cosa c'era all'inizio" un po' più in là; e comunque, dal punto di vista filosofico/teologico, non è altro che il riproporsi delle teorie gnostiche con la presenza di uno o più demiurghi, cioè semi-divinità che si frappongono tra noi e l'Assoluto...

Non mi è chiaro un particolare della teoria delle "brane"; per semplificare eliminerò due dimensioni, ipotizzando il ns. universo ad una sola dimensione; in tal modo possiamo immaginare quanto andrò ad esporre.
Vediamo il tempo come la 2a dimensione e la "5a dimensione" come la 3a della ns. simulazione; entrambi sono ortogonali alla "stringa" unidimensionale che rappresenta il ns.universo fisico.
Se immaginiamo il ns.universo come l'espandersi della stringa lungo la dimensione tempo, allora il nostro spazio-tempo "diventa" una specie di lenzuolo; possono succedere due cose:
1) Il lenzuolo è "rigido", e muovendosi nella 3a dimensione collide con altri lenzuoli, ma nella sua totalità
2) Il lenzuolo si può increspare, e collide con altri nella 3a dimensione solo in punto preciso del suo spazio-tempo
Premesso che questo implica che NON CI ACCORGIAMO della collisione, tutto questo presuppone uno... "spostamento"!!! Ma il tempo lo abbiamo già "sfruttato" come 2a dimensione del lenzuolo; quindi... come facciamo a spostarci ?!?

3) Ed ecco allora la terza ipotesi (che altro non è se non una variante della seconda): immaginiamo ogni universo come stringa che "fluttua" lungo il tempo; se una stringa viene attratta da un'altra, si avvicinano nella 3a dimensione mentre si spostano lungo la 2a (il tempo); in quest'ottica le probabilità di collisione sono minori, e di nuovo o le stringhe si annullano per crearne di nuove, oppure non ci si accorge della collisione... se non nel punto preciso (spazio-tempo) in cui le stringhe si toccano.
3-bis) :rolleyes: ... oppure, se si toccano, arrivano ad "incollarsi" l'una con l'altra ?

Qualcuno è in grado di aiutarmi a risolvere ? [:sniffle]
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Messaggio da Myra » 6 set 2007, 10:09

Ho letto tempo fa di questa teoria e non sono sicura di ricordare tutti i particolari. Secondo quel che ho capito, il nostro universo fluttua in uno spazio multidimensionale, quindi oltre alle dimensioni del nostro universo ci sarebbero quelle esterne ad esso. Le dimensioni del nostro universo, perchè la teoria funzioni, dovrebbero essere 11 e ovviamente non è possibile percepirle perchè noi ne vediamo solo tre spaziali e una temporale, in effetti viviamo in un mondo a tre dimensioni poichè ci possiamo muovere solo in tre direzioni diverse, abbiamo tre gradi di libertà. Le altre dimensioni sono nel microscopico, si manifestano solo nell'indefinitamente piccolo, in pratica gli oggetti del mondo microscopico possono muoversi laddove per noi è invisibile. E' difficile da spiegare e qualunque paragone risulta inadeguato perchè il nostro cervello è abituato a percepire solo tre dimensioni. Ci proverò ugualmente ma non so se è pertinente il paragone. Immagina una linea unidimensionale e immagina di poterla ingrandire a dismisura in modo che questa ti appare come un affarino cilindrico, ecco che le dimensioni sono salite a due, ora puoi muoverti non solo lungo la linea ma anche attorno ad essa, se fai uno sforzo ulteriore, ogni cerchio può essere visualizzato come un ulteriore cilindretto che gira attorno a quello iniziale. Inizialmente per individuare un punto nello spazio occorreva una sola coordinata, ma se immagini che il punto si muove su una circonferenza (che gira attorno a una linea) occorrono due coordinate, immagina che la circonferenza a sua volta è un cilindretto, quindi il punto si muove su una piccola circonferenza che gira attorno a un'altra circonferenza che gira...ecc. ecc. fino al mal di testa finale. In definitiva il punto ha più libertà di muoversi nel microscopico di quanta ne abbia nel macroscopico, noi non possiamo vedere le dimensioni aggiuntive perchè siamo troppo grandi, le altre dimensioni sono nascoste.


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Messaggio da TheGib » 6 set 2007, 11:23

La spiegazione è chiarissima (almeno per me...).
Rimane "nebulosa" la questione dello spostamento e della collisione in queste altre dimensioni; ma è più un problema di equazioni che di immaginazione.
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