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Messaggio da spones » 17 nov 2010, 13:49

Già si capisce di più :wink:
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Messaggio da IlSisko » 17 nov 2010, 15:00

Curiosità

C'è un passaggio interessante nell'articolo linkato (del 2005) in quello da me segnalato che "giustificherebbe" uno dei presunti errori grossolani del film di Abrams:

"Le supernove possono offuscare un’intera galassia e spesso, in galassie vicine alla nostra, possono essere viste con semplici telescopi amatoriali." :smile:

Nello stesso articolo cmq vi sono ulteriori notizie molto "affascinanti":

"Gli scienziati hanno potuto documentare la storia di questa stella atipica, prima e dopo l’esplosione(avvenuta nel 1979), studiando gli anelli luminosi intorno ad essa, che si sono conservati dall’esplosione.

Tra i vari risultati ottenuti, quello probabilmente più importante è l’osservazione di un vento stellare antichissimo, presente molto prima dell’esplosione, avvenuta 16000 anni dopo.

Questo risultato è straordinario se si tiene conto che neanche per il nostro Sole abbiamo una tale informazione, e il Sole è certamente la stella che conosciamo meglio.

Rimane però un mistero: come può la stella diminuire la sua luminosità nelle frequenze della luce visibile e mantenere pressoché identica la sua luminosità X?

Questi oggetti dimezzano la loro luminosità tipicamente dopo dieci giorni, indipendentemente dalla lunghezza d’onda.
La luminosità ottica di SN 1979C è diminuita di un fattore 250, diventando a malapena visibile con un buon telescopio amatoriale. Tuttavia in X questa supernova rimane ancora l’oggetto più brillante nella sua galassia ospite M100, nella costellazione ‘Coma Berenice’.

Nel tentativo di ricostruire la storia della stella che ha dato origine a SN 1979C, il team del Goddard Space Flight Center ha trovato che questa stella, circa 18 volte più massiva del Sole, aveva prodotto un violento vento stellare. Il gas era stato lanciato nello spazio per milioni di anni, creando appunto gli anelli intorno alla stella.

I raggi X prodotti dopo l’esplosione, quando l’onda d’urto ha raggiunto il vento stellare, hanno scaldato il gas portandolo ad una temperatura di diversi milioni di gradi – alimentando per 16000 anni l’attività stellare.

“Possiamo usare la radiazione X proveniente dalla supernova SN 1979C come una macchina del tempo per studiare la vita di una stella morta molto prima che esplodesse” dice Immler.

Un'analisi così dettagliata è stata possibile semplicemente perché SN 1979C non è ancora scomparsa. Gli astronomi hanno in loro possesso un equivalente di 25 anni di dati osservativi in varie lunghezze d’onda, dalle onde radio, fino all’ottico, ultravioletto e X.

L’ipotesi più probabile, che spiegherebbe questa anomalia nella luminosità X, è che l’abbondante vento stellare abbia fornito materiale sufficiente a mantenere SN 1979C luminosa.

Il team ha inoltre prodotto una rara osservazione della radiazione ultravioletta proveniente dalla supernova usando XMM-Newton. L’immagine ultravioletta conferma ulteriormente ciò che l’analisi X aveva trovato: il gas intorno alla stella, che ricopre una regione 25 volte più grande del Sistema Solare – ha una densità elevata, 10 000 atomi per centimetro cubo, ossia 1000 volte più denso del vento solare."

p.s: Secondo il primo articolo da me segnalato cmq, l'ipotesi dei getti di vento solare, così come quella della magnetar (una stella di neutroni con un campo magnetico particolarmente intenso, milioni di miliardi superiore a quello terrestre) sarebbero ora state escluse dai ricercatori della NASA per "preferire" l'ipotesi del buco nero...

In definitiva quindi come ben conclude l'autore dell'articolo:
"Al di là delle cautele del caso, sempre necessarie, la scienza progredisce con il solito modo: verificare le ipotesi, scartando quelle che male si adattano alle osservazioni e proponendo, invece, quelle che meglio interpretano i dati osservati. In questo caso è il lavoro di Young e soci ad essere stato confermato e ulteriormente migliorato dal gruppo di Patnaude, almeno fino al prossimo esame dei dati osservativi."

Immagine

"For all we know, at this very moment, somewhere, far beyond
all those distant stars... Benny Russel is dreaming of us."

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