Alpi: una navicella spaziale per hotel

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Guardiamarina
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Alpi: una navicella spaziale per hotel

Messaggio da solo » 15 dic 2008, 10:16

'Sarà alimentata grazie all'energia solare ed eolica'.


La montagna diventa high-tech: dalle case in stile tirolese si passa direttamente alla navicella (quasi) sospesa nell'aria in stile 'Star Trek'. L'idea è quella di piazzare un letto sotto le stelle, una stanza senza pareti né soffitto, nel mezzo delle Dolomiti a 2100 metri di altezza: si chiama semplicemente "Capsula", il futuristico rifugio del designer industriale Ross Lovegrove.

La capsula supertecnologica dal diametro di 8 metri è rivestita in doppio vetro con uno speciale materiale riflettente il cui involucro esterno diffonde l'ambiente circostante e smaterializza la sua presenza, permettendo così agli occupanti di vedere all'esterno in qualsiasi condizione ambientale, ha spiegato Lovegrove. La stanza singola ha un letto dalla forma irregolare nel mezzo con linee essenziali e colore bianco. Inoltre, è completamente indipendente dal punto di vista energetico poichè alimentata con energia solare ed eolica. Insomma, una sensazione del tutto nuova per chi desidera addormentarsi circondati da una parte dal ghiacchiaio della Marmolada, dall'altra, dal massiccio del Fanes. La sensazione è quella di stare all'esterno, magari in mezzo alla neve e sotto le stelle, ma contemporaneamente in un esclusivo rifugio in perfetta intimità all'interno. "Un'incredibile spazio etereo. Distesi in questa capsula, magari ascoltando musica classica che stimola i sensi, si può godere del fantatsico panorama dolomitico a 360 gradi. Non posso immaginare un modo migliore per svegliarsi la mattina", ha detto Lovegrove.

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A vederla così ricorda una goccia di mercurio, spiega il suo ideatore, Moritz Craffonara, 64enne gestore di uno dei rifugi più conosciuti dell'Alto Adige, il "Moritzino" a La Villa. La bolla sospesa nell'aria (a pochi centimetri da terra grazie a campi elettromagnetici) verrà posizionata in cima alla celebre pista 'Gran Risa', quella del gigante di Coppa del mondo dell'Alta Badia. A realizzare la curiosa opera è stato chiamato il londinese Ross Lovegrove, designer industriale di fama mondiale conosciuto soprattutto per le sue creazioni ecocompatibili dalle linee sinuose, come gli "alberi solari" ma anche per il Mac Apple; il walkman Sony; le poltrone d'aereo British Airways o le fotocamere Olympus.

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Il progetto dell' "Alpine Capsule", che già avuto una grande eco sui media di mezzo mondo, è terminato. Nel 2010 sarà pronto per svolgere la sua funzione di rifugio esclusivo. Prima però passerà a Venezia. Già, perchè l'opera sarà ospitata alla prossima Biennale, la prima volta per una struttura turistica.

Fonte:Corriere.it







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