[AVENDO VISTO STXI] In che universo ci troviamo?

Rispondi
Krong
Ammiraglio
Ammiraglio
Messaggi: 1446
Iscritto il: 28 dic 2007, 11:50
Località: Genova

Messaggio da Krong » 28 nov 2011, 9:41

grazie maestro.

Belin a l'è un bel giorno pe' mui!

tetsuya
Capitano
Capitano
Messaggi: 5404
Iscritto il: 14 ott 2002, 14:17
Località: Bologna
Contatta:

Messaggio da tetsuya » 28 nov 2011, 12:25

Originally posted by Mauri

Non usciamo troppo dal seminato però eh...
Non e' uscire dal seminato. Se devo illustrare, a termine di paragone, diverse tecniche di reboot in rapporto a quello fatto da Abrams, e chi mi legge non conosco quello di cui sto parlando, per forza di cose devo scrivere un testo introduttivo.E parlando di una casa editrice che ha oltre 70 anni di vita, non si puo' liquidare la cosa in poche righe.
E mi sembra una buona occasione per analizzare la tecnica del reboot e cosa essa comporta :)

Michele Amadesi, illustrazioni e disegni
e-mail: info@sektoralpha.it
Portfolio on line e sito web personale --> Sektor Alpha Immagine

Avatar utente
Miles
Ammiraglio
Ammiraglio
Messaggi: 6113
Iscritto il: 10 apr 2003, 20:05
Località: Palermo
Contatta:

Messaggio da Miles » 28 nov 2011, 13:05

L'approccio DC è molto comodo per gli sceneggiatori e per i fan che non si fanno troppe Middleton mentali (ed è comunque un approccio pseudo-scientifico... mica come in Spider-man), però, devo dire che per me, da fan, è solo un arzigogolo per tapparmi la bocca di fronte alle possibili incogruenze e libertà che si prenderà l'autore della run successiva.

Alla fine non potrei più dire: "Ma nel numero tot, non si era detto che...?"; "Eh no! Ricorda la teoria del ipertempo."; "Ah si, mi scusi..."

Insomma, così è troppo facile.
Il mondo dei comics è più variegato, esistono e coesistono varie serie in contemporanea, ha una storia più lunga di quanto l'abbia Star Trek e posso anche capire l'eseigenza di fare così.

Però, anche se Star Trek ha (aveva?) più di 40 anni di continuity alle spalle, una serie TV è più gestibile, a livello autoriale, di una realtà come quella dei fumetti. Insomma, secondo me Star Trek non è ancora arrivato a quel livello di saturazione tale da essere costretto a rebootarsi ciclicamente.

Degli autori preaprati, che si avvalessero dei manuali e delle guide di Okuda in fase di scrittura e che si avvalessero di consulenze esterne in fase di correzione, potrebbero benissimo continuare a sfruttare l'universo canonico (o evitare di incasinare quello nuovo).


ImmagineImmagineImmagine

tetsuya
Capitano
Capitano
Messaggi: 5404
Iscritto il: 14 ott 2002, 14:17
Località: Bologna
Contatta:

Messaggio da tetsuya » 28 nov 2011, 13:56

L'approccio DC non e' facile, anzi. Uno dei motivi per cui l'Ipertempo e' stato subito abbandonato e' che solo pochi sceneggiatori capaci erano in grado di gestirlo narrativamente, anche perche' serve a giustificare al massimo gli errori macroscopici, non ti salva certo dagli errori di continuity classica. (e prima che qualcuno lo chieda? Si', anche la Marvel ha problemi in tal senso, ma con un approccio diverso, la cosiddetta "sliding continuity", che sposta sempre in avanti l'universo narrativo, per cui al momento gli eventi di Fantastic Four #1 vengono collocati a fine anni '90, circa).
E torniamo a Star Trek, altrimenti Mauri ci guarda male. In realta' il problema di Star Trek e' molto simile, e deriva da due fattori:
- intensificarsi dei plot narrativi ad ampio raggio
- poca cura a livello di supervisione.

Se ben ricordate, gia' in Voyager avevamo incoerenze narrative all'interno della serie stessa, segno che gli sceneggiatori scrivevano l'episodio senza controllare bibbie e episodi passati, e nessuno ai piani alti svolgeva il coordinamento.
Bastano 2-3 anni cosi' per mandare a malora un lavoro.
Manny Coto ha comunque dimostrato che, armandosi di ingegno, e' possibile rattoppare anche gli svarioni piu' grossi. E come ben dici, l'universo canonico e' recuperabile.
Giocando ai fanta-produttori, io mi giocherei seriamente la carta della web-series di peso. Ambientata una generazione dopo, partendo con una storia lineare e introduttiva, e poi alzando il tiro di volta in volta.
Sinceramente non sono molto certo delle possibilita' di un ritorno a breve dell'universo canonico sui canali normali.
Facciamo due conti: Star Tre XII esce a meta' 2013 e sicuramente almeno una trilogia la faranno.Quindi diciamo che fino al 2016-17 l'attenzione mediatica e' sull'Abrams-verso.
Se il franchise non cede e' molto probabile che cercheranno di spremerlo ulteriormente, o con altri film o con il mezzo televisivo.
Romanzi e fumetti continueranno ad uscire, ma mediaticamente sono poco rilevanti. Credo che il web possa essere la possibilita' migliore per una futura Enterprise-F.

Michele Amadesi, illustrazioni e disegni
e-mail: info@sektoralpha.it
Portfolio on line e sito web personale --> Sektor Alpha Immagine

Avatar utente
IlSisko
Ammiraglio
Ammiraglio
Messaggi: 2088
Iscritto il: 28 nov 2007, 2:10
Località: Italy
Contatta:

Messaggio da IlSisko » 30 nov 2011, 1:37

Grazie per l'interessante digressione sull'approccio DC, tets!
E per il discorso web-series sono d'accordissimo, così come sulla recuperabilità dell'universo canonico. :wink:

Purtroppo ci sarà da aspettare ancora un bel po'... il tempo che Abrams ci sforni un altro paio di Trek-buster... pazienza. :mrgreen:

Immagine

"For all we know, at this very moment, somewhere, far beyond
all those distant stars... Benny Russel is dreaming of us."

Avatar utente
spones
Ammiraglio di Flotta
Ammiraglio di Flotta
Messaggi: 27635
Iscritto il: 7 ott 2002, 7:55
Località: Catania

Messaggio da spones » 30 nov 2011, 9:22

E ben vengano... :grin: :wink:


"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

Isaac Asimov

------------------------------

:smokin: Denny Crane :smokin:

MiaPiccolina
Guardiamarina
Guardiamarina
Messaggi: 525
Iscritto il: 21 dic 2009, 11:51
Località: Italy

Messaggio da MiaPiccolina » 4 dic 2011, 10:40

Originally posted by Miles
Il mondo dei comics è più variegato, esistono e coesistono varie serie in contemporanea, ha una storia più lunga di quanto l'abbia Star Trek e posso anche capire l'eseigenza di fare così.

Però, anche se Star Trek ha (aveva?) più di 40 anni di continuity alle spalle, una serie TV è più gestibile, a livello autoriale, di una realtà come quella dei fumetti. Insomma, secondo me Star Trek non è ancora arrivato a quel livello di saturazione tale da essere costretto a rebootarsi ciclicamente.
Io non ho mai accettato il modo di intendere la saga di Star Trek solo pensando ad una serie TV. Diavolo! Ma hanno fatto undici film, un cartone animato, svariati videogame ed una valanga di romanzi e fumetti. Praticamente da quando è andato in onda il primo episodio nel 1966, Star Trek non ha mai smesso di sfornare qualcosa. Ed invece vogliamo parlare di Star Trek solo in termini di una “serie TV”? Non ti sembra un filino riduttivo come descrizione di quello che è di fatto un fenomeno culturale a 360 gradi?
Che poi e da tanto che faccio osservare che non si tratta nemmeno di una sola serie TV. C'è ne sono cinque, ognuna con la sua ambientazione peculiare, i suoi personaggi e sopratutto i suoi estimatori. Poco importa che la continuity è la stessa, quando alla fine dei conti ti ritrovi a vedere un prodotto molto diverso dal suo stesso passato.

Il problema di Star Trek, che poi e lo stesso dei fumetti, non è la saturazione. Anche facendo una serie TV in meno o un paio di film in meno, non si sarebbe automaticamente evitato il reboot. Quello che è importante veramente e sempre sarà importante è trovare il feeling giusto con il pubblico. Non è un obbiettivo semplice da raggiungere sopratutto se sei un fenomeno culturale che cavalca le generazioni.
Tutte queste saghe che durano decenni e che di tanto in tanto resettano le storie che cosa credi stiano cercando di fare? Evitare incongruenze nelle continuity? Ma non scherziamo... cercano di tenersi aggiornate affinché abbiano sempre un pubblico che li segue.

Ammettiamolo, Rick Berman era riuscito a creare una perfetta sintonia con i fans di Star Trek degli anni ottanta e novanta. Ma con l'avvicinarsi del nuovo millennio le cose sono cambiate. I problemi si sono palesanti in modo clamoroso con gli ultimi due film di TNG. Insurrezione e Nemesis, al di la di come sono fatti, tecnicamente sempre ottimi in verità, da un punto di vista emotivo purtroppo sanno di già visto. Sanno di già visto per il fan cresciuto con Star Trek e sembrano vecchi per un pubblico novizio. Gli stessi problemi che tutto sommato hanno afflitto ENT.
In una delle sue più recenti interviste, Rick Berman ha affermato di non comprende ancora i motivi che hanno fatto di Nemesis un flop al cinema, dichiarando (con una grande faccia di bronzo a mio avviso) che Nemesis è il miglior film di Star Trek che abbia mai prodotto. Io credo che questo, più di ogni altra cosa, ci fa capire il perché fosse arrivato il momento del reboot anche per Star Trek.
Originally posted by tetsuya
Credo che il web possa essere la possibilita' migliore per una futura Enterprise-F.
Ma ti riferisci a produzioni amatoriali o ufficiali?

Avatar utente
IlSisko
Ammiraglio
Ammiraglio
Messaggi: 2088
Iscritto il: 28 nov 2007, 2:10
Località: Italy
Contatta:

Messaggio da IlSisko » 4 dic 2011, 12:48

Nemesis e in minor misura Insurrection, visto che c'è anche a chi Insurrection è piaciuto, dimostrano solo che ogni tanto vanno rebootati gli attori, gli autori e a volte anche i produttori. :mrgreen:
Star Trek 2009 poteva essere tranquillamente un prequel e non un reboot. L'idea era stravecchia ma poteva funzionare ugualmente, secondo me. Un nuovo cast e un ritorno alle origini della saga, con una storia spalmata su 3 capitoli che portasse Kirk e il resto dell'equipaggio dall'accademia, alla Republic, alla Farragut, all'Enterprise, sulla falsa riga della storia del Capitano HornBlower che per Roddenberry fu di ispirazione per lo sviluppo del personaggio di Kirk.
Per non parlare del fatto che collocando il primo incontro di Kirk con Pike all'accademia, si sarebbe potuto ricavare un'intera serie spin off, basata proprio su Pike. :grin:

Immagine

"For all we know, at this very moment, somewhere, far beyond
all those distant stars... Benny Russel is dreaming of us."

tetsuya
Capitano
Capitano
Messaggi: 5404
Iscritto il: 14 ott 2002, 14:17
Località: Bologna
Contatta:

Messaggio da tetsuya » 4 dic 2011, 14:55

Un prequel fatto cosi', in questo periodo di consumo mordi e fuggi da parte del grande pubblico, non avrebbe funzionato. Avrebbe avuto senso sotto forma di miniserie tv.
E resta il fatto che realizzare un prequel e' sempre un'operazione da effettuare con precisione chirurgica, altrimenti escono cose indecenti.

Michele Amadesi, illustrazioni e disegni
e-mail: info@sektoralpha.it
Portfolio on line e sito web personale --> Sektor Alpha Immagine

Avatar utente
Miles
Ammiraglio
Ammiraglio
Messaggi: 6113
Iscritto il: 10 apr 2003, 20:05
Località: Palermo
Contatta:

Messaggio da Miles » 4 dic 2011, 19:37

Son d'accordo con Tets: un prequel che avesse avuto la pretesa di raccontare i primi passi di Kirk & Co. avrebbe di certo creato molti più problemi di continuity e malumori nei fan di quanto non abbia fatto JJ. Inoltre, ogni cambiamento stilistico, nell'aspetto dei personaggi, nella tecnologia etc, rispetto soprattutto al XXIII secolo visto con gli occhi degli anni '60, sarebbe stato ingiustificato: almeno con la scusa dello sconvoglimento temporale/universo parallelo di Nero, è possibile darsi qualche spiegazione.

ENTERPRISE poteva ancora funzionare come prequel perché era ambientata in un tempo abbastanza lontano dagli avvenimenti della serie classica, e poteva tenersi più sul vago (poi c'hanno infilato Borg e Ferengi, ma vabbè, B&B non si smentivano mai).

Per rispondere a MiaPiccolina: non è che io intenda la saga di Star Trek considerando solo serie tv e film. "Star Trek" nasce come prodotto televisivo che ogni tanto fa pure qualche capatina al cinema; tutto il resto è accessorio, senza per questo voler dire che non ci sono prodotti di pregio, in molti casi, in libri, fumetti o videogame ispirati dalla serie. Ma, per l'appunto, sono "ispirati" dalla serie, e a mio modo di vedere non li considero parte della serie stessa.

Credo che anche gli autori degli episodi considerino "canon" solo quello che è finito in pellicola, salvo poi prendere in alcuni casi 'spunto' da produzioni non ufficiali come la TAS o i romanzi.

E' come se io, da lettore di fumetti Marvel, dovessi ritenere che anche i film dell'Uomo Ragno fanno parte di quell'universo narrativo. Ma neanche per sogno. L'Uomo Ragno nasce come fumetto, e per me è valido quello che viene pubblicato nelle testate ufficiali del personaggio. Allo stesso modo, Star Trek nasce come prodotto filmico, e per me è il prodotto filmico che ne definisce la storia e l'essenza.

Per rispondere poi al fatto che nei fumetti il reboot serva, non per affrontare il problema della continuity, ma per rinnovarsi per le nuove generazioni, io posso essere d'accordo con te nel senso che forse questo ragionamento è nella testa di chi adotta questo espediente narrativo ma... pensaci un attimo: cosa stai rinnovando?
Star Trek è tornato indietro di più di quarant'anni, siamo tornati sulla prima Enterprise, a parlare nuovamente del capitano Kirk e di quello con le orecchie a punta. Dov'è il rinnovamento? La verità è che non ci sono idee, né per nuovi personaggi né per nuove situazioni e nessuno ha il coraggio di rischiare né, dall'altra parte, c'è qualcuno che ha il coraggio di sovvenzionare qualcuno che non proponga un'idea di sicuro successo.

E allora si torna indietro. E' molto semplice. E siccome si torna indietro per attirare gente nuova, non si possono fare i conti con una continuity che è cara ad un pubblico che non si vuole più tenere; da qui la preferenza per il reboot piuttosto che per un prequel.

Di serie nel cassetto Star Trek ne ha a iosa, sembra che chiunque passasse dalla paramount lasciasse un soggetto per una nuova serie. E ora siamo di nuovo a parlare di Kirk e Spock.

Il film di JJ a me è garbato molto, ma non lo definirei un rinnovamento. L'unica cosa che ha rinnovato è il pubblico. L'ha fatto con un certo stile (ricordiamoci il concetto di film di Star Trek d'azione che ci ha regalato Stuart Baird in 'Nemesis'), ma sta solo 'traducendo' la Serie Classica per il nuovo millennio. Non sta facendo una piccola rivoluzione, come sono state la TOS e TNG all'epoca (che è quello che, dal mio punto di vista, vorrebbe dire rinnovare Star Trek per le nuove leve).

In breve: chiunque fa dei reboot non fa altro che sfruttare il successo ereditato da altri. Al cinema come nei fumetti. Poi ci metterà del suo e se è bravo tanto di guadagnato per noi. Ma per me la parola rinnovamento non è importante quanto la parola 'innovazione', che è quella che manca per loro natura a tutti i reboot. TNG è stata un'innovazione rispetto a TOS. Il film di JJ non è un'innovazione, perché l'innovazione presuppone l'esistenza del vecchio, e quindi di una continuity.

ImmagineImmagineImmagine

tetsuya
Capitano
Capitano
Messaggi: 5404
Iscritto il: 14 ott 2002, 14:17
Località: Bologna
Contatta:

Messaggio da tetsuya » 4 dic 2011, 21:31

Apro una parentesi fumettistica rapidissima.
Uno dei motivi per cui si rende necessario il reboot o la retcon nei fumetti e' perche' i personaggi invecchiano. Lentamente, ma invecchiano. Peter Parker diventa l'Uomo Ragno a 16 anni, per i primi anni ha un invecchiamento reale, che poi rallenta, sempre piu', fino a "cristalizzarsi" attorno ai 29. E cosi' per gli altri personaggi, per cui occorre inventarsi artifizi narrativi per "ingannare il tempo" sul lungo periodo.

Michele Amadesi, illustrazioni e disegni
e-mail: info@sektoralpha.it
Portfolio on line e sito web personale --> Sektor Alpha Immagine

Avatar utente
Miles
Ammiraglio
Ammiraglio
Messaggi: 6113
Iscritto il: 10 apr 2003, 20:05
Località: Palermo
Contatta:

Messaggio da Miles » 4 dic 2011, 21:56

Originally posted by tetsuya

Apro una parentesi fumettistica rapidissima.
Uno dei motivi per cui si rende necessario il reboot o la retcon nei fumetti e' perche' i personaggi invecchiano. Lentamente, ma invecchiano. Peter Parker diventa l'Uomo Ragno a 16 anni, per i primi anni ha un invecchiamento reale, che poi rallenta, sempre piu', fino a "cristalizzarsi" attorno ai 29. E cosi' per gli altri personaggi, per cui occorre inventarsi artifizi narrativi per "ingannare il tempo" sul lungo periodo.
Rispondo alla parentesi di Tets:

Da questo punto di vista, io sono più per l'apporccio DC, rispetto a quello Marvel; cioè, sono per immaginare un ipertempo o comunque a canonizzare i vari universi possibili, oltre al fatto che i personaggi DC spesso cedono il testimone, la loro maschera, ad altri.

Il continuo rallentamento anagrafico dei personaggi Marvel lo trovo detestabile, si stanno trasformando tutti in personaggi Bonelli alla Dylan Dog, con un tempo che passa senza che loro invecchino mai. Questo deprime moltissimo, dal mio punto di vista, lo spirito primigenio della Marvel degli anni d'oro, fatto di personaggi estremamente dinamici e cangianti, calati in contesti realistici e mutevoli anch'essi. Onestamente spero che l'esperimento che stanno facendo ora, con Miles Morales al posto di Peter Parker nell'universo ultimate, possa avere successo e riproporsi nell'universo classico. Preferisco nuovi personaggi dietro le maschere, piuttosto che gli stessi ormai sempre uguali a sè stessi, in balìa di morti apparenti e mega-saghe per tenere mosse le acque.

Tornando IT, in Star Trek comunque non è accaduto qualcosa di molto dissimile: se JJ avesse potuto, credo che avrebbe senz'altro reclutato il vecchio cast per il suo reboot; ma se nei fumetti sono i personaggi ad invecchiare, nei film e nelle serie sono gli attori, quindi si rende necessario fare operazioni in stile "le avventure del giovane Indiana Jones" per continuare a sfruttare il successo dei personaggi amati dal pubblico, in un modo o nell'altro.

ImmagineImmagineImmagine

tetsuya
Capitano
Capitano
Messaggi: 5404
Iscritto il: 14 ott 2002, 14:17
Località: Bologna
Contatta:

Messaggio da tetsuya » 4 dic 2011, 22:57

Finisco la parentesi:
Dubito. Oramai l'universo classico si e' "iconicizzato" e cristallizzato su certi canoni oramai noti al grande pubblico, da cui puoi deviare solo temporaneamente. In questo la Marvel sta percorrendo i passi della DC, quando quest'ultima e' diventata una sorta di icona riconoscibilissima con i suoi personaggi. La soluzione piu' adatta sarebbe far invecchiare naturalmente il Marvel-616 e dare vita al "Marvel-617", o adottare l'Ultimate come universo di riferimento. Ma ci sono in ballo troppi interessi commerciali :)

Tornando IT anche io: su una cosa Abrams ha ragione. A livello iconico Star Trek e' Enterprise 1701 più Kirk-Spock-McCoy. Non si scappa. Anche TNG, per quanto popolare, non ha a livello mondiale lo stesso grado di iconicità. Per cui mi rendo conto che il problema era comunque notevole, anche se continuo a pensare che la si poteva risolvere con maggiore eleganza.


Michele Amadesi, illustrazioni e disegni
e-mail: info@sektoralpha.it
Portfolio on line e sito web personale --> Sektor Alpha Immagine

Krong
Ammiraglio
Ammiraglio
Messaggi: 1446
Iscritto il: 28 dic 2007, 11:50
Località: Genova

Messaggio da Krong » 5 dic 2011, 8:58

. Per cui mi rendo conto che il problema era comunque notevole, anche se continuo a pensare che la si poteva risolvere con maggiore eleganza.
e per una volta io e tetsuya la pensiamo uguale!!

Belin a l'è un bel giorno pe' mui!

Avatar utente
IlSisko
Ammiraglio
Ammiraglio
Messaggi: 2088
Iscritto il: 28 nov 2007, 2:10
Località: Italy
Contatta:

Messaggio da IlSisko » 14 dic 2011, 15:39

Scoop! Bob Orci su Trekmovie sembra confermare di essersi in qualche modo ispirato alla teoria di Roy Kerr di cui avevamo parlato! :grin:

156. boborci - December 14, 2011

The Einstein-Rosen Bridge

But this also revives an ongoing controversy surrounding black holes. The best description of a spinning black hole was given in 1963 by the New Zealand mathematician Roy Kerr, using Einstein’s equations of gravity. But there is a quirky feature to his solution. It predicts that if one fell into a black hole, one might be sucked down a tunnel (called the “Einstein-Rosen bridge”) and shot out a “white hole” in a parallel universe! Kerr showed that a spinning black hole would collapse not into a point, but to a “ring of fire.” Because the ring was spinning rapidly, centrifugal forces would keep it from collapsing. Remarkably, a space probe fired directly through the ring would not be crushed into oblivion, but might actually emerge unscratched on the other side of the Einstein-Rosen bridge, in a parallel universe. This “wormhole” may connect two parallel universes, or even distant parts of the same universe.

157. boborci - December 14, 2011

The above from Michio Kaku. End of story.

Fonte: TrekMovie

Immagine

"For all we know, at this very moment, somewhere, far beyond
all those distant stars... Benny Russel is dreaming of us."

Rispondi

Torna a “Sondaggi”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti