Partendo dal presupposto che di "fantascienza" si tratta e che gli autori prendano spunto da teorie realmente formulate, riporto quanto letto su
wikipedia circa la possibilità di viaggiare nel tempo attraverso un buco nero:
- Per quanto riguarda i viaggi temporali riscontrabili dall'esperienza umana, le teorie einsteiniane della relatività ci dicono che per i corpi dotati di massa essi sono possibili solo per corpi che si spostino a velocità commensurabili con quella della luce nel vuoto oppure per corpi immersi in campi gravitazionali significativi (come in prossimità di un buco nero o di una stella di neutroni); il tempo viene in questi casi enormemente influenzato nel suo scorrere, fino ad arrivare addirittura a fermarsi in taluni casi estremi, come in prossimità dell'orizzonte degli eventi.
Non a caso, i buchi neri, che sono gli oggetti fisici dove sono massime densità di materia e campo gravitazionale, sono associati alla possibilità di creare ponti spazio-temporali (ponti di Einstein-Rosen).
- Di buchi neri ne esistono una grande quantità, di dimensioni estremamente variabili, tuttavia è sempre molto difficile collocarsi sul cosiddetto "orizzonte degli eventi" senza ricadere all'interno di esso. In realtà gli effetti gravitazionali del buco nero sono avvertibili anche prima di giungere all'orizzonte stesso, e non è facile quantificare la massa della singolarità centrale da cui dipende l'area coperta dall'orizzonte e il volume del buco nero medesimo. Anche un minimo errore nei calcoli porterebbe un ipotetico sperimentatore a cadere nel buco nero e a non uscirne più.
- Se il buco nero fosse di tipo "non rotante" - cosa non determinabile a priori - non vi sarebbe alcuna possibilità di attraversare indenni l'orizzonte degli eventi: il verso preso sarebbe inevitabilmente diretto sulla singolarità centrale e lo sperimentatore risulterebbe ridotto a una stringa monodimensionale per ipercompressione a densità infinita.
- Quanto detto prima è applicabile, sia pure parzialmente, anche a un buco nero cosiddetto "rotante". Negli anni sessanta il matematico neozelandese
Roy Kerr congetturò che l'impatto sulla singolarità può anche non avvenire se il buco nero è rotante. In tal caso si forma pur sempre una singolarità, ma sotto forma di anello toroidale e non come punto adimensionale (si immagini una ciambella; approssimativamente è questa la forma che assumerebbe la singolarità). In via puramente teorica sarebbe possibile immergersi in un buco nero di tale tipo e passare attraverso l'anello per emergere in un altro luogo e in un altro tempo, probabilmente in un universo parallelo, purché la direzione d'incontro col buco nero rispetti un certo angolo d'incidenza.
- Questa "soluzione Kerr" fu il primo esempio matematico di macchina del tempo. Negli anni ottanta, comunque, Kip Thorne (uno dei principali esperti al mondo di Teoria della relatività generale), del CalTech, e i suoi colleghi, tentarono di confutare tali conclusioni sostenendo che non erano ammesse realmente dalle equazioni di Einstein, ma giunsero alla conclusione che non esisteva realmente nulla, in tali equazioni, che vietasse il viaggio nel tempo, sempre ammesso che si abbia la tecnologia per manipolare i buchi neri.
- Una dimensione parallela o
universo parallelo (anche realtà parallela, universo alternativo, dimensione alternativa
o realtà alternativa) è un universo ipotetico separato e distinto dal nostro ma coesistente con esso; nel senso scientifico del termine, nella stragrande maggioranza dei casi immaginati è identificabile con un altro continuum spazio-temporale.
Quindi se quella adottata da O&K è la "soluzione Kerr"...
- l'Abramverse è un universo parallelo e non è una timeline alterata del Prime Universe
- Niente è già scritto prima o dopo l'arrivo di Nero
- I nostri amati DVD di Star Trek non scompariranno MAI!
- O&K&L possono fare ciò che vogliono senza bisogno di alcuna giustificazione, PURCHE' non scrivano mai che personaggi ed eventi di ENT a cui faranno eventualmente riferimento siano gli stessi contenuti nei suddetti DVD.
"For all we know, at this very moment, somewhere, far beyond
all those distant stars... Benny Russel is dreaming of us."