6x19 - La Coscienza di un Ufficiale

Sette anni in bilico tra due quadranti, due mondi, due civiltà e la prima vera grande guerra in Star Trek
Cinderella
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Messaggio da Cinderella » 11 mar 2007, 12:30

Sono metodi più da vorta che da federali, si può dire che gli allievi hanno superato i maestri.
mi sa che Garak era già maestro in queste cose prima dell'arrivo dei federali...[}:)]


ELIM GARAK
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Bashir: "...tra le storie che mi ha raccontato quali erano vere e quali erano false"
Garak: "Ma mio caro dottore erano tutte vere."
Bashir: "Anche le bugie?"
Garak: "Specialmente le bugie"



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Messaggio da Myra » 3 ago 2007, 8:27

Ho visto l'episodio anch'io e finalmente posso commentare.
E' vero, è un grande episodio e racchiude molto di quel che rappresenta DS9, una realtà non tutta bianca o nera, dove le persone sono persone e hanno lati oscuri. Premesso che l'episodio mi è piaciuto tantissimo, su questo non ci sono dubbi, dico che quanto più è evidente quel che rappresenta DS9 (la parte migliore, però, non quella noiosa che pure è presente), tanto più sono evidenti i motivi per i quali non la preferisco: non c'è la visione ottimistica del futuro, quella di Roddenberry per intenderci, la federazione scende facilmente a compromessi con i propri valori ed è più vicina alla realtà, se vogliamo, o ai nostri tempi. Per quanto mi riguarda è la negazione di quel che star trek ha rappresentato in principio, ma so che molti non sarebbero d'accordo con me.

Detto questo spendo due parole sulla recitazione di Avery Brooks. La penso come Inter, troppo sopra le righe ma non per l'aspetto teatrale, il fatto che si rivolga al pubblico, che alzi il bicchiere, ecc. questo mi piace. E' sopra le righe perchè gesticola in modo esagerato, oscillando tutto in una serie di piccoli scatti convulsivi. Anche le labbra, mentre parla, si allargano in maniera spropositata in una serie di smorfie eccessive. Questo è un vezzo di Brooks, non lo usa solo in questo episodio, qui è un tantinello più accentuato anche dalla circostanza drammatica e dal fatto che è lui il protagonista. E' innaturale, recitazione pessima.

Non mi resta che fare una piccola critica all'episodio, giusto per tenere alta la tradizione. Verso la fine, quando Dax e gli altri guardano la lista dei caduti, Bashir se ne esce con la frase: E' incredibile, fra tutti e due solo un'amica di un'amica, finalmente una giornata fortunata.
Avrebbe potuto risparmiarsela, un po' di rispetto per gli altri caduti!



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Messaggio da Gas75 » 23 mar 2009, 14:42

Episodio bello ma anche molto amaro... Viene fatto un ragionamento tipo: "Se devono morire delle persone, che sia gente di cui non debba poi elencare i nomi ogni venerdì!" E questo spiega perché, anche nella realtà, certi popoli entrano in guerra: dipende da cosa passa per la testa a chi siede sulla poltrona più alta, è lui a decidere, manovrare le pedine.
Un'ottica senz'altro comprensibile, ma che non condividerò mai: non è giusto fare entrare in guerra un popolo neutrale se questo significa soltanto spostare il fronte del bollettino dei caduti un po' più lontano da casa propria; è un gioco sporco, per certi versi razzista.

Garak sempre personaggio superlativo.

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Re: Re:

Messaggio da TheGib » 14 ott 2016, 22:47

TheGib ha scritto:Ottimo. Che posso dire? Avete detto già tutto...
Beh, posso dire che è tanto più ottimo quanto nega tutto ciò in cui credo... ma lo fa perfettamente.
...non assurdamente come in "Per l'unif..." (non riesco a pronunciarlo)
Oltretutto (frase di Sisko che scardina le ultime certezze) "con la benedizione del comando della flotta"
Ergo, non mi dilungo sul tema dell'episodio, tanto come la penso è già universalmente noto.

Mapperò....
TheGib ha scritto:
Non credo che la recitazione di Brooks sia sopra le righe. E' semplicemente "teatrale", come lo è tutto l'episodio, come lo è il lungo monologo-dialogo tra il capitano e la sua coscienza, dialogo che rimane la colonna sonora di questo episodio.
Ecco, alla re-visione, e alla luce della re-visione attenta e in sequenza stretta di tutti gli episodi, mi trovo a correggere questo giudizio: Avery Brooks talvolta fa un uso particolare dello scandire le parole, in generale quando il personaggio è alterato, che in questo episodio risulta più evidente. E' probabilmente una scelta dell'attore, ma a mio parere risulta artificioso e riduce la distanza tra lo spettatore e l'attore, inteso come persona che sta interpretando un'altra persona; quindi l'immersione nell'episodio ne risente ma, in questo caso, l'effetto straniante è limitato dalla voluta teatralità di tutta la trama.
"La nostra vera nazionalità è l'umanità." H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles

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