La storia è intrigante, anche per la sua inclinazione onirica; i diversi cambi di prospettiva, il sottile avanzare della Winn, il collasso di (San) Bareil...
Nonostante ciò, nonostante il plasmarsi dei personaggi non sia criticabile, rimane una sensazione di ricerca della sensazione ; insomma, tutto questo affanno per evitare un segreto che tale poteva restare: una volta scagionato (o autoscagionato) Bareil, quale interesse avrebbe avuto Winn a proseguire, oltretutto con il collaborazionista non più difendibile?
Quindi apprezzo il fine, ma non giustifico totalmente i mezzi.
Il collaborazionista
- TheGib
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Re: Il collaborazionista
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles
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