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Inviato: 28 ott 2007, 0:19
da Medico Olografico
già non l'ho trovata piacevole questa puntata, non si risolve il problema e si rimanda da sola nel pianeta disabiato la figlia ormai selvaggia , ma che decisioni sono

e poi il finale dove la figlia incontra se stessa e la piccola torna a casa e tutto si aggiusta, ma va là
La donna è mobile
Qual piuma al vento,
Muta d'accento
E di pensiero.

Inviato: 28 ott 2007, 9:45
da Lolann
Non sono ancora un genitore e non avevo visto la puntata in questa ottica.
Ora che mi ci fate ragionare su devo dire che la scelta della famiglia O' Brien e' stata davvero disumana
Il tempo è
breve. La musica non durerà. Quando corri cosi veloce per giungere da
qualche parte ti perdi la metà del piacere di andarci. Quando ti
preoccupi
e corri tutto il giorno, come un regalo mai aperto . . .gettato via. La
vita non è una corsa. Prendila piano. Ascolta la musica.

Inviato: 29 ott 2007, 10:49
da spones
Io non credo. Secondo me é l'unica scelta che potevano prendere.

Tra mandarla a morire lentamente in un istituto, lontano da tutto ciò che ama o in cui é sempre vissuta, e lasciarla tornare alla vita che ha sempre conosciuto, con tutti i rischi e gli inconvenienti possibili ed immaginabili, io sceglierei senza ombra di dubbio la seconda opzione.

La scelta é facile. Felicità o disperazione. E quale genitore potrebbe mai condannare i propri figli alla disperazione?
"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

Isaac Asimov

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:smokin: Denny Crane :smokin:

Inviato: 29 ott 2007, 11:20
da Lolann
l' olodeck poteva essere un buon compromesso
Il tempo è
breve. La musica non durerà. Quando corri cosi veloce per giungere da
qualche parte ti perdi la metà del piacere di andarci. Quando ti
preoccupi
e corri tutto il giorno, come un regalo mai aperto . . .gettato via. La
vita non è una corsa. Prendila piano. Ascolta la musica.

Inviato: 29 ott 2007, 11:24
da spones
Una vita sul ponte ologrammi? :rolleyes:

No. Sempre meglio il suo ambiente naturale, dove può continuare a vivere come ha sempre fatto. Rischiando tutto quel che volete, ma sempre a vivere la sua vita....
"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

Isaac Asimov

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:smokin: Denny Crane :smokin:

Inviato: 29 ott 2007, 11:49
da Captain Janeway
poteva essere bella l'idea, ma nel complesso l'episodio non mi è piaciuto, troppo stiracchiato ed improbabile, non tanto per i viaggi nel tempo, ma per i sentimenti delle varie parti coinvolte

Inviato: 29 ott 2007, 13:00
da VulcanSmile
Io a una vita sul ponte ologrammi ci farei un pensierino. Quando ho visto Matrix (il film, non Mentana) mi sono detto: ma scusa, se scoprissi di essere un baccellone, ma chemmefrega, preferirei fare come il traditore e starmene in un mondo da sogno, alla faccia dei princìpi!
"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)

Inviato: 29 ott 2007, 14:26
da Maydon
anche a me non è sembrato affatto disumana la scelta degli o'brien, la pulce nell'orecchio mi è venuta leggendo le vostre considerazioni, ma vedendo l'episodio semmai ho sofferto per gli o'brien.
Molly soffriva enormemente nella stazione, in un ambiente artificiale, sarebbe comunque morta lentamente, magari finita in un istituto lontana dai suoi genitori, quindi cos'era meglio per lei?
Spesso si ragiona su cosa è meglio per i genitori, gli O'brien hanno ragionato maturamente, mettendo da parte i loro sentimenti, alla fine Molly è sopravvissuta da sola in un ambiente naturale per 18 anni, quindi sa cavarsela da sola e tenerla in un ologramma (l'unico posto dove non aveva crisi) significa tenerla in una gabbia dorata che non fa più distinguere realtà da illusione, poi alla fine tutto finisce bene e si trova una soluzione.

Inviato: 29 ott 2007, 16:14
da Myra
Io non credo che un genitore reale avrebbe preso quella decisione. Se fossi stata io al posto della madre e se non avessi avuto un altro figlio avrei potuto pensare di andare a vivere con la ragazza sul pianeta selvaggio. Avendo un altro figlio questa scelta non si poteva prendere in considerazione. Tra l'stituto e il pianeta selvaggio avrei scelto l'istituto. Innanzi tutto non è detto che nell'istituto debba restarci a vita, si è adattata al pianeta, potrà riadattarsi a una nuova vita (uno confida che gli psicologi sappiano il loro mestiere, soprattutto nel 24° secolo). E poi se è vissuta 18 anni (ma sono proprio 18?) sul pianeta non è detto che debba continuare a viverne altrettanti, con l'avanzare dell'età è più probabile incorrere in qualche piccolo malanno e sul pianeta selvaggio puoi morire anche con una influenza. E perchè poi arrendersi così presto? E' ovvio che avrebbe avuto difficoltà in principio, la strada per il recupero sarebbe stata lunga e faticosa ma in cambio avrebbe avuto una vita di cui poteva far quello che voleva, anche andarsene a vivere in una landa deserta.


Inviato: 29 ott 2007, 18:58
da Maydon
nella realtà sono sicuro anche io che i genitori non avrebbero lasciato andare la figlia (e lo farei anche io se fossi genitore), ma davvero è la scelta giusta (cerco di mettermi nel cervello degli autori)?
se non ricordo male Molly aveva crisi molto forti quasi simili a quelle epilettiche ogni qual volta usciva da un ambiente naturale, oltre al fatto che era lontana da essere affine alla civiltà. Ora chi decide cosa è giusto o meno? se è meglio stare e vivere in una foresta o in una civiltà? Probabilmente ci poteva essere un recupero, ma quanti anni dovevano passare? e poi pur nel caso di mancanza di crisi, sarebbe riuscita a reinserirsi nella civiltà? ok tanto vale tentare, ma a che costo, non è una violenza? Forse l'umanità più "evoluta" di star trek non ragiona per affetti e per "possesso", ma vede cosa è meglio prima di tutto per l'individuo, nel senso penso gli autori hanno fatto fare quella scelta agli O'brien per questo motivo.

Inviato: 29 ott 2007, 19:41
da Myra
E' possibile quello che dici Maydon. A volte alcune decisioni prese, alcune situazioni, sono molto assurde e lontane dalla nostra realtà, ma è possibile che per una umanità più evoluta esse possano apparire altrettanto realistiche di quelle che facciamo noi. Mi è venuto in mente anche l'episodio in cui WC se ne va con il viaggiatore, la situazione è certo meno ai limiti rispetto a questa ma ricordo di aver pensato: però, con quanta naturalezza Beverly lascia andare un figlio in un'altra dimensione con la probabilità di non rivederlo mai più e feci una considerazione simile a quella di Maydon, ma la situazione era più accettabile, come ho detto.

Inviato: 30 ott 2007, 9:19
da spones
Io, da padre, preferirei sempre ed in qualunque caso la scelta migliore per i miei figli e non per me... per questo nel caso in questione non c'é proprio nulla da scegliere. L'istituto é, proprio per quello che posso provare per un figlio o una figlia, assolutamente improponibile. Ed é una scelta più attuale di quello che pensiate. Basterebbe pensare alle famiglie italiane che durante la guerra imbarcavano i figli per l'America o a quelle inglesi che se ne separavano mandandoli in affido "temporaneo". Il genitore messo davanti ad una scelta sulla felicità (e sulla vita) dei figli perde di botto tutto il suo egoismo...


"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

Isaac Asimov

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Inviato: 30 ott 2007, 14:24
da Myra
Su questo, credo, siamo tutti d'accordo. Il problema è nello stabilire in quale caso il figlio possa essere più felice, e questo dipende dalla discrezionalità del genitore. A volte, per il bene di tuo figlio, sei costretto a prendere una decisione che lo renderà temporaneamente infelice ma che dovrebbe ripagare negli anni in termini di felicità. Io non faccio tutto quello che rende felici le mie figlie ma agisco sempre per il loro bene e per tutelare i loro interessi (a volte occorre difendere i figli anche da loro stessi), quando cresceranno faranno le loro scelte (che magari renderanno infelici me) ma fino ad allora sarò io a scegliere per loro, in base sempre ai loro interessi che vengono in primo piano. Insomma, io non avrei lasciato andare mia figlia sul pianeta selvaggio, ma non per una scelta egoistica, solo perchè ritengo che non sarebbe stata la soluzione migliore per lei.
Se invece del pianeta selvaggio si fosse trattato di scegliere altri genitori che avevano cresciuto la bambina e ai quali lei si era affezionata, allora il non lasciarla andare sarebbe stata una scelta egoistica, ma in questo caso non credo. Magari sbaglio, ma non per egoismo.

Inviato: 30 ott 2007, 14:31
da spones
Esatto, il loro bene, cioè la loro felicità più o meno futura. E, dato che secondo tutti i dati a loro disposizione la loro figlia dall'istituto non sarebbe mai riuscita a venirne fuori e dato che sul pianeta é sopravvissuta dalla tenera età di 5/6 anni fino a 18, hanno preso, a mio avviso, l'unica decisione che avrebbero potuto prendere.

Per la cronaca, mica t'ho dato dell'egoista :smile: ho detto che, spesso, un genitore prende le decisioni per i propri figli in modo egoista...
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Isaac Asimov

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Inviato: 31 ott 2007, 13:00
da Myra
Non preoccuparti, lo avevo capito, cercavo solo di difendere la non "egoisticità" dei una scelta contraria a quella di Miles e signora.